Introduzione
Il termine cistite indica una patologia infiammatoria delle basse vie urinarie del cane e del gatto, che interessa in particolare la vescica. Se ci si riferisce alla medicina felina la cistite prende parte al gruppo di patologie nominate con l'acronimo FLUDT (feline low urinary tract disease).
Cause e predisposizioni
La cistite può essere causata da molteplici condizioni e fattori predisponenti, che alterano la normale funzionalità dell'organo e la sua struttura.
Le cause che possono provocare questa patologia possono essere:
- La Cistite Idiopatica Felina (FIC)
E' la causa più comune di FLUDT e si riscontra generalmente in gatti giovani. L'eziologia di questa patologia rimane sconosciuta, ma la diagnosi viene effettuata mettendo insieme l'anamnesi raccolta e l'esclusione delle possibili diagnosi differenziali. Tuttavia gli ultimi studi hanno dimostrato che ci sia una correlazione dell'infiammazione idiopatica vescicale con una alterata risposta allo stress da parte dell'animale sia dal punto di vista ormonale che neuronale. La deplezione dello strato di glicosaminoglicani (GAG) della parete vescicale e l'attivazione dei neuroni presenti diminuiscono la protezione dell'organo verso sostanze tossiche presenti nell'urina e aggravano la condizione di infiammazione. Si pensa quindi che ci siano alcuni gatti predisposti alla FIC che reagiscono in modo anomalo ed esagerato a condizioni di stress come la convivenza con altri gatti, traslochi, cattive abitudini gestionali ed ambienti privi di stimoli.
- Urolitiasi
E' la seconda causa più comune nel gatto e indica la formazione di calcoli, generalmente di struvite o di ossalato di calcio. La loro localizzazione può essere inizialmente a livello del lume vescicale, provocando infiammazione e lesioni alla mucosa dell'organo. Gli uroliti possono anche prendere la via dell'uretra e provocare ostruzione. In alcuni casi tramite l'esame urine è possibile riscontrare cristalli della stessa composizione degli uroliti presenti, ma l'assenza di questo rilievo non esclude questa causa, che deve essere indagata tramite esami diagnostici avanzati.
Esiste una predisposizione di razza per la formazione di uroliti e si è visto che possono essere maggiormente diagnosticati in gatti maschi, castrati, in età avanzata e con un grado maggiore di inattività ed obesità.
Meno frequenti rispetto al cane, sono spesso secondarie alle altre cause di cistite come neoplasie, uroliti e difetti anatomici. La cistite batterica può essere diagnosticata anche in caso di patologie concomitanti del sistema urinario o in seguito a procedure di cateterismo. In genere i soggetti che hanno avuto infezioni batteriche a livello vescicale hanno una predisposizione a ripresentarle in futuro.
- Malformazioni anatomiche
Durante la vita fetale i mammiferi presentano una comunicazione tra la vescica e la placenta attraverso l'ombelico, detta uraco. In condizioni normali questo canale si atrofizza alla nascita, ma possono esserci casi in cui rimane pervio completamente o in parte. Si possono riscontrare quindi diverticoli vescicali che predispongono ad uno stato infiammatorio, di ristagno dell'urina o infezioni.
- Neoplasie
I tumori vescicali nel gatto sono solitamente localizzati a livello dell'apice dell'organo e si formano per contiguità o diffusione linfoematogena. Più frequente nei gatti maschi, la neoplasia maggiormente riscontrata è il carcinoma delle cellule di transizione (TCC) seguito da carcinoma squamocellulare, adenocarcinoma, fibroma, emangiosarcoma, leiomioma e leiomiosarcoma e linfoma.
- Disturbi neurologici
Sono un insieme di cause che producono un alterato svuotamento vescicale e quindi predispongono ad infiammazioni a questo livello per ristagno di urina. Lesioni all'innervazione della vescica possono dare un mancato rilassamento degli sfinteri uretrali, una mancata attivazione del muscolo detrusore o entrambe le situazioni concomitanti.
Sintomi della cistite nei gatti
Lo stato infiammatorio della vescica provoca una serie di sintomi che indicano una urinazione inappropriata per frequenza e concentrazione. I gatti con cistite presentano infatti:
- pollachiuria - aumento della frequenza di urinazione
- disuria - irregolarità e difficoltà nella minzione
- periuria - urinazione in luoghi inappropriati
- ematuria - sangue nelle urine
Spesso il proprietario si accorge dello stato di malessere del gatto per le numerose vocalizzazioni nel momento in cui è nella lettiera, date dal dolore e dalla difficoltà nella minzione. In questi casi è importante controllare che il felino riesca effettivamente ad urinare; le situazioni di anuria (mancanza di urinazione) indicano condizioni gravi di ostruzione, che necessitano di un intervento emergenziale da parte del veterinario.
Infine, è possibile riscontrare sintomi che non riguardano l'apparato urinario quali alopecia da autotraumatismo, localizzata a livello addominale, e aggressività legata allo stress che viene percepito dall'animale.
Diagnosi
La diagnosi di cistite nel gatto viene effettuata partendo dalla raccolta accurata dell'anamnesi del gatto. E' importante per il veterinario essere informato dello stile di vita dell'animale, delle patologie precedentemente diagnosticate e del tempo di comparsa dei sintomi. L'iter diagnostico comprende un esame clinico, l'esame urine completo ed esami diagnostici avanzati, come radiografia ed ecografia, per escludere man mano diagnosi differenziali supportate da cause specifiche.
Come curare la cistite nel gatto?
La terapia della cistite nel gatto può risultare complessa e fortemente correlata al tipo di causa che viene diagnosticata. Assume fondamentale importanza una terapia celere nel caso di ostruzione uretrale per cui necessita di una disostruzione per riportare la pervietà delle vie urinarie e quindi permettere il passaggio dell'urina e prevenire danni a livello renale. A questo intervento viene sempre associata la stabilizzazione del paziente, in quanto si tratta di una condizione di emergenza.
La cistite, anche se non ostruttiva, è sempre associata alla presenza di dolore importante, che deve essere combattuto con farmaci analgesici, come la buprenorfina o il butorfanolo, e antinfiammatori, come i FANS.
Per il trattamento della cistite nel gatto vengono poi considerati protocolli specifici per la causa diagnosticata.
- Nel caso di urolitiasi la terapia dipende dalla composizione degli uroliti presenti. Se i calcoli sono formati da struvite gioca un ruolo importante una dieta veterinaria che mira allo scioglimento degli stessi; per uroliti di ossalato di calcio invece non esiste una dieta specifica per cui si ha la risoluzione completa tramite chirurgia. In entrambi i casi l'assunzione maggiore di acqua da parte dell'animale, l'utilizzo di integratori variatori di pH, la lotta all'obesità e l'aumento dell'attività fisica consentono un miglioramento della patologia e prevengono le recidive.
- La terapia antibiotica viene effettuata solo quando la cistite diventa ad eziologia batterica, ricevendo i risultati dell'urocoltura e dell'antibiogramma. La preferenza sull'utilizzo delle classi di antibiotici avviene prediligendo le molecole che raggiungono una buona concentrazione a livello urinario. I farmaci maggiormente utilizzati anche per un trattamento empirico appartengono alla classe delle penicilline o delle cefalosporine.
Infine la particolare condizione della FIC richiede una terapia multimodale specifica, che tiene conto delle predisposizioni prima descritte.
Prevenzione
Il trattamento e la prevenzione dello stress assume fondamentale importanza per evitare l'aggravarsi della patologia o la formazione di recidive. Oltre alla gestione dello stato infiammatorio, vengono quindi prescritti integratori vescicali volti alla stabilizzazione e alla ricostruzione dello strato protettivo di glicosaminoglicani, ed integratori e coadiuvanti per il rilassamento e la lotta allo stress percepito dal gatto. In particolare esistono in commercio formulazioni da somministrare per bocca costituite da molecole naturali rilassanti o molecole di feromoni in forma di diffusori, utili come integrazione ambientale della terapia.
Nel caso della FIC diventa importante infine una correzione della gestione dell'ambiente in cui vive l'animale: dopo l'analisi della condizione attuale, possono essere attuati accorgimenti per quanto riguarda le risorse a disposizione di gatti conviventi o le attività che possono essere svolte per stimolare il gatto nella quotidianità all'esercizio e al gioco coltivando la relazione con proprietario.