- Il gatto non beve: che fare e quando preoccuparsi
- Quanto beve un gatto?
- Cosa vuol dire se il gatto non beve?
- Come mai il mio gatto non beve dalla ciotola?
- Cosa fare se il gatto non vuole bere?
- Come si capisce se il gatto è disidratato?
- Far bere il gatto con la siringa: è una buona idea?
- Come idratare un gatto che non beve
- Gatto con insufficienza renale non beve
Il gatto non beve: che fare e quando preoccuparsi
I gatti sono creature meravigliose e molto riservate, almeno quando si tratta di manifestare alcune esigenze: facendo un confronto con i cani, ci si accorge subito che è piuttosto difficile capire quando un micio vive un disagio fisico o emotivo. Osservare il suo comportamento è quindi molto importante, soprattutto se si sospetta possa esserci qualche problema.
Quando ci si accorge che il gatto non beve, o beve meno del solito, è bene tenere gli occhi aperti: la maggior parte delle volte non c'è niente di cui preoccuparsi, ma in alcuni casi il rifiuto dell'acqua può essere sintomo di disturbi fisici e patologie anche gravi.
Prima di scoprire cosa fare se il gatto non beve, però, non dimenticate di unirvi al nostro canale Whatsapp per essere sempre aggiornati su salute e benessere, anche dei nostri amici a quattro zampe.
Quanto beve un gatto?
La prima cosa da tenere a mente se siamo preoccupati perché il gatto non beve o beve poco, è che i piccoli felini tendono a bere meno di altri animali. Un'adeguata idratazione è essenziale, certo, ma non bisogna dimenticare che i gatti di casa sono i discendenti di piccoli predatori che vivevano nel deserto africano, e che hanno imparato a utilizzare le risorse d'acqua in maniera da poter sopravvivere anche in ambienti molto aridi.
Per avere un orientamento di massima, si stima che un gatto adulto abbia bisogno di bere 25-30 ml di acqua al giorno per ogni chilo del suo peso: un gattone di sei chili che alterna cibo secco e umido potrebbe bere meno di due bicchieri d'acqua al giorno e stare benissimo così. Il cibo umido è un'importante fonte di liquidi, e l'alimentazione però gioca un ruolo centrale nell'assunzione di acqua da parte del gatto.
Cosa vuol dire se il gatto non beve?
- cambio di dieta;
- problemi con la ciotola;
- acqua calda o stagnante;
- stress;
- ambiente poco familiare;
- problemi ai denti;
- patologie come insufficienza renale e diabete.
Quando si tratta della ciotola dell'acqua, i gatti possono essere piuttosto schizzinosi. La posizione, il materiale e addirittura la forma della ciotola possono indurre Micio a bere poco o pochissimo semplicemente perché non apprezza il modo in cui gli viene servita l'acqua.
Anche il passaggio a una dieta più ricca in cibo umido può portarlo a bere meno: come dicevamo, l'umido è una importante fonte di liquidi, anche se difficile da tracciare.
Se il gatto non beve per niente, però, il problema potrebbe essere legato a un disagio che Micio non esprime in maniera eloquente: potrebbe essere disorientato a causa di un ambiente nuovo oppure potrebbe avere dolore alle gengive (come nel caso della stomatite felina). Nella peggiore delle ipotesi, il fatto che il gatto non beve può indicare la presenza di patologie da valutare insieme al veterinario, come infezioni urinarie, insufficienza renale o diabete.
Come mai il mio gatto non beve dalla ciotola?
- posizione sbagliata;
- forma della ciotola;
- ciotola in plastica;
- acqua calda o stagnante;
- ciotola sporca.
Per un gatto, lo stato della ciotola in cui beve è importante tanto quanto la posizione della lettiera: in fin dei conti, stiamo parlando di compromessi casalinghi che devono adattarsi alle esigenze di un piccolo carnivoro molto simile ai suoi antenati selvatici.
I predatori non bevono vicino al luogo in cui hanno ucciso la loro preda, quindi la ciotola dell'acqua di Micio non dovrebbe trovarsi vicino a quella del cibo. È importante trovare un posto pulito, poco trafficato e possibilmente senza pensili o mobili che incombono sulla ciotola.
Anche il materiale e la forma della ciotola possono fare la differenza: una ciotola in plastica potrebbe dare all'acqua un sapore sgradevole, mentre un recipiente troppo stretto e dai bordi alti può disturbare Micio (che non riesce a tenere sotto controllo al situazione ed è costretto ad adattare le vibrisse alla forma della ciotola).
I gatti vogliono acqua fresca, sempre pulita e possibilmente corrente: lo stato della ciotola, in questo senso, è la prima cosa da controllare quando ci si accorge che il gatto non beve.
Cosa fare se il gatto non vuole bere?
- risolvere eventuali problemi con la ciotola;
- introdurre alimenti umidi;
- provare una fontanella per gatti;
- rendere la ciotola (e l'acqua) più interessanti;
- stimolare il contatto con l'acqua corrente.
Una volta appurato che il problema non è la posizione o la forma della ciotola, la prima cosa da fare quando un gatto non beve o beve troppo poco è introdurre più cibi umidi nella sua dieta, in modo da evitare i pericolosi effetti della disidratazione: anche se non vuole bere, assumerà liquidi mangiando.
Una soluzione da provare, efficace soprattutto coi gatti che non bevono dalla ciotola ma fanno la posta a tutti i rubinetti della casa, è quella di sostituire la vaschetta con una fontanella per gatti che, grazie a un piccolissimo motore, fa circolare l'acqua di continuo evitando che diventi calda o stagnante.
Si può tentare anche di rendere più interessante la vecchia ciotola con l'aiuto di una pallina galleggiante, o trasformare la noiosissima acqua in qualcosa di più gustoso - aggiungendo una goccia di brodo di carne non salato (una soluzione, quest'ultima, che può funzionare con alcuni gatti ma che potrebbe essere detestata da altri).
Come si capisce se il gatto è disidratato?
- gengive secche;
- polpastrelli freddi;
- feci piccole e dure;
- occhi opachi e infossati;
- pelo poco lucido;
- letargia.
Se nonostante gli sforzi Micio continua a rifiutare l'acqua, anche soltanto per un giorno, è importante consultare un veterinario: gli effetti della disidratazione possono essere gravi e irreversibili, motivo per cui se il gatto non beve per oltre 24 ore è bene assicurarsi che non presenti i sintomi tipici della disidratazione.
La lettiera in questo senso ci è molto d'aiuto: la quantità e la forma delle feci possono essere indizi fondamentali, come anche pelo poco lucido e letargia - sintomi, questi ultimi, che indicano sempre che c'è qualcosa che non va.
Far bere il gatto con la siringa: è una buona idea?
No, costringere il gatto a bere usando una siringa senz'ago non è una buona idea, soprattutto se parliamo di un gatto adulto. I gatti sono creature indipendenti, e non accetteranno facilmente una forzatura del genere: se il gatto rischia la disidratazione, bisogna rivolgersi a un veterinario che saprà come procedere (al limite somministrando a Micio una flebo di liquidi sotto attenta supervisione).
Se si vuole aiutare il gatto a bere di più, si può piuttosto invogliarlo a bere spontaneamente, integrando liquidi nella sua dieta e rendendo la ciotola più interessante.
Come idratare un gatto che non beve
- introdurre liquidi nella dieta (cibo umido);
- invogliarlo a bere spontaneamente;
- rivolgersi alle cure del veterinario.
L'idea di idratare Micio costringendolo a bere o passandogli una pezza umida sul muso non porterà ai risultati sperati, per quanto mossa dalle più nobili intenzioni. Si può "costringerlo" ad assumere più liquidi del solito aumentando la proporzione di cibo umido nella sua dieta, ma oltre a questo l'unica cosa che possiamo fare, prima di rivolgerci al veterinario, è cercare di spingerlo a bere di più in maniera spontanea, senza costringerlo.
Gatto con insufficienza renale non beve
- perdita di appetito;
- diarrea;
- vomito;
- scarsa minzione;
- letargia.
Se oltre a non bere il gatto presenta i succitati sintomi, purtroppo potrebbe essere affetto da insufficienza renale, molto diffusa tra i felini. In generale, se il gatto non beve ma mangia con appetito ed è allegro e giocoso come sempre, molto probabilmente non c'è niente di cui preoccuparsi. Se però Micio è apatico, dorme più del solito e non mangia, è il caso di rivolgersi quanto prima al veterinario.