Cibarsi è un bisogno primario ma, per la maggior parte di noi, rappresenta anche un piacere. Ed è giusto che sia così, poiché il benessere non è solo un aspetto fisico, ma anche mentale.
Ergo: un regime dietetico "adeguato" non può prescindere dalla gradevolezza degli alimenti che lo costituiscono!
Nel pratico d'altro canto, non è sempre facile trovare il giusto compromesso tra gusto e salute.
Fortunatamente, oggi è possibile fare affidamento su latte e derivati delattosati, come Philadephia Senza Lattosio, un formaggio spalmabile dal sapore delicato in grado di soddisfare anche chi soffre di reazioni avverse allo zucchero del latte.
Intolleranza al lattosio: cos'è e cosa provoca
L'intolleranza al lattosio altro non è che l'insufficienza o la totale mancanza di lattasi, un enzima normalmente presente nell'intestino tenue dell'essere umano in età infantile.
La popolazione italiana conserva abbastanza bene la lattasi anche in età adulta, diversamente da altre etnie nelle quali la maggior parte ne è sprovvista.
Ma cosa succede a chi non tollera lo zucchero del latte, se lo assume per sbaglio?
Essendo sprovvisti di lattasi, gli intolleranti al lattosio sperimentano una sgradevole sintomatologia gastro-intestinale, dose-dipendente, variabile a seconda della composizione del pasto e sempre piuttosto soggettiva.
A cosa prestare attenzione in caso di intolleranza al lattosio?
L'intolleranza al lattosio non è una malattia, bensì una "condizione". È sufficiente evitare di assumere il lattosio per scongiurare qualsiasi problema; purtroppo però, spesso "è più facile a dirsi che a farsi".
Prima di tutto, perché molte ricette e preparazioni contengono latte, burro o formaggi freschi; non è facile rinunciare costantemente a certe delizie.
Fortunatamente, grazie all'industria alimentare, oggi è possibile "pre-digerire" il lattosio presente nel latte e ottenere, così facendo, cibi e bevande privi di questo zucchero come Philadephia Senza Lattosio.
In secondo luogo, il lattosio è spesso "occulto", ovvero presente in ingredienti "insospettabili" (insaccati, superalcolici ecc.). Per questo, oltre ad evitare latte e derivati non delattosati, gli intolleranti dovrebbero consultare attentamente le etichette alimentari e prestare attenzione a ciò che viene proposto in ristorazione collettiva.
Non rinunciare la gusto di Philadephia: provalo Senza lattosio!
Riprendendo quanto riportato in premessa, il benessere passa anche dal palato. Ecco perché, per gli intolleranti al lattosio, avere a disposizione alimenti privati dello zucchero del latte è un aspetto molto importante sulla qualità e sulla gradevolezza della dieta.
Philadephia Senza Lattosio è un formaggio spalmabile a base di latte pastorizzato e crema di latte nei quali il lattosio (zucchero disaccaride) è stato scisso in glucosio e galattosio (due monosaccaridi liberamente assorbibili). È inoltre senza glutine e conservati.
Adatto all'alimentazione vegetariana, una porzione da 30 g di Philadelphia Senza Lattosio apporta solo 48 kcal, fornita da 1.8 g di proteine, 1.3 g di carboidrati e 3.8 g di grassi.
Philadephia Senza Lattosio può essere utilizzato in una vasta gamma di ricette. Questo perché si presta a strutturare antipasti, primi, secondi, piatti unici e perfino dessert.
- Si abbina perfettamente alle verdure fresche;
- viene usato come "salsa" di accompagnamento per le verdure grigliate;
- sciolto può condire primi piatti o arricchire pietanze a base di carne o uova;
- spalmato su gallette, pane o fette biscottate, si sposa sia con marmellate o frutti freschi, sia con alici, olive, capperi ed erbe aromatiche;
- accompagna perfettamente il pesce crudo, ad es. il salmone affumicato;
- è quasi insostituibile in moltissime ricette di dolci come le cheesecake, cotte e crude.
Conclusioni
Philadephia Senza Lattosio è un alimento perfetto per il benessere degli intolleranti allo zucchero del latte.
Appaga il palato e consente di poter gustare un formaggio spalmabile senza il timore di dover accurare i tipici sintomi dell'intolleranza al lattosio.