I gatti riconoscono i soprannomi?
Il gatto può avere soprannomi e li riconosce, proprio come imparano a riconoscere il proprio nome. I felini sono animali estremamente intelligenti e nonostante abbiano un modo loro per comunicare, riescono ad entrare in sintonia con i proprietari anche rispondendo a comandi collegati a nomignoli affettuosi.
Come si può chiamare un gatto?
- Orione;
- Cosmo;
- Sushi;
- Coffee;
- Gatsby;
- Leo;
- Merlino;
- Romeo;
- Fagottino;
- Zampino;
- Tartufo;
- Pallino;
- Bruschetta;
- Zen;
- Lia;
- Noa;
- Ugo;
- Ada;
- Poe;
- Max;
- Lea;
- Pixel;
- Cookie;
- Aramis;
- Dante;
- Birba.
Sono tanti i nomi di gatto più originali in assoluto che possono esserti di ispirazione, se ne trovano per esemplari maschili e femminili ma non mancano poi quelli tematici come ad esempio i nomi di gatto orientali che strizzano l'occhio al Giappone e alla Cina.
Che si tratti del nome o del soprannome, è importante che l'animale lo senta associato al proprio richiamo e che non venga eccessivamente storpiato così che nel tempo venga considerato il nome a cui rispondere.
Qual è il nome più comune per un gatto?
- Romeo;
- Briciola;
- Micio o Gatto;
- Birba;
- Trilly;
- Leo;
- Minnie;
- Luna.
Se confrontiamo i dati presenti nell'anagrafe felina questi sono i nomi di gatto maschio e gatto femmina più comuni ma di recente sono diventati sempre più diffusi nomi di gatto originali ispirati a film e serie TV, località di viaggio lontano e addirittura nomi propri di persona che ora vengono associati agli animali da compagnia, proprio come accade tra i nomi di tendenza per i cani.
Come insegnare un nome o un soprannome al proprio gatto?
- Scegli un nome chiaro e non confondibile;
- Preferisci un suono breve e riconoscibile;
- Associa il nome ad un premio quando l'animale risponde;
- Non urlare e sii paziente.
Serve un po' di pazienza poiché i gatti, oltre ad essere noti per l'indipendenza e la tendenza di manipolazione sugli umani, tendono anche ad essere molto schivi ma è possibile insegnare loro un nome o un soprannome a cui rispondere.
Scegliere un nome breve e con suoni a loro riconoscibili è un'ottima idea, bisogna evitare però la confusione con troppi nomignoli differenti.
Il modo migliore per insegnare a un gatto a riconoscere il proprio nome è associare il suono del nome a una ricompensa, come un bocconcino o delle carezze.
Attenzione al tono di voce: pronuncialo in un tono dolce e invitante. Se il gatto ti guarda o viene verso di te, dagli subito una ricompensa.
Ogni gatto impara a un ritmo diverso. Alcuni possono rispondere rapidamente, mentre altri potrebbero richiedere più tempo. È importante essere costanti e non arrendersi se il gatto sembra impassibile.
Il gatto capisce il proprio nome?
I gatti sono estremamente intelligenti ma spesso si mostrano riluttanti a rispondere al comando umano; meno inclini all'addestramento rispetto ai cani, non sono però meno pronti alla comprensione.
Sebbene la loro risposta non sia sempre immediata o evidente, il fatto che non accorrano ogni volta che vengono chiamati non significa che non capiscano.
I gatti imparano a distinguere il proprio nome attraverso un processo di associazione. Quando il viene pronunciato in determinate situazioni (come l'ora della pappa, il momento delle coccole o del gioco) inizia a collegare quel suono a un'esperienza positiva. Nel tempo, questo processo rafforza l'associazione tra il nome e l'attenzione o una ricompensa, come il cibo.
Il modo in cui i gatti rispondono al loro nome varia da esemplare ad esemplare. Alcuni potrebbero venire immediatamente quando chiamati, altri potrebbero semplicemente girare la testa o muovere le orecchie come segno di riconoscimento.
Un altro fattore che influenza è il tono di voce del proprietario. I gatti sono particolarmente sensibili alle variazioni tonali, e rispondono meglio a un tono dolce e invitante piuttosto che a uno neutro o severo. Questo rafforza l'idea che non sia solo il suono del nome in sé a fare la differenza, ma anche come viene pronunciato.
Quali sono i suoni che i gatti riconoscono?
- La voce umana e del proprio padrone;
- Suoni di routine;
- Riescono a percepire fino a 80.000 Hertz;
- Rumori fastidiosi o collegati alla routine.
L'udito del gatto è molto sensibile, il felino ha sensi molto sviluppati e saper ascoltare è tra le sue doti migliori. Sono tanti i suoni che riconoscono, dalla voce umana (captando tono e persona che sta parlando) al proprio nome.
Ovviamente è anche in grado di riconoscere suoni di routine come il movimento del sacchetto delle crocchette al momento della pappa o il tintinnio delle chiavi; alcuni sono così attenti da riconoscere il passo del proprietario dalle scale e attenderlo davanti alla porta.
Chiaramente riescono a riconoscere anche rumori forti che risultano fastidiosi o spaventosi: un gatto può aver paura dell'aspirapolvere o dei temporali, ad esempio, associando un atteggiamento timoroso e cercando rifugio quando vengono avvertiti.
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