Lo scooting consiste semplicemente nello strisciare il sedere a terra. Si tratta di un comportamento buffo, che compare spesso anche nei filmati "fanny" soprattutto dei cani, ma anche dei gatti (ma è diffuso tra molti altri mammiferi).
Talvolta innocuo, può anche celare un disagio significativo e costituire un sintomo/segno clinico evidente.
In questo breve articolo cercheremo di capire le cause di scooting e come rimediare.
Cause di scooting nei cani e nei gatti
Lo scooting è causato solitamente dal prurito (talvolta dolore) al sedere, in genere all'ano o nella zona circostante, e sente il bisogno di grattarlo.
Talvolta, i cani e i gatti utilizzano lo scooting quando hanno difficoltà nella defecazione. Ad esempio se, per colpa del pelo lungo, alcuni residui rimangono attaccati in prossimità dell'orifizio; oppure se, a causa del contenuto in pelo o erba, le feci non vengono completamente espulse e rimangono "a penzoloni" dal posteriore.
Ma perché il sedere del cane o del gatto può risultare pruriginoso o dolente?
Il prurito all'ano può dipendere da uno o più possibili fattori, tra cui: parassiti interni ed esterni, compromissione delle ghiandole perianali, allergie ambientali o alimentari, toelettatura inappropriata.
Parassiti e punture di insetto
Tra i possibili parassiti interni responsabili di scooting troviamo i vermi, in particolare le tenie; essi depongono le uova nell'intestino espulse poi attraverso le feci.
Anche la presenza di zecche e pulci nella zona posteriore, o la puntura di insetti (zanzare, pappataci ecc.), può portare all'azione di scooting.
I parassiti devono essere debellate farmacologicamente.
Ghiandole perianali
Non tutti sanno che i cani e i gatti sono dotati di due ghiandole perianali, collocate su entrambi i lati dell'ano. All'interno di queste sacche troviamo un liquido puzzolente ed oleoso, che viene solitamente rilasciato quando l'animale va di corpo.
Quando le ghiandole perianali si intasano, causano prima disagio e poi vero e proprio dolore. Nei casi più gravi, possono infettarsi e, in seguito, anche rompersi.
Allergie ambientali o stagionali
Lo scooting allergico è più raro rispetto alle cause già menzionate. Tuttavia, escludendo prima tutto il resto, esiste la concreta possibilità che ci sia qualcosa dentro o intorno alla tua casa, o nella ciotola, a cui il tuo animale è allergico.
Le allergie possono essere ambientali e da contatto (oltre che inalatorie), come agli acari della polvere, a certe erbe o pollini, alle muffe, a certi prodotti chimici, alle pulci; ma anche alimentari, più precisamente a certe proteine (come del pollo o del manzo).
Alcune allergie inalatorie o da contatto sono a manifestazione prevalentemente stagionale.
Di solito, soprattutto nel cane, le allergie alimentari si associano anche a disturbi del sistema digestivo, come stitichezza o diarrea. I tessuti molli attorno all'ano possono tra l'altro infiammarsi a causa della diarrea.
Toelettatura inappropriata
Se da un lato la toelettatura può eliminare il problema dello scooting non patologico, dall'altro può invece divenire la causa stessa, a causa di irritazioni ed infiammazioni provocate nell'atto.
Nota: sebbene lo scooting "patologico" nei gatti sia abbastanza raro, non è da escludere completamente. Non si riconosce una razza più colpita di altre. In merito allo scooting dovuto alla difficoltà nell'andare di corpo invece, sono più interessate maggiormente le razze a pelo lungo.
Come risolvere lo scooting
Se lo scotting è legato alla lunghezza del pelo e ai residui fecali, è sufficiente accorciarlo. Fai molta attenzione però, perché vicino all'ano si trovano anche i genitali dell'animale e, nell'intento di spuntare il pelo, per sbaglio potresti ferirlo - soprattutto con le forbici.
L'uso del tosa pelo, d'altro canto, può spaventare l'animale a causa del rumore, e farlo scappare o muovere durante il trattamento. Ecco perché potresti aver bisogno di un toelettatore professionista.
Se invece il sospetto è di uno scooting patologico, puoi provare ad analizzare la zona colpita, per capire la gravità della situazione e contattare il veterinario.
Ad occhio nudo, non è quasi mai possibile individuare la presenza di vermi, che eventualmente si palesa solo dopo la sverminazione - talvolta, è complicato anche in quel caso. La terapia è farmacologica con un prodotto vermifugo.
In merito alla costipazione e infiammazione, ma soprattutto infezione e rottura delle ghiandole perianali, possiamo osservare - oltre allo scooting - un'attitudine ossessiva a leccarsi e la presenza di gonfiore e rossore.
Può essere indispensabile una manipolazione spremitura per "sturarle". E' una pratica abbastanza delicata e poco piacevole che, in caso di recidiva, può apprendere anche il padrone sotto consiglio dello specialista.
Se il cane o il gatto prosegue lo scooting per un paio di giorni dopo la manovra, niente paura, è tutto normale. Se invece dopo parecchi giorni lo scooting prosegue, o peggio, peggiora, torna dal veterinario per un follow-up.
In caso di ferita e/o infezione delle ghiandole perianali, il veterinario può reputare necessario stabilire una terapia farmacologica a base antibiotica e anti-prurito, o anche il drenaggio o il lavaggio chirurgico, o addirittura la rimozione chirurgica delle ghiandole.
Quando il sospetto è di allergia, può essere davvero molto complicato effettuare una diagnosi vera e propria e trovare la terapia giusta. Le allergie ambientali possono essere riconosciute nei seguenti modi:
- Se il cane o il gatto sta meglio quando trascorre più tempo fuori che dentro casa, il problema è di solito legato agli acari della polvere, o alle muffe o a materiali o prodotti di uso frequente; meglio tenere l'animale più fuori possibile e migliorare il livello igienico - questa condizione sembra interessare quasi esclusivamente i felini;
- Se il cane o il gatto sta meglio quando trascorre più tempo dentro che fuori casa, il problema è di solito legato a erbe o pollini; meglio tenere il gatto più dentro possibile ed eliminare, se possibile, le fonti di polline o le erbe "ipoteticamente incriminate" - questo può essere fatto solo sul balcone, in veranda o nel proprio giardino; per il cane, si dolito, non c'è molto da fare;
- Se il cane o il gatto ha reazioni spropositate al morso delle pulci, beh, la risposta è semplice: una consistente terapia antiparassitaria.
Le allergie alimentari, invece, possono essere identificate e curate con la dieta di esclusione. Si eliminano tutti i cibi somministrati e si adotta provvisoriamente una dieta ipoallergenica. Nel caso in cui il gatto migliori, è possibile o ricercare la proteine specifica, oppure proseguire con la dieta veterinaria.
Per le cause poco gravi, come irritazioni o punture di insetto, il veterinario può prescrivere un unguento o spray topico con proprietà antibiotiche e antinfiammatorie.
La terapia richiede spesso l'applicazione del collare elisabettiano (noto anche come "cono della vergogna") per impedire al gatto o al cane di peggiorare l'abrasione o di leccare via i farmaci a uso topico.
Prima di scegliere autonomamente come intervenire, recati dal tuo veterinario.