Divieto di fumare in spiaggia: le regole e le sanzioni per i trasgressori

Divieto di fumare in spiaggia: le regole e le sanzioni per i trasgressori
Ultima modifica 14.04.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Divieto di fumare in spiaggia: tutela di salute e ambiente
  3. Divieto di fumo in spiaggia: le regole
  4. Sanzioni
  5. Lista delle località balneari italiane dove vige il divieto di fumo in spiaggia

Introduzione

Sebbene non esista una legge statale che vieti il fumo di sigaretta sulle spiagge e lidi italiani, sono sempre piu i comuni e i privati gestori degli stabilimenti balneari che stanno adottando provvedimenti in merito al divieto di fumo. Le regole, nelle località balneari in cui con un'ordinanza è stato pubblicato il divieto di fumo, vige sia sulle spiagge libere che negli stabilimenti attrezzati. I trasgressori sono puniti con sanzioni che possono ammontare a oltre 500 euro. 

Divieto di fumare in spiaggia: tutela di salute e ambiente

Tutela della salute dei cittadini che va di pari passo con la salvaguardia dell'ambiente, già soffocato di microplastiche. Il numero di comuni che ha inasprito le sanzioni nei confronti dei fumatori in spiaggia è crescente: diverse le amministrazioni che stanno adottando ordinanze e provvedimenti che mettono al bando le sigarette sia nei lidi attrezzati che nelle spiagge libere. Via le sigarette dal bagnasciuga e sotto l'ombrellone: le misure sono state varate nell'ottica della salvaguardia della salute delle persone e a tutela dell' ambiente. Le spiagge finiscono spesso per trasformarsi in raccogli mozziconi che restano tra le sabbia e finiscono in mare. Va ricordato che un mozzicone di sigaretta impiega dai cinque ai dieci anni per decomporsi.

Il divieto a livello nazionale ancora non c'è. Vige sempre il buon senso dei fumatori, i quali dovrebbero astenersi dal fumare su lettini e sotto l'ombrellone ma anche sul bagnasciuga, per evitare di obbligare i presenti al fumo passivo, soprattutto bambini e donne in gravidanza.

Divieto di fumo in spiaggia: le regole

Oggi si può fumare in spiaggia, libera o attrezzata, in ogni sua area, sotto l'ombrellone o in riva al mare, se non vi è un esplicito divieto imposto dall'amministrazione comunale, o dal gestore dello stabilimento che, tramite comunicazione, obbliga i clienti ad astenersi dal fumo. 

Diversi sindaci italiani, invece, hanno nel recente passato vietato il fumo di sigaretta fino a 10 metri dalla battigia sia nelle spiagge libere. In alcuni casi anche nello specchio d'acqua di competenza comunale e fino a 200 metri dalla riva. È vietato anche gettare mozziconi di sigaretta e cenere in acqua, e su tutto il territorio comunale.

Sanzioni

Nei comuni in cui vige il divieto di fumo, sia nelle spiagge libere che negli stabilimenti, sono previste sanzioni per i trasgressori. Le multe vanno dai 25 ai 500 euro. Se si paga la multa entro 5 giorni si ha diritto ad uno sconto del 30%, ai sensi della legge 98/2013. Le ordinanze comunali prevedono che il divieto venga segnalato con appositi cartelli. Il comando di polizia municipale è autorizzato a fare controlli e sopralluoghi e in caso di irregolarità e violazione del divieto di fumo sulle spiagge può mettere a verbale le irregolarità riscontrate. 

Si può fumare la sigaretta elettronica in spiaggia?

Discorso diverso va fatto per la sigaretta elettronica, ossia un dispositivo che permette di inalare vapore, in genere aromatizzato e contenente quantità variabili di nicotina (alcuni modelli ne sono privi), senza che ci sia combustione del tabacco. In questo caso non ci sarebbe esplicito divieto di fumo in spiaggia, salvo i casi in cui l'ordinanza comunale lo imponga espressamente, anche se la legge antifumo non fa distinzione tra sigaretta tradizionale e quella elettronica nei luoghi pubblici al chiuso.

Lista delle località balneari italiane dove vige il divieto di fumo in spiaggia

  • Sardegna: Olbia, Sassari, Stintino, Cabras e l'intera Costa Smeralda.
  • Sicilia: Capaci, Lampedusa, Linosa.
  • Puglia: Manduria e Porto Cesareo.
  • Lazio: Anzio, Ladispoli, Ponza, Sperlonga, Gaeta, Fiumicino e Torvaianica.
  • Marche: Pesaro, San Benedetto del Tronto, Sirolo.
  • Abruzzo: Alba Adriatica.
  • Emilia Romagna: Cesenatico, Ravenna e Rimini.
  • Liguria: Arenzano, Lerici, Sanremo, Savona.
  • Veneto: Bibione ( la prima ad aver introdotto il divieto anti fumo in Italia), Chioggia.

Legge anti fumo in Italia

Nel 2003 in Italia è entrata in vigore la cosiddetta "legge anti-fumo" (n. 3 del 16/01/2003) che vieta di fumare nei luoghi al chiuso come bar, cinema e ristoranti, ma anche mezzi di trasporto dove un tempo era consentito fumare (treni, traghetti, bus). Ciò per contrastare il fenomeno del tabagismo e i danni ad esso correlati, nonché a tutela della  salute dei non fumatori costretti a respirare il fumo passivo. Inoltre, dal 2016, è vietato fumare in macchina se a bordo ci sono minori e donne in gravidanza.

La mancata osservanza di tali disposizioni comporta l'applicazione di una sanzione che va da un minimo di 27,50 euro ad un massimo di 275 euro, che raddoppia passando da un minimo di 55 euro a un massimo di 550 euro nel caso in cui la violazione avvenga in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di minori.

Nessuna norma di carattere nazionale vieta espressamente il fumo all'aperto quindi, al momento, è ancora consentito fumare in spiaggia o in riva al mare, tranne in cui ci sia esplicito divieto. 

Se si vuole smettere di fumare meglio farlo entro i 35 anni.

Il fumo è anche la prima causa di tumore ai polmoni, la cui sopravvivenza aumenta sottoponendosi a uno screening annuale.