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Selezione del Vaccino per Cani e Gatti

Selezione del Vaccino per Cani e Gatti
Ultima modifica 13.04.2021
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INDICE
  1. Selezione del Vaccino
  2. Rapporto Rischio/Beneficio
  3. Valutare le Condizioni dell'Animale

Selezione del Vaccino

La selezione dei vaccini ottimali da utilizzare nel cane e nel gatto è complessa. Sono reperibili molti prodotti per la maggior parte degli agenti infettivi, ma studi di efficacia che comparino i diversi vaccini non sono generalmente disponibili. Per di più, non tutti i vaccini per la stessa malattia sono paragonabili.

I vaccini sono un tema di discussione continua su riviste e negli incontri di aggiornamento che costituiscono un'eccellente fonte di informazioni.

Non è necessario che ad ogni cane e ad ogni gatto vengano somministrati tutti i vaccini disponibili. Bisogna tener presente che essi non sono innocui e privi di difetti, vanno utilizzati solo quando necessario e si devono prendere in considerazione i tipi e la via di somministrazione per la malattia in questione.

Rapporto Rischio/Beneficio

Occorre che il medico veterinario discuta con il proprietario di ogni singolo animale sulla valutazione dei benefici, del rischio e del costo prima di stabilire il protocollo vaccinale adeguato.

Facciamo un esempio: il virus della leucemia felina (FeLV) ha un tempo di sopravvivenza minima al di fuori dell'organismo ospite, per cui è altamente improbabile che il proprietario possa veicolare il virus nell'ambiente casalingo; per cui i gatti che vivono esclusivamente in appartamento hanno bassissime probabilità di venire in contatto con questo virus.

I vaccini possono indurre nel gatto dei sarcomi post-vaccinali (tumori maligni) dei tessuti molli nell'1‰ dei soggetti. In questo caso, quindi, è più probabile che il gatto possa manifestare delle reazioni avverse al vaccino, come il sarcoma vaccinale, piuttosto che ammalarsi di FeLV e pertanto la vaccinazione risulta dubbiosa.

Valutare le Condizioni dell'Animale

Prima della somministrazione del prodotto è indispensabile valutare i fattori che possono interferire sulla capacità di risposta dell'animale nei confronti di un vaccino o che possono addirittura rendere pericolosa la vaccinazione stessa. In cani con ipertermia (temperatura corporea elevata, di solito superiore a 39,5°C) la risposta al vaccino con cimurro (malattia virale) è praticamente nulla; in gatti immunodepressi (con sistema immunitario meno efficiente), come quelli affetti dall'immunodeficienza felina (FIV), l'impiego di vaccini vivi attenuati può indurre la stessa patologia per cui vengono vaccinati; gattini o cuccioli vaccinati possono presentare la malattia se l'infezione era già stata contratta e la vaccinazione è stata fatta nel suo periodo d'incubazione.

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