Quanti pesci neon tenere in acquario e perché
Spesso ci si chiede quanti pesci neon tenere in un acquario. Si tratta di una razza d'acqua dolce che vive in banco e che quindi necessita di un gruppo per non soffrire. La dimensione della vasca, però, è determinante per stabilire la quantità e, soprattutto se si è alla prima esperienza, è importante farsi seguire da un esperto che possa dare dei consigli mirati e competenti.
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Quanti pesci neon inserire per litro?
- Uno (massimo due) ogni 4 litri d'acqua.
Se vi chiedete quanti pesci neon inserire in acquario, sappiate che la risposta non è una sola. Ve ne abbiamo fornita una di massima, perché questa è la regola aurea, ma tutto cambia in base a diversi fattori, tra cui sistema di filtraggio, pesci già inseriti in acquario, quantità dell'acqua e dimensione del pesce.
Inoltre, è importante informarsi sulle specifiche della specie del pesce neon, sul suo comportamento in un contesto di socialità e in un determinato spazio. La regola generale, quando si crea un acquario o si decide di rinnovarlo, è fare in modo che l'habitat sia il più confortevole possibile.
Acquario di 80 litri
Quando si decide di allestire un acquario, ci si chiede anche da che parte cominciare. In genere il consiglio è di scegliere una vasca da 80/100 litri. Un'altra indicazione di massima, quando si parla di stabilire che pesci e quanti metterne, riguarda la dimensione. È bene limitare la concentrazione abitativa a 5 centimetri ogni 4 litri. Considerando, quindi, che in genere i pesci neon raggiungono i 3 centimetri di lunghezza, si tratta di circa 30 esemplari per 80 litri d'acqua.
Acquario da 120 litri
Sono tanti i fattori da considerare quando si decide di prendersi un tale impegno, uno fra tutti riguarda la frequenza con cui si cambia l'acqua all'acquario. Sempre in condizioni ottimali di gestione e di funzionamento della vasca, senza considerare una certa biodiversità che di norma si predilige quando si scelgono i pesci, in un contenitore da 120 litri possono abitare circa 45 pesci neon.
Acquario da 200 litri
Quanti pesci neon si possono tenere in un acquario? Nel caso di una vasca capiente come quella da 200 litri e seguendo la regola generale appena descritta, possono convivere tranquillamente 75 esemplari. Questo però non tiene conto della presenza di altre specie e delle condizioni dell'acquario, aspetti che non sono secondari e che necessitano di una valutazione attenta.
Ecco perché è importante chiedere il parere di un esperto prima di apportare cambiamenti significativi all'interno dell'ambiente. L'unica regola veramente importante riguarda il benessere dei pesci.
Quanto vivono i pesci neon?
Nella valutazione della formazione di un acquario una discriminante riguarda le aspettative di vita dei pesci. Nel caso della specie in questione, questa si aggira attorno ai tre o cinque anni. Il neon tetra e il cardinal tetra, per esempio, sono fra i più longevi, più delicato è il glowlight tetra.
Ma molto dipende da come si cura l'habitat dei pesci. Fondamentale, come per qualsiasi altro animale da compagnia, sono l'alimentazione, la scelta delle piante e la gestione di tutti gli elementi che entrano in gioco nella creazione dell'ambiente ideale.
Quali sono le specie che possono convivere con i pesci neon?
- Guppy;
- Molly;
- Platy;
- Rasbora.
Ricordando che i pesci neon sono esemplari per un acquario di acqua dolce, molto apprezzati per la loro estetica colorata e il loro comportamento pacifico, vanno considerati compagni di dimensioni simili e con lo stesso temperamento, così da evitare il pericolo di eventuali conflitti. Inutile dire che i predatori – come alcune varietà di cliclidi e i pesci gatto - sono assolutamente vietati. Oltre al carattere, ci sono esigenze di temperatura e di pH per esempio che non vanno sottovalutate e che devono essere compatibili.
Sintomi tipici dei pesci neon che stanno male
- Nuoto scoordinato;
- Perdita di colore;
- Lesioni sul corpo;
- Macchie su corpo e pinne;
- Scarsa reattività;
- Inappetenza.
Una volta stabilito quanti pesci neon possono stare in un acquario e quali sono le regole generali per cercare di farli vivere al meglio, bisogna imparare il loro linguaggio del corpo e preoccuparsi quando si trovano delle anomalie.
Questa specie, in genere, nuota in maniera attiva e in modo coordinato, mangia regolarmente ed è particolarmente amata per i colori vivaci. Se si vedono lesioni o macchie, se sono meno reattivi del solito o si mostrano inappetenti qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto.
La prima cosa da chiedersi, allora, è se la gestione della vasca è stata fatta correttamente o se ci sono degli elementi che potrebbero disturbare gli ospiti. Se a questa domanda si risponde affermativamente, è bene contattare un veterinario specializzato in pesci e/o un esperto in materia. Come sempre la tempestività gioca un ruolo determinante e può fare la differenza fra la vita e la morte: non va infatti mai dimenticato che gli esemplari in cattività non sono autonomi come in natura e meritano le giuste attenzioni perché abbiano una vita degna di questo nome.