Cos’è il soffio al cuore nel cane?
Anche noto come soffio cardiaco, il soffio al cuore è un rumore anomalo, simile a un fruscio o a un sibilo, rilevabile tramite lo stetoscopio, che si aggiunge ai classici rumori del cuore, quelli che indicano il battito cardiaco (i cosiddetti suoni "lub" e "dub").
Il soffio al cuore nel cane è un disturbo da non sottovalutare e di cui bisogna monitorare i sintomi, con la consapevolezza che bisogna rivolgersi immediatamente al veterinario qualora l'animale stia male.
Quali sono le cause?
Il soffio al cuore è conseguenza di un flusso sanguigno turbolento all'interno delle camere cardiache (atri e ventricoli) e attraverso le valvole cardiache.
A causarlo possono essere varie condizioni, tra cui:
- Malattie di cuore, acquisite o congenite;
- Anemia (bassi livelli di globuli rossi);
- Gravidanza;
- Ipertiroidismo;
- Febbre;
- Filariosi cardiopolmonare;
- Ipoproteinemia (bassi livelli di proteine nel sangue);
- Obesità.
È da segnalare che esistono anche i cosiddetti soffi innocenti, di natura benigna, che si verificano per effetto di un flusso sanguigno molto veloce all'interno delle camere cardiache; in genere, i soffi innocenti interessano i cuccioli, specialmente quelli di taglia grande a crescita rapida, e si risolvono spontaneamente dopo 4-6 mesi di vita.
Malattie di cuore
La più nota malattia di cuore associata ai soffi cardiaci nel cane è l'insufficienza mitralica (o rigurgito mitralico); si tratta di una valvulopatia (cioè una malattia di una valvola cardiaca), che comporta un'alterazione strutturale della valvola mitrale (posta tra atrio sinistro e ventricolo sinistro) e la conseguente disfunzionalità della stessa (la valvola "perde" sangue e torna verso l'atrio sinistro anziché proseguire in aorta.
Altre patologie cardiache che possono causare un soffio cardiaco nel cane sono:
- La cardiomiopatia dilatativa;
- Le endocarditi batteriche che colpiscono le valvole cardiache;
- I difetti congeniti del setto interventricolare o del setto atriale;
- La tetralogia di Fallot del cane;
- La stenosi subaortica, la stenosi polmonare e il dotto arterioso pervio, il cui denominatore comune è che sono anomalie congenite di tipo ereditario.
Anemia e ipoproteinemia
La scarsità di globuli rossi nel sangue (anemia) e, allo stesso modo, i bassi livelli ematici di proteine (ipoproteinemia) rendono il sangue più acquoso e fluido, motivo per cui è più facile che vengano a crearsi flussi turbolenti all'interno delle camere cardiache.
Potenziali cause di anemia e ipoproteinemia sono:
- Severa perdita di sangue;
- Vermi intestinali;
- Pulci;
- Zecche.
Gravidanza
Alle volte, il soffio cardiaco nel cane può comparire per effetto della gravidanza; fortunatamente, il più delle volte, il problema è benigno e si risolve spontaneamente non appena la cagnolina ha partorito.
Filariosi cardiopolmonare
La filariosi cardiopolmonare, o più semplicemente filaria, è una grave parassitosi, dovuta all'azione di un verme, Dirofilaria immitis, che si insedia tra cuore e polmoni, compromettendo gravemente la salute di questi organi.
La filaria è una malattia potenzialmente mortale, dalla evoluzione molto lenta.
Quanto è grave?
La gravità di un soffio cardiaco nel cane è variabile: alcuni soffi sono fisiologici (i cosiddetti soffi innocenti); altri rispecchiano un problema di salute lieve, che però va comunque monitorato; altri ancora sono conseguenza di una grave condizione.
Caratteristiche del soffio che aiutano a descriverne la gravità sono:
- Intensità del rumore;
- Quando si verifica;
- Durata;
- Da quale parte del cuore proviene.
È compito del veterinario interpretare correttamente la gravità del soffio e adottare il giusto trattamento.
A seconda di quanto è grave il problema, cambia anche l'approccio terapeutico.
Quali sono i sintomi?
Il soffio al cuore nel cane può manifestarsi con:
- Tosse;
- Letargia;
- Debolezza e facilità a stancarsi;
- Difficoltà respiratorie (il cane ansima eccessivamente anche dopo sforzi banali), respirazione veloce e/o dispnea;
- Collasso;
- Addome gonfio;
- Gengive pallide;
- Perdita di appetito e calo del peso.
Quali esami fare per la diagnosi?
Il riscontro di un soffio al cuore nel cane avviene tipicamente attraverso l'auscultazione cardiaca mediante stetoscopio
Per rilevare un soffio al cuore nel cane, è sufficiente l'auscultazione cardiaca eseguita mediante stetoscopio (o fonendoscopio). Durante questo esame, il veterinario valuta anche il grado di sonorità del rumore anomalo, caratteristiche che però non è sempre correlata alla gravità del problema.
Individuato il soffio, rimane da capire se l'anomalia è dovuta a una malattia specifica del cuore (difetto strutturale, endocardite, valvulopatia ecc.) oppure a una condizione extracardiaca (es: anemia, gravidanza, ipoproteinemia).
Per chiarire questo aspetto, il veterinario ricorre a varie indagini: innanzitutto, valuta la storia clinica dell'animale in relazione all'età e alla sintomatologia presente; successivamente, se servono ulteriori approfondimenti, si affida anche a:
- Radiografia del torace;
- Elettrocardiogramma (ECG);
- Ecocardiografia;
- Esami del sangue.
Un simile approccio è importante a evitare controlli inutili; l'idea di base è quella di comprendere prima la reale portata del problema e poi, eventualmente, approfondire.
Gradi del soffio cardiaco nei cani: quanti sono e cosa indicano?
Sebbene non sia sempre direttamente proporzionale alla severità del soffio, l'intensità del rumore anomalo è un importante parametro impiegato per classificare i soffi cardiaci nei cani.
La classificazione basata sull'intensità del rumore distingue 6 gradi di soffio cardiaco, identificati con i primi sei numeri romani:
- Soffi di grado I: sono i soffi meno udibili, appena percettibili. In genere, non sono gravi.
- Soffi di grado II: sono leggermente più rumorosi dei precedenti, ma comunque abbastanza silenziosi.
- Soffi di grado III: sono soffi facilmente rilevabili con lo stetoscopio, in quanto l'intensità del rumore è significativa. Possono indicare una condizione di salute importante, quanto meno da monitorare nel tempo.
- Soffi di grado IV: sono soffi la cui intensità del rumore si colloca tra i soffi di grado III e quelli di grado V. Sono facilmente udibili con lo stetoscopio e vanno quanto meno monitorati nel tempo, perché potrebbero essere il risultato di una seria condizione.
- Soffi di grado V: rientrano in questa categoria i soffi che possono rilevarsi anche solo appoggiando una mano sul petto del cane.
- Soffi di grado VI: sono soffi ancora più rumorosi dei precedenti. Addirittura, questi possono avvertirsi quando ancora lo stetoscopio non è appoggiato sul torace dell'animale.
In genere, indicano una grave condizione di salute.
Soffio al cuore nel cane: quali altri caratteristiche bisogna valutare?
L'intensità del rumore fornisce indicazioni importanti, ma, come detto in precedenza, per interpretare correttamente la gravità di un soffio il veterinario deve valutare anche altri parametri, che sono:
- Momento in cui si verifica il soffio. Un soffio può verificarsi in fase sistolica (quando il cuore si contrae), in fase diastolica (quando il muscolo si rilassa) oppure costantemente durante l'intero ciclo del battito cardiaco.
- Durata del soffio. Un soffio cardiaco può essere lungo oppure breve.
- Da quale parte del cuore proviene. La posizione in cui si avverte meglio il soffio aiuta a stabilire quale valvola è malfunzionante e quali camere del cuore sono interessate.
Come curarlo?
Il trattamento varia in funzione della gravità e delle cause del soffio cardiaco.
In genere, se il cane presenta un soffio al cuore lieve e di scarsa rilevanza clinica (si parla anche di soffio fisiologico), la gestione terapeutica si limita a un monitoraggio periodico delle condizioni cardiache dell'animale, in modo da valutare l'andamento del problema e individuare per tempo eventuali peggioramenti.
Al contrario, se il soffio nel cane è riconducibile a una ben determinata patologia (anemia, ipertiroidismo, insufficienza mitralica ecc.), serve un piano terapeutico specifico, che, a seconda dei casi, potrebbe includere
- Farmaci (inodilatatori o inibitori della fosfodiesterasi, diuretici, ACE-inibitori ecc.);
- Dieta specifica,
- Cardiochirurgia e
- Altre cure di supporto.
Chiaramente, anche in questi casi più complessi, rimane fondamentale il monitoraggio periodico delle condizioni di salute dell'animale.
Qual è la prognosi?
Per un cane, la prognosi in caso di soffio al cuore è variabile: tutto dipende dalla natura del problema e dagli effetti della terapia.
In linea generale, più è grave la causa all'origine del soffio e più la prognosi è incerta. Detto ciò, tuttavia, occorre precisare che, anche in presenza di gravi soffi al cuore, le terapie attuali possono rivelarsi estremamente efficienti e migliorare drasticamente le condizioni di salute dell'animale.
Soffio al cuore nei cuccioli, quali sono le cause?
Anche i cuccioli possono presentare un soffio al cuore.
In questi frangenti, le cause potenziali sono due:
- Il già citato soffio innocente, dovuto alla crescita e destinato a scomparire dopo pochi mesi di vita.
- I difetti congeniti del cuore. I soffi che ne scaturiscono sono generalmente forti e, a seconda dei casi, possono richiedere un monitoraggio periodico delle condizioni di salute dell'animale o un intervento cardiochirurgico correttivo.