Dove lasciare il coniglio quando si parte?
Esistono diverse alternative per assicurare che il nostro coniglio non soffra e non senta troppo la nostra mancanza quando andiamo in vacanza o partiamo per un lungo viaggio di lavoro. Si può lasciare in casa con qualcuno che lo accudisca ogni giorno, portarlo in una struttura specializzata (ne esistono poche) oppure affidarlo a una persona fidata che se ne occuperà portandolo a casa con sé.
Dove posso lasciare coniglio quando vado in vacanza?
- A casa, se possiamo contare su un pet sitter o su qualcuno che lo può accudire a domicilio;
- A casa di una persona fidata;
- In una pensione specializzata.
Se il coniglio non può venire in vacanza con noi e sappiamo che staremo via per pochi giorni, la soluzione più semplice è lasciarlo nel comfort della sua casa, e affidare a un pet sitter o a una persona fidata il compito di occuparsene per tutti i giorni in cui non saremo a casa. È importante che questa persona possa recarsi da lui almeno una volta al giorno non soltanto per dargli fieno fresco, cambiargli l'acqua e pulire la gabbia, ma anche per interagire con lui, che altrimenti potrebbe soffrire di solitudine e stress.
In questo caso è buona abitudine lasciare a disposizione una quantità di fieno e verdure sufficiente e mettere per iscritto tutte le indicazioni più importanti, in modo che la persona possa occuparsi di lui nel migliore dei modi.
Se si sta partendo per una vacanza più lunga, è meglio optare per una soluzione diversa, e trasferire l'animale in un centro specializzato oppure a casa di un amico che se ne prenda cura: in questo caso, è fondamentale assicurarsi che nella sua casa temporanea non debba convivere forzatamente con cani, gatti o altri predatori che potrebbero terrorizzare il coniglio.
In alcuni casi, se il coniglio è anziano o ha problemi di salute, si può anche pensare di chiedere ospitalità al suo veterinario di fiducia, in modo da essere certi che sia sempre sotto controllo.
Quanto tempo si può lasciare da solo un coniglio?
Un coniglio non dovrebbe mai essere lasciato solo per più di 24 ore: il nostro piccolo amico è infatti un animale estremamente sociale, che basa il suo benessere anche sull'interazione con gli altri, che siano umani o altri coniglietti.
Tra l'altro restare molte ore senza acqua fresca o cibo a disposizione potrebbe essere mortale per il piccolo lagomorfo. In particolare, i conigli molto giovani hanno bisogno di molte attenzioni, ed è bene lasciarli da soli il minor tempo possibile.
In ogni caso, se proprio dobbiamo lasciare solo il coniglio, è fondamentale assicurarsi che abbia tutto il necessario per il tempo in cui non ci saremo e che abbia a disposizione un ambiente sicuro, stimolante e confortevole.
Dove portare un coniglio che non si può più tenere?
Nonostante i conigli siano tra gli animali domestici più diffusi in Italia, non esistono ancora rifugi specializzati per i nostri animali paragonabili a canili e gattili. Esistono però diverse associazioni che si occupano esclusivamente di conigli che hanno bisogno di trovare una nuova casa.
Non tutte queste associazioni hanno le risorse per occuparsi di eventuali cure mediche, ma si occuperanno di trovare una nuova famiglia al coniglietto. Se nella nostra città non è presente un'associazione specializzata, si può contattare un'organizzazione animalista locale che si metterà in contatto con chi di dovere. Nel frattempo, ovviamente, dovremo occuparci noi del coniglio: l'abbandono non è mai un'opzione.
Come portare un coniglio in vacanza?
La prima cosa da fare è informarsi sulla possibilità di far viaggiare e alloggiare il nostro amico con noi in maniera sicura e seguendo tutte gli obblighi di legge. Se si viaggia all'estero, per esempio, è necessario avere con sé un certificato di buona salute rilasciato dal veterinario (e in alcuni casi sarà necessario vaccinare l'animale contro mixomatosi e MEV, in base alla destinazione prescelta).
Se si viaggia in auto, il coniglio può viaggiare in gabbia o in un trasportino per gatti. L'importante è che la temperatura dell'abitacolo non superi mai i 30°C e che si facciano frequenti soste per permettere all'animale di bere e mangiare qualcosa.
Se si viaggia in treno l'unica soluzione praticabile è quella del trasportino con fondo assorbente: in questo caso è bene offrire acqua e verdure fresche con una certa frequenza, anche se non è possibile fermarsi.
Viaggiare in aereo è più complicato: solo pochissime compagnie, infatti, permettono di viaggiare con il proprio coniglio in cabina…e l'opzione del viaggio in stiva non è accettabile per un animaletto timoroso come un coniglio.
Una volta arrivati a destinazione, il coniglio può soggiornare in una grossa gabbia (da cui farlo uscire qualche ora al giorno) oppure, laddove possibile, in una stanza a prova di pericoli allestita appositamente per lui.
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