
Patologie dermatologiche nel gatto: quali sono
Le patologie dermatologiche del gatto sono l'insieme delle malattie che possono riguardare l'apparato tegumentario di questa specie. Si tratta di patologie solitamente ben visibili da parte del proprietario perché, essendo localizzate in un punto esterno dell'organismo e manifestando solitamente una colorazione anomala, o una mancanza di pelo, o sintomi molto evidenti come il grattamento, vengono facilmente individuate.
Le patologie dermatologiche sono tantissime, ed è difficile farne un elenco esaustivo perché le cause, a loro volta, sono molte e devono essere di volta in volta evidenziate dal veterinario.
Per questo motivo, non cercheremo di fare un lungo elenco di patologie possibili che sarebbe, necessariamente, incompleto, ma cercheremo di classificare le patologie per gruppi, in relazione alla loro causa; conoscere le tipologie permette intanto al proprietario di farsi un'idea della situazione, e di notare caratteristiche di tipo anamnestico che devono essere riferite al medico veterinario che diagnosticherà, e poi curerà, la patologia specifica.
Il supporto deve essere infatti sempre fornito dal veterinario, quindi il gatto dovrà essere sempre visitato; ma nel corso della visita clinica il medico veterinario porrà al proprietario domande su cose che non può sapere (quando è iniziato il problema? Il gatto ha dolore? Il gatto si gratta?) perché risalenti ai giorni precedenti a quelli della visita.
Fornendo informazioni utili al veterinario, è possibile aiutarlo a diagnosticare più precisamente e più rapidamente la causa, così da rendere la guarigione più rapida possibile.
Le tipologie di malattie dermatologiche
Le malattie dermatologiche si possono suddividere in gruppi, che dipendono dalle diverse cause; di seguito vediamo le principali.
Le malattie batteriche
Un primo, grande gruppo di malattie dermatologiche del gatto è quello rappresentato dalle malattie batteriche. Si tratta di infezioni vere e proprie, causate da batteri delle diverse specie, che per vari motivi iniziano a crescere nei vari strati dell'apparato tegumentario, tra cui il derma.
- Le cause sono tante e diverse, perché i batteri possono entrare nel derma e poi proliferare a causa di lesioni (es. morso da parte di un altro gatto), di autotraumatismo (secondario a grattamento), dell'infiltrazione di parassiti (es. zecca rimossa male dalla cute).
- In alcuni casi i batteri si localizzano in superficie, e si parla di dermatite superficiale; in altri casi, invece, proliferano nel follicolo pilifero, cioè nella cavità che ospita la radice dei peli; in questo caso si parla di follicolite.
- Nel caso in cui il sistema immunitario circondi i batteri per isolarli, si può avere la formazione di un ascesso, che ha la caratteristica di contenere pus; l'ascesso può essere cutaneo, cioè formarsi nella cute e di solito ha dimensioni più piccole (non più di mezzo centimetro) o sottocutaneo, se si forma nel sottocute e può avere dimensioni più grandi, anche di qualche centimetro.
La terapia è solitamente farmacologica, di tipo antibiotico, e può essere fatta a seconda dei casi con prodotti ad uso esterno (shampoo, pomate) o con prodotti ad uso sistemico, cioè farmaci forniti per bocca.
Le malattie parassitarie
Le malattie parassitarie sono un altro grande gruppo di patologie causate da agenti esterni; a volte il parassita è individuabile direttamente ad occhio nudo, se abbastanza grande, mentre in altri casi ha dimensioni più piccole e deve essere individuato dal medico con il controllo al microscopio.
- Tra le malattie parassitarie più evidenti c'è l'infestazione da zecche, ben visibili perché la zecca ha lunghezza di circa mezzo centimetro e quindi è ben individuabile sulla cute del gatto. La zecca morde la cute e rimane attaccata a lungo, in modo piuttosto forte; deve essere correttamente rimossa, perché la semplice trazione (tirare) potrebbe far rimanere la parte anteriore della zecca nella cute e dar luogo ad un ascesso.
- Molto diffuse sono poi le pulci, di dimensioni più piccole e meno visibili (si possono vedere ad occhio nudo ma sono piccole e si muovono rapidamente) la cui presenza può però essere identificata dalle loro feci, piccoli puntini neri che si trovano alla base dei peli accarezzando contropelo il gatto. In questo caso è necessaria una terapia perché non possono essere eliminate una per una; è importante ricordare tuttavia che pulci e zecche possono essere prevenute con un trattamento repellente preventivo, fornito solitamente in forma spot-on da applicare direttamente sulla cute del gatto.
- Altre patologie cutanee parassitarie sono la demodecosi, la rogna da Notoedres, la presenza di altri acari, malattie causate da parassiti più piccoli che possono essere solo evidenziati al controllo microscopico dal veterinario, che fornirà in seguito terapia apposita.
Le malattie fungine
Le malattie fungine sono un altro gruppo di malattie, causate funghi parassiti, che possono interessare l'apparato tegumentario. Si manifestano come lesioni solitamente pruriginose, di colore particolare (dallo scuro al verde), che possono trasmettersi anche ad altri animali (altri gatti, cani) e alle persone e che tendono ad essere difficili da debellare perché i funghi possono emettere spore nell'ambiente, come in casa.
- Tra i tanti funghi che possono causare patologie cutanee, uno dei più diffusi è Malassezia, che si localizza di solito in parti umide (orecchie, labbra); ci sono poi la Candida, e la Tigna, patologie fungina causata dal fungo Microsporum canis. La diagnosi viene effettuata in ambulatorio, solitamente con l'analisi al microscopio di un raschiato cutaneo per identificare il tipo di fungo, quindi la patologia deve essere risolta per mezzo di principi attivi antifungini.
È necessario agire tempestivamente sia per evitare l'espansione del fungo sulla cute del gatto, sia per evitare l'espansione nell'ambiente.
Le ipersensibilità
Le patologie da ipersensibilità sono un gruppo di patologie nelle quali la causa scatenante non è un agente esterno, come nei casi precedenti, ma una reazione eccessiva da parte del sistema immunitario verso sostanze che, di per sé, sono innocue.
- Comprendono le allergie ambientali, le allergie alimentari, le ipersensibilità al morso di pulce o di zanzara e anche il complesso del granuloma eosinofilico felino.
- Nella maggior parte dei casi, si tratta di patologie che causano grattamento perché al contatto con una sostanza innocua alcune popolazioni immunitarie (granulociti eosinofili e mastociti) reagiscono in modo eccessivo attraverso la liberazione di istamina, che causa il sintomo. La sostanza innocua può essere di origine ambientale (polline, erba, acari ambientali), oppure può essere di origine alimentare (allergia al pollo, al tacchino, al grano) o ancora essere la saliva di un insetto verso cui l'organismo reagisce più del necessario.
- La terapia per il prurito è rapida e momentanea, ma è mirata solo a far scomparire il sintomo per la durata dell'effetto del farmaco; non è però una guarigione, perché si tratta di patologie che difficilmente guariscono (la terapia immunodesensibilizzante per far guarire definitivamente questo tipo di allergie esiste, ma non ha sempre successo).
- Il modo più efficace di evitare i sintomi, dove possibile, è quello di togliere l'allergene. Quando l'allergia è alimentare questo è possibile, modificando l'alimentazione, mentre quando è ambientale (in particolare verso pollini di piante che si trovano in giardino o intorno a casa) può essere molto più complesso; in questo caso, specie se le lesioni sono gravi, è opportuno valutare come procedere per via farmacologica con il supporto di un medico veterinario che si occupa nello specifico di dermatologia.
Da notare che spesso i proprietari in presenza di grattamento nel gatto pensano che il problema, nella maggior parte dei casi, sia l'alimentazione: dalle patologie qui descritte possiamo vedere come, in realtà, le allergie alimentari costituiscano meno del 10% di tutte le patologie dermatologiche esistenti e quindi, prima di pensare a un cambio di alimentazione per risolvere un prurito, è importante controllare la cute per verificare che non ci siano patologie diverse dall'allergia alimentare, molto più probabili.
Il complesso del granuloma eosinofilico è invece una patologia nella quale si riscontra un raggruppamento anomalo di granulociti eosinofili in punti ben precisi dell'apparato tegumentario. Può mostrarsi in diverse forme (ulcera indolente, placca eosinofilica che causa prurito); la causa del granuloma eosinofilico è sconosciuta, anche se sono state avanzate ipotesi di causa genetica, legata ad alcuni virus (FeLV) o che possa essere causato da allergie ambientali o alimentari.
Altre malattie dermatologiche
Esistono molti altri tipi di malattie dermatologiche che, tuttavia, sono più rare rispetto a quelle presentate. Tra queste, le patologie neoplastiche, le malattie immunomediate (pemfigo) o autoimmuni, le alopecie congenite (parti in cui non cresce il pelo per cause congenite) o acquisite, causate di solito da malattie metaboliche come l'iperadrenocorticismo o l'ipertiroidismo, e i disturbi della cheratinizzazione.
Tutte queste patologie devono essere valutate dal veterinario e diagnosticate, per essere poi curate con le terapie apposite.
Quali informazioni fornire al veterinario
Le informazioni che possono essere utili da fornire al veterinario in fase di visita, sono quelle che riguardano ciò che il medico non può identificare direttamente durante la visita. Principalmente, le informazioni da raccogliere prima della visita sono:
- Quando è comparsa la lesione?
- Il grattamento o il leccamento c'è? È continuo o è presente solo per parte della giornata?
- Sono state fatte terapie in precedenza, oppure esami per cercare di risolvere il problema?
- Qual è stato l'esito delle terapie precedentemente effettuate?
- Sono state già escluse precedentemente patologie specifiche?
Queste informazioni verranno aggiunte a quelle rilevate dal veterinario durante la visita, così da rendere più precisa possibile la diagnosi e la successiva terapia.
Fonti
- Small Animal Dermatology (Fourth Edition), Elsevier, 2017.