La menopausa non fa paura (e può essere fantastica)

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Essere in menopausa ti cambia la vita e non per forza in senso negativo. Nonostante standard e stereotipi fatichino ad adeguarsi, la menopausa apre le porte a una nuova fase della vita, fatta soprattutto di tempo per ritrovarsi.

È vero, la menopausa non inizia nel migliore dei modi: vampate, sbalzi d'umore, aumento di peso e qualche fastidio alle parti intime sono solo alcuni delle manifestazioni della fine delle mestruazioni. Un momento di grande impatto per ogni donna, che vive il cambiamento del proprio corpo più o meno intensamente.

La soluzione migliore?
Celebrare la menopausa come un'opportunità. Dimenticati taboo e stereotipi legati all'età fertile, si apre un nuovo capitolo della vita di ogni donna, caratterizzato da una nuova libertà, sia dal punto di vista psicologico che da quello sessuale e sociale.

L'unica regola da seguire è parlare liberamente dei propri sentimenti e persino delle problematiche legate alla menopausa, con la stessa naturalità con cui si discute di gravidanza e ciclo mestruale. Perché la menopausa non è il simbolo di un corpo che invecchia, ma di un corpo si rinnova.
 

Combattere l'ageismo con una nuova vitalità

Vivere serenamente la menopausa non è facile e la colpa è soprattutto degli stereotipi della società. Molto spesso, infatti, la menopausa viene vissuta come una decadenza fisica, uno spartiacque che segna l'inizio del declino e l'arrivo della fine. Niente di più sbagliato.

Considerando che la menopausa comincia attorno ai 50 anni e che le aspettative medie di vita consento almeno altri 30 anni di buona salute, non c'è alcun motivo per considerare la menopausa come uno stigma.

Una tematica che si intreccia a doppio filo con l'ageismo, ovvero i pregiudizi, gli stereotipi e la discriminazione nei confronti degli anziani. Essere in menopausa, infatti, non significa che la vita sia finita e, anzi, è il momento giusto per sentirsi più sé stesse. Il calo ormonale che porta la menopausa, infatti, è l'occasione per mettere in primo piano il proprio essere donne.
 

La strategia migliore è la comunicazione

Inutile negare che la menopausa rappresenti un cambiamento epocale. Ed è proprio l'accettazione il primo passo per rendere l'entrare in menopausa un po' più semplice. Ignorare il fatto che il corpo stia cambiando e fingere che tutto sia come prima, infatti, è deleterio.

Perché di menopausa bisogna parlare: dai problemi di incontinenza alle vampate, fare conoscenza con il "nuovo corpo" è fondamentale. Un ottimo punto di partenza anche per prendersi cura meglio di sé stesse: la trasparenza – anche e soprattutto con il proprio ginecologo – è la chiave per tenere sotto controllo ogni possibile disagio e affrontare il cambiamento con il giusto aiuto, iniziando questa nuova fase dell'esistenza senza drammi.

Dall'altra parte raccontarla significa anche eliminarne i taboo, perché la menopausa non è invalidante e le donne che affrontano questa fase della vita non perdono un grammo della loro femminilità. E nemmeno del loro fascino.
 

Il "me time" che regala la menopausa

Prendersi cura di sé è un'ottima abitudine per rendere la menopausa un momento di rinnovata serenità. Un consiglio valido non solo per affrontare i disturbi associati alla fine delle mestruazioni, ma una vera e propria filosofia di vita.

Non mancano, infatti, gli aspetti positivi della menopausa, ad esempio, la libertà di vivere la sessualità senza preoccuparsi dei contraccettivi, l'addio definitivo alla sindrome premestruale o ai crampi legati al ciclo. A cui si associa, generalmente, più tempo da dedicare ai propri interessi, un'idea per contrastare i disturbi legati alla menopausa, ma che dovrebbe diventare la norma.

A questo si aggiunge una seconda importante riflessione sugli effetti della menopausa: non è la presenza del ciclo o la fertilità a determinare il proprio essere donne ed essere in menopausa non significa che bellezza e sensualità ci abbiano abbandonate.
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