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Genetta: quanto costa e come capire se prenderla

Genetta: quanto costa e come capire se prenderla
Ultima modifica 06.05.2024
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INDICE
  1. Genetta, capire se prenderla in casa o meno
  2. Genetta, quanto costa?
  3. Come prendersi cura della genetta?
  4. Il carattere della genetta
  5. Cosa mangia la genetta?
  6. La genetta è un felino?
  7. Perché non tenere in casa una genetta?

Genetta, capire se prenderla in casa o meno

La genetta sta riscuotendo un certo successo come animale da compagnia, ma prima di decidere di adottarne una è essenziale precisare che la loro indole non è esattamente la stessa di quella di altri animali domestici. Si tratta di un animale selvatico che può essere difficile da gestire, perché in natura conduce una vita molto solitaria, perché è un abile arrampicatrice e perché ha potenti artigli retrattili.

Sapere una genetta quanto costa, dunque, può essere utile solo se si sono fatte le opportune considerazioni.

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Genetta, quanto costa?

  • Dai 50 ai 200 euro

Andiamo subito al dunque parlando del prezzo della genetta. Esiste un mercato molto attivo in Italia per questo animale e il suo costo finale dipende dalla tipologia, considerando come ne esistano 14 varietà, dal rivenditore da cui la si acquista e dal tipo di allevamento.

Sono i costi di mantenimento a essere leggermente più elevati, perché oltre a un'alimentazione specifica (di cui parleremo tra poco) occorre pensare che la genetta deve essere sottoposta a controlli regolari da un veterinario specialista in animali esotici, che può avere tariffe più alte rispetto al "comune" veterinario.

Come prendersi cura della genetta?

  • Lasciarla libera di muoversi;
  • Rispettare i suoi spazi e la sua indole;
  • Farle seguire un'alimentazione variata;
  • Non farla convivere con altri animali domestici.

Andiamo adesso alle cose da sapere per prendersi cura della genetta. Occorre precisare e ribadire, ancora una volta, che non è certo comodo tenerla. Se il suo costo non è impegnativo, a esserlo è sicuramente la sua gestione. Innanzitutto va precisato che è esclusa la possibilità di tenerla soltanto in gabbia.

Ciò significa che si può acquistare una gabbia a più piani e sviluppata in altezza (come quella del furetto), ma la porticina dovrà sempre rimanere aperta, perché questo animale selvatico deve essere lasciato libero di muoversi, di saltare, di arrampicarsi e di scorrazzare in giro per casa, senza particolari limiti.

Sarebbe anche bene, oltre alla gabbia, acquistare una vera e propria cuccia morbida o crearne una con degli stracci, per permetterle di riposare se si trova in un'altra stanza. Va assolutamente rispettata la sua indole, che è tanto schiva quanto curiosa. Occorre ricordare che la genetta curioserà e si muoverà soprattutto nelle ore tra la sera e la mattina, perché è un animale esploratore delle ore notturne.

Infine, cosa importante da sapere: è territoriale e può essere aggressiva con altri animali domestici, dunque è impensabile una convivenza soprattutto con gatti e roditori, che possono velocemente diventare sue prede.

Il carattere della genetta

  • Curiosa;
  • Solitaria;
  • Schiva;
  • Affettuosa con gli esseri umani (dopo un certo lasso di tempo);
  • Territoriale.

Il fatto che sia un animale scomodo e non facile da tenere ha anche a che fare con il suo carattere. Innanzitutto, come abbiamo detto, è un animale molto curioso. In natura tende a fare lunghi percorsi per cacciare o trovare nuovi ripari, di conseguenza esplorerà il più possibile, cosa che porta a una notevole tendenza alla fuga.

È anche un animale schivo e solitario, anche abbastanza diffidente, per questo motivo si consiglia di accoglierne una in casa fin da piccolissima, così da non generare alcun trauma. Un esemplare adulto potrebbe non arrivare mai ad affezionarsi agli umani che la accolgono.

In generale, comunque, non aspettatevi che faccia le feste a eventuali ospiti: il suo affetto si manifesterà con atteggiamenti di fiducia dopo un certo lasso di tempo e solo nei confronti delle persone con cui convive (per altro neanche tutte, perché eleggerà la sua figura di riferimento e tenderà a confidare solo in lui/lei).

Occorre anche tenere conto della sua territorialità. L'invasione dei suoi spazi anche da parte di bambini può portare ad atteggiamenti aggressivi, con chiari segnali di minaccia tra cui bocca spalancata, schiena inarcata e peli drizzati. Come abbiamo già detto, infine, questa creatura mal sopporta la condivisione dei propri spazi con altri animali: alcuni per lei sono solo prede, ma anche i membri della sua stessa specie sono considerati nemici.

Cosa mangia la genetta?

  • Roditori;
  • Insetti;
  • Cibo per gatti di qualità;
  • Cibo per furetti;
  • Ossa.

Un altro motivo per cui non è semplicissimo tenere la genetta è che come abbiamo accennato all'inizio, questi animali devono seguire una dieta specifica che, per altro, dovrebbe essere simile a quella che seguirebbero in natura: la maggior parte dei cibi somministrati dovrebbe pertanto consistere in piccoli mammiferi e insetti, che possono essere acquistati surgelati nei negozi che vendono alimenti per serpenti e altri rettili.

È possibile integrare la somministrazione di roditori e insetti con cibo per gatti di qualità e cibo per furetti, ma non è possibile pensare che siano la sua fonte primaria di sostentamento. Inoltre, se l'animale non ha la possibilità di sgranocchiare delle prede è bene fornirle con regolarità ossa da spolpare, un'abitudine importante per la sua salute dentale.

La genetta è un felino?

La genetta ha un aspetto estremamente tenero e somiglia moltissimo a un gatto, ma no, non è un felino. Si tratta di un mammifero della famiglia dei Viverridi. La sua è una specie diffusasi nel tempo in Europa sud-occidentale, Africa e Vicino Oriente. 

La confusione tra genetta e gatti nasce dal fatto che questo animale raggiunge i 2 kg di peso, circa, fa le fusa, ha un corpo snello e un andamento piuttosto sinuoso. Geneticamente parlando, però, è imparentata con i ben più grandi zibetti. Il suo codice genetico, dunque, le suggerisce d'essere in controllo del suo habitat, nonostante le dimensioni.

Pertanto, resta un predatore ferino e molto guardingo. Ciò vuol dire che la prima fase d'adattamento in casa sarà lunga e non necessariamente darà i frutti sperati.

Perché non tenere in casa una genetta?

La genetta non è un animale da compagna. Come detto, infatti, non sopporta facilmente la vita in cattività. Al tempo stesso, ha un carattere schivo e solitario, che non lo porta ad apprezzare particolarmente la presenza di altri animali, esseri umani compresi.

Necessita di ampi spazi, dal momento che tende ad arrampicarsi ovunque a caccia di cibo. In cattività mantiene il suo atteggiamento territoriale e predatorio e, se spaventato, può spruzzare una sostanza maleodorante. In alcun modo sarà possibile trattare questo animale come un gatto, con tanto di coccole forzate e manipolazioni varie. Va da sé che non sia compatibile con bambini o altri animali.

Il fatto che apprezzi pochissimo la comodità di casa, richiedendo sempre di poter sfruttare gli spazi aperti, si connette con la sua tendenza alla fuga. È l'istinto che detta questo atteggiamento, che si scatena nonostante comprenda come gli esseri umani rappresentino una fonte di cibo inesauribile e comoda.

A fronte del fatto d'avere un animale affascinante, i compromessi da accettare sono tanti. Basti pensare alla lettiera: non è detto che impari a usarla e questa è proprio la dimostrazione che non è fatta per una vita in casa, dovrebbe vivere serenamente nel suo habitat naturale. In più, specifichiamolo: anche se impara a usare la lettiera non è precisa, dunque non è esclusa la presenza di feci e urina per casa.

Si consiglia, dunque, di prendere una genetta se si ha lo spazio per averla con sé. La casa sarà un secondo ambiente, che sceglierà a volte. Vivrà all'esterno, arrampicandosi sugli alberi e andando in esplorazione, tornando magari con qualche topo occasionalmente. Costringerla in un appartamento, seguendo le regole di cani e gatti, sarebbe un potenziale disastro per entrambi.

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