Esistono davvero le razze di cani aggressive?

Esistono davvero le razze di cani aggressive?
Ultima modifica 01.11.2023
INDICE
  1. Esistono davvero le razze di cani aggressive?
  2. Le 10 razze di cani ritenute più aggressive
  3. Razze di cani aggressive: cosa dice la legge
  4. Aggressività e razze di cani, perché non esiste nessuna connessione
  5. Razze aggressive e responsabilità dei padroni
  6. Esistono razze di cani potenzialmente aggressive?
  7. Capire il linguaggio del cane
  8. Come parlare a un cane?
  9. Qual è la razza di cani più aggressiva?
  10. Cosa fare in presenza di un cane aggressivo

Esistono davvero le razze di cani aggressive?

Esistono davvero le razze di cani aggressive? Si tratta della domanda che si pongono spesso proprietari di cani e non, soprattutto di fronte a fatti di cronaca che parlano di aggressioni e attacchi da parte di quattrozampe nei confronti di sconosciuti o persino di membri della propria famiglia. Mentre proviamo a fare luce sull'argomento, seguirci su Whatsapp per non perdere alcun aggiornamento sul mondo salute, benessere e animali.

Le 10 razze di cani ritenute più aggressive

  • Dobermann
  • Pitbull
  • Rottweiler
  • Mastino napoletano
  • Bulldog Americano
  • Bull Terrier
  • Siberian Husky
  • Dogo Canario
  • Jack Russell Terrier
  • Chihuahua

Vogliamo cominciare con questo piccolo elenco di cani che vengono ritenuti aggressivi. Ritenuti, appunto, perché va subito precisato che non esiste alcuna certezza del fatto che lo siano davvero. I cani aggressivi per antonomasia, per razza o per partito preso, in realtà non esistono: è tutta una questione di educazione, di traumi del passato, di comportamento e di una serie di fattori che andremo ad esplorare più avanti.

Razze di cani aggressive: cosa dice la legge

Nel 2007 il Ministero della Salute ha stilato un lungo elenco includendo le razze di cane più pericolose e aggressive. Una lista fortemente criticata che, per fortuna, ha avuto una vita molto breve. Nel 2009 infatti è stata definitivamente abolita perché considerata non solo inutile, ma anche dannosa nel contribuire a creare pregiudizi riguardo alcune razze di cane.

La lista in questione comprendeva ben 17 specie considerate pericolose e protagoniste di alcuni fatti di cronaca, come Rottweiler, Pitbull, American Bulldog e Dogo argentino. Un elenco fortemente criticato non solo dagli appassionati di animali, ma anche da educatori cinofili, allevatori, veterinari ed esperti del settore convinti che non esista nessuna connessione comprovata fra il comportamento del cane e la razza.

Aggressività e razze di cani, perché non esiste nessuna connessione

Le caratteristiche fisiche e la struttura muscolare dunque non influiscono in alcun modo con l'aggressività dell'animale. Non esistono infatti delle prove scientifiche che possano dimostrare un legame fra una specie e una sorta di aggressività "naturale". Al contrario a rendere aggressivo un cane di qualsiasi razza possono essere differenti fattori e circostanze. Come un ambiente negativo, una gestione o una educazione sbagliate. Da questo punto di vista è importante sottolineare quanto la socializzazione, l'educazione e lo stile di vita dell'animale meritino sempre una grande attenzione sin da quando il cane è solamente un cucciolo.

Razze aggressive e responsabilità dei padroni

Nel 2013 una Ordinanza del Ministero della Salute ha confermato questa teoria, legando il comportamento aggressivo di alcuni cani all'ambiente in cui si trovano a vivere e all'educazione, indicando gli obblighi dei proprietari. Il proprietario dell'animale è responsabile del suo controllo e benessere, in quanto risponde sia civilmente che penalmente riguardo i danni che vengono provocati dal cane ad altri animali, cose o persone.

Chi sceglie di detenere un quattrozampe che non è di sua proprietà per un determinato periodo ne assume la responsabilità. Al fine di prevenire lesioni o danni a persone o animali, il proprietario dovrà usare nelle aree urbane oppure nei luoghi che sono aperti al pubblico un guinzaglio che sia non superiore alla lunghezza di 1,50 metri. Dovrà inoltre portare con sé la museruola da usare in caso ci sia rischio di incolumità per qualcuno. In generale prima di adottare un cane sarebbe utile informarsi riguardo le sue caratteristiche etologiche e fisiche, ma anche riguardo le norme in vigore. L'animale infatti dovrà avere un comportamento che sia adeguato per la convivenza con altri animali o persone.

Esistono razze di cani potenzialmente aggressive?

  • Carattere del cane;
  • Ambiente in cui vive il cane;
  • Rapporto cane/padrone.

Come abbiamo già detto (e ripeteremo) non esistono razze di cani aggressive per definizione. Al più, molti studi hanno permesso di evidenziare quali sono le caratteristiche dei cani coinvolti in episodi di aggressione. Questo ha consentito di individuare quali siano gli elementi in grado di rendere un cane potenzialmente pericoloso.

I fattori presi in considerazione sono fondamentalmente tre. Per prima cosa il carattere del cane, frutto dell'educazione ricevuta dal padrone e delle sue esperienze. L'animale potrebbe essere dunque più o meno pauroso oppure impulsivo, ma anche incapace di controllare il morso. Un aspetto chiave è rappresentato dall'ambiente in cui si trova a vivere fido.

Un ambiente stressante oppure cambiamenti nella routine improvvisi potrebbero provocare delle reazioni nel cane. Infine, attenzione al rapporto fra il cane e il padrone: la relazione fra i due è infatti essenziale, insieme all'uso di metodi coercitivi di educazione, la prossemica e la comunicazione.

Capire il linguaggio del cane

Come abbiamo appena detto, la conoscenza del linguaggio del cane è essenziale. Quando ci sforziamo di capire gli strumenti di comunicazione di fido facciamo un gesto che sarà utile a lui e a noi, oltre che a prevenire eventuali aggressioni. Come spesso abbiamo detto, i nostri amici cani sono più "articolati" di quanto si possa pensare, quando si tratta di trasmetterci informazioni.

Ogni parte di loro parla: a dirci moltissimo sono i movimenti della coda (si pensi al semplice scodinzolio), le orecchie, gli sbadigli o le loro leccate. Sapere cosa il nostro quattro zampe sta cercando di dirci ci renderà possibile, oltre a evitare momenti di tensione, anche capire cosa pensa davvero di noi (e degli umani in generale).

Come parlare a un cane?

Ricordiamoci anche che per rendere un cane meno aggressivo o sul chi va là a fare la differenza è anche il modo che usiamo per parlarci. In generale è sempre bene usare un tono normale, fermo e deciso, attraverso il quale gli sarà più facile comprendere gli ordini o ciò che stiamo dicendo.

Cerchiamo anche di ricordare che ai cani non piacciono gli abbracci e no, ai nostri quadrupedi non piacciono neanche i baci: questo significa che in questi casi non serve un tono morbido o dolce, occorre solo rispettare la loro natura. Impariamo a capire cosa vuole Fido e capiremo subito quali sono i segnali del cane felice.

Qual è la razza di cani più aggressiva?

Non stiamo facendo altro che ripeterlo, ma confermiamolo ancora: non esistono razze di cani particolamente aggressive. Al netto di questo, quella universalmente "bersagliata" da questa nomina è il Pitbull, ma non perché si tratti davvero di un cane feroce. Purtroppo questa razza, nel corso del tempo, è stata protagonista di molti incidenti e/o di casi di aggressione.

Spesso e volentieri, però, ciò è capitato per via di padroni irresponsabili o per uno scorretto approccio agli spazi dell'animale. Cerchiamo sempre di tenere a mente, quando abbiamo a che fare con un cane, che le sue necessità sono molto, molto diverse dalle nostre.

Cosa fare in presenza di un cane aggressivo

Durante una passeggiata oppure al parco può accadere di avere a che fare con un cane particolarmente aggressivo. Cosa fare se l'animale aggredisce il tuo cane? Per prima cosa raccogli i dati del proprietario oppure del detentore, facendoti aiutare anche dalle persone presenti in qualità di testimoni. Ti consentiranno di identificare il responsabile e di raccontare quanto accaduto, eventualmente, alla polizia locale.

Il danno in questo caso è risarcibile, in più si ha diritto a ottenere un rimborso per le spese veterinarie che si sono sostenute e le cure necessarie. Sarà dunque fondamentale conservare la documentazione probatoria per attestare gli avvenuti controlli presso il veterinario e le cure effettuate. Nella zuffa è stata ferita una persona? In questo caso si configura anche il reato di lesione colposa con una denuncia conseguente e un risarcimento della persona danneggiata. Infine va ricordato che gli animali coinvolti nell'attacco andranno tenuti per almeno dieci giorni in osservazione per assicurarsi che non insorgano delle patologie pericolose.