Pulci: cause di infestazione, sintomi e rimedi
Ultima modifica 17.03.2021
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INDICE
  1. Pulci: Introduzione
  2. Il ciclo vitale delle pulci
  3. Infestazione nel cane e nel gatto
  4. Quali segni dell'infestazione da pulci nel cane e nel gatto
  5. Diagnosi di pulicosi
  6. Trattamento e prevenzione nel cane e nel gatto

Pulci: Introduzione

Le pulci sono comuni parassiti esterni del cane, del gatto e di numerosi altri mammiferi.

In Europa la specie più diffusa è la Ctenocephalides felis (pulce del gatto), seguita dalla Ctenocephalides canis (pulce del cane) e dall'Archaeopsylla erinacei (pulce del riccio).

 

Per approfondire: Malattie trasmesse tra uomo e animali domestici

Il ciclo vitale delle pulci

Le pulci sono insetti ematofagi, privi di ali, con una grandezza massima di 6 mm e con il corpo compresso in direzione latero-laterale. Presentano potenti arti posteriori, che conferiscono loro una elevata capacità nel saltare, ed un apparato buccale molto sviluppato per poter succhiare il sangue dell'ospite su cui si trovano. Il pasto di sangue viene effettuato solo dagli adulti, maschi e femmine, che compiono la fase riproduttiva del loro ciclo sull'ospite; la femmina può depositare fino a 20 uova al giorno, che vengono poi disperse nell'ambiente, rendendo possibile lo sviluppo delle larve e delle pupe. La schiusa delle pupe per il passaggio allo stadio adulto deve sottostare a condizioni di temperatura ed umidità consone. Per questo motivo le pupe possono fermare il loro sviluppo anche per 6 mesi.

Infestazione nel cane e nel gatto

La pulce non presenta una elevata specificità di ospite e può compiere il suo ciclo sia su animali domestici, che selvatici. Il cane, il gatto e altri mammiferi domestici, come coniglio e furetto, rappresentano le specie di maggiore importanza per la diffusione nelle abitazioni. Bisogna infatti considerare che dalla primavera all'autunno la pulce può svilupparsi nell'ambiente esterno, ma anche in inverno può continuare il suo ciclo nell'ambiente domestico nel quale le temperature rimangono favorevoli.

La principale via di trasmissione delle pulci è data dalla convivenza con soggetti parassitati, che vivendo nella stessa abitazione condividono luoghi di riposo dove possono essere depositate le uova; queste però possono essere trasportate passivamente anche dall'ambiente esterno dentro casa.

Quali segni dell'infestazione da pulci nel cane e nel gatto

La sintomatologia della pulicosi, o infestazione da pulci, può essere molto variabile. Esistono infatti alcuni fattori che condizionano la risposta dell'organismo degli animali parassitati, tra cui la durata della permanenza delle pulci sul soggetto, la quantità di pulci presenti, la presenza di infezioni secondarie o dermatiti concomitanti e il grado di ipersensibilità al morso di pulce.

Sebbene molti soggetti non diano segni importati dell'infestazione, è proprio l'attività ematofaga del parassita a causare i sintomi nei cani e nei gatti. La pulce, effettuando il pasto, inietta nei capillari della cute sostanze ad azione anticoagulante, che possono creare reazioni locali di allergia visibili come papule, pustole, croste, zone alopeciche ed eritemi.

In soggetti predisposti la situazione può essere più grave e portare allo sviluppo di una patologia dermatologica importante, detta DAP (dermatite allergica da pulce).

  • Nei cani la DAP viene riconosciuta per la sua localizzazione a forma di V rovesciata nella zona lombo-sacrale e per le lesioni provocate dall'autotraumatismo conseguente al prurito. Le lesioni che si formano possono portare a infezioni batteriche secondarie, fenomeni di iperpigmentazione e lichenificazione della cute.
  • Nel gatto le lesioni tipiche sono date da una dermatite miliare simmetrica sul corpo dell'animale o sul collo.
  • Anche l'uomo può manifestare queste reazioni al morso di pulce con una localizzazione tipicamente a livello degli arti inferiori e delle caviglie.

Un altro sintomo può essere dato dalle sottrazioni di piccole quantità di sangue, se effettuate per molto tempo e da parte di elevate quantità di artropodi presenti, portando al riscontro di anemie ferroprive.

Infine le pulci possono essere vettori di altri agenti patogeni. Il più riscontrato è il Dipylidium caninum, cestode trasmesso tramite l'ingestione della pulce da parte del cane e del gatto e che sviluppa la forma adulta nel loro intestino. Segue la trasmissione di un elminta, il Dipetalonema reconditum, che vive nel sottocute e nella zona perianale del cane; ed alcuni batteri che possono provocare malattia anche nell'uomo: la Bartonella henselae, Rickettsia conori e la Yersinia pestis.

Per approfondire: Punture delle pulci

Diagnosi di pulicosi

L'infestazione da pulci può essere diagnosticata riconoscendo gli artropodi adulti sul mantello dell'animale dopo spazzolamento accurato con un pettine a denti stretti. In situazioni di minima infestazione può essere difficile però rinvenire le pulci adulte, che possono esser ingerite durante il grooming, soprattutto nei gatti.

E' invece possibile trovare uova o feci degli adulti che, contenendo sangue indigerito, possono essere facilmente riconosciute utilizzando un panno umido su cui si scioglieranno lasciando un alone rosso intenso.

Trattamento e prevenzione nel cane e nel gatto

Il ruolo dell'ambiente e la sua disinfezione diventa fondamentale per il controllo e la terapia delle pulicosi. Per questo motivo quando viene diagnosticata la presenza di pulci bisogna agire nello stesso momento nell'ambiente domestico e con trattamenti sull'animale per evitare successive reinfezioni.

Per quanto riguarda la pulizia domestica si consiglia l'utilizzo di potenti aspirapolvere in tutti i luoghi in cui l'animale sosta maggiormente. Coperte, divani, tappeti, cucce, lenzuola sono i principali luoghi che a pulce predilige, ma anche eventuali fessure del pavimento. L'azione disinfestante può essere aiutata da elettrodomestici a vapore per la pulizia e dall'impiego di spray anti-pulci presenti in commercio e sicuri per gli animali e per l'uomo.

Il trattamento antipulci sull'animale può essere effettuato utilizzando farmaci presenti in diverse formulazioni. Tra le molecole più utilizzate troviamo:

  • i piretroidi, come deltametrina e permetrina, con azione rapida sulle pulci causandone la morte per ipereccitazione nervosa, ed utilizzate anche per il controllo degli ectoparassiti nel cane per la loro azione repellente. Queste molecole però sono tossiche per il gatto per cui è assolutamente vietato applicarle su questa specie ed è consigliato un allontanamento temporaneo nel caso di somministrazione a cani conviventi.
  • le nitro-guanidine cloronicotiniche, come il imidacloprid con azione neurotossica a lunga durata, assunto dalle pulci con il pasto di sangue o per contatto con l'esoscheletro.
  • i neonicotinoidi, come il nitenpyram con azione molto rapida sulle pulci
  • i fenilpirazoli, come il fipronil con una discreta attività abbattente agendo sul sistema nervoso della pulce, e il piriprolo che ha azione di uccisione delle pulci in 12-24h
  • gli inibitori dello sviluppo e i regolatori di crescita, come il luferulon e il metoprene che agiscono inibendo alcune fasi di sviluppo larvale e delle pupe.
  • il metaflumizone, che provoca paralisi partendo dall'apparato buccale della pulce.

Esistono numerose combinazioni in commercio dei farmaci sopracitati sia per il trattamento di pulicosi accertate, sia per una corretta prevenzione, che tengono conto della grave tossicità di parte di queste nei confronti della specie felina.

E' infatti fondamentale per la lotta alla parassitosi causate da pulci proteggere cani e gatti dall'infestazione con trattamenti adeguati. Sebbene il ciclo dell'artropode veda un picco di riproduzione nel periodo che va dalla primavera all'autunno, gli ultimi studi hanno dimostrato la continuità anche nel periodo invernale sostenuta dal calore delle abitazioni e dal cambiamento climatico.

Si consiglia quindi una accurato schema preventivo concordato con il proprio medico veterinario, che saprà indicare il trattamento migliore considerando i fattori di rischio presenti.

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Ambulatorio Veterinario I PORTICI
Un'equipe di giovani veterinari con diversi interessi che ricoprono i principali campi della medicina veterinaria. Loro sono i medici dell'Ambulatorio Veterinario I Portici di Vinovo