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Cosa sono i nomi da pedigree?

Cosa sono i nomi da pedigree?
Ultima modifica 27.09.2024
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INDICE
  1. Cosa sono i nomi da pedigree per i cani?
  2. Cosa significano i nomi dei cani con pedigree?
  3. C’è una regola da seguire per dare il nome al cane con pedigree?
  4. È possibile cambiare nome al cane sul pedigree?
  5. Cosa vuol dire avere pedigree?
  6. A cosa serve il pedigree?
  7. Come si fa a sapere se un cane ha il pedigree?
  8. Quali sono i pedigree riconosciuti?

Cosa sono i nomi da pedigree per i cani?

I nomi da pedigree sono i nomi ufficiali assegnati ai cani di razza, scelti dagli allevatori, non di rado in accordo con gli eventuali padroni, e registrati presso la sede centrale dell'E.N.C.I. (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Sono nomi che seguono specifiche linee guida e convenzioni e sono utilizzati per identificare l'animale in modo univoco all'interno della sua razza.

Cosa significano i nomi dei cani con pedigree?

Spesso i cani con pedigree hanno nomi lunghi e complessi, non di rado con provenienza straniera. Non è una scelta casuale, ma una convenzione utile a risalire facilmente all'allevamento e, in alcuni casi, a una specifica cucciolata. I nomi possono contenere riferimenti alla razza del cane o alla sua genealogia, ma non ci sono specifiche a riguardo.

Prendiamo un nome (inventato) come Alan del Feudo Felice: Alan è il nome del cane, mentre "Feudo Felice" è il nome dell'allevamento (ipotetico) nel quale il cane è nato. Il nome, solitamente dato dall'allevatore, può seguire diversi schemi, a seconda delle consuetudini dell'allevamento.

C’è una regola da seguire per dare il nome al cane con pedigree?

No, non c'è nessuna norma da seguire, sebbene non di rado può capitare che i nomi dei cani di un allevamento possano seguire quelle che sembrano delle regole, come tutti nomi che iniziano con la stessa lettera, o con riferimenti a luoghi specifici.

Questa non è altro che una consuetudine degli allevatori, i quali tendono a chiamare i cani di una stessa cucciolata seguendo un preciso schema (ad esempio, tutti i nomi della prima cucciolata iniziano con la A, quelli della seconda con la B e così via), utile anche per riuscire a ricordare i tanti animali nati dalle varie cucciolate.

È possibile cambiare nome al cane sul pedigree?

Per quanto sia tecnicamente possibile in specifici casi, a differenza di quanto avviene per gli altri animali domestici, generalmente non si può modificare il nome del nostro cane sul pedigree, come chiarisce lo stesso E. N. C. I. nel proprio statuto.

L'Ente difatti specifica in primis che "ogni cane che viene registrato nel LOI o nel LIR deve avere un proprio nome individuale di una sola parola; in caso di ripetizione dello stesso nome, per cani della medesima razza, varranno per la sua distinzione il numero d'iscrizione. Solo in via eccezionale potrà essere accettata l'iscrizione al LOI o al LIR di cani con nome composti da due o più parole quando queste siano assolutamente indispensabili per dare un significato al nome".

"L'E. N. C. I. potrà rifiutare la denominazione di un cane ogni qualvolta lo reputi opportuno. Il nome di un cane iscritto nel LOI o nel LIR – conclude poi la norma - così come risulta sul certificato d'iscrizione, non dovrà mai subire modificazioni di sorta anche in caso di cessioni".

Cosa vuol dire avere pedigree?

Per un cane, avere pedigree significa avere un albero genealogico o una linea di discendenza documentata, che mostra le origini e la storia della provenienza dell'animale. Il pedigree è, nella pratica, e un certificato che attesta l'iscrizione dell'animale all'interno dei Libri Genealogici che emette l'E.N.C.I., l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana.

Avere pedigree vuol dire che l'animale in questione ha una "origine controllata", ovvero che la sua provenienza da genitori di razza pura o da una linea di discendenza rinomata è appurata.

Un buon pedigree è solitamente associato a una serie di caratteristiche "desiderabili" dell'animale, che vengono certificate dalle documentazioni che fornite insieme all'animale, nelle quali vengono riportati dettagli sui genitori e, più in generale, sulla discendenza del cane.

A cosa serve il pedigree?

  • Certificazione della razza;
  • Valutazione genetica;
  • Allevamento selettivo;
  • Partecipazioni a competizioni o mostre.

Il pedigree ha diverse finalità, ma principalmente il suo scopo è quello di attestare che un determinato animale appartiene a una razza "pura", documentandone le origini e fornendo tutti i dettagli necessari per verificare la conformità di un cane agli standard richiesti per una certa razza.

Inoltre, le informazioni contenute nel pedigree consentono di valutare alcuni dei tratti genetici ereditari, utili per determinare fattori salute o temperamento di un cane, aiutando a prevedere le caratteristiche di un cucciolo o di un discendente.

Il pedigree è però anche un documento utile per avere una sorta di tracciabilità dell'allevatore, fornendo quindi una garanzia sugli standard di allevamento e assicurando che il cane scelto sia stato selezionato attraverso un breeding mirato, conseguente alla selezione dei genitori più idonei.

Non ultimo, solo gli animali con un pedigree riconosciuto possono partecipare a manifestazioni ufficiali come mostre, esposizioni, concorsi o eventi per determinate razze pure di cani. Inoltre, per alcune persone il pedigree del cane è importante perché può aumentare il valore dell'animale sul mercato.

Come si fa a sapere se un cane ha il pedigree?

  • Chiedere all'allevatore;
  • Consultare il sito dell'E.N.C.I. .

La prima cosa che si può fare per sapere se il cane di nostro interesse ha il pedigree è di chiedere all'allevatore se i genitori del cucciolo hanno il pedigree, richiedendone magari anche una copia per e-mail.

In alternativa, è possibile consultare online il pedigree sul sito dell'E.N.C.I.: una volta registrati, potremo cercare il documento sia tramite il numero a 15 cifre del microchip identificativo, che per legge deve essere inserito entro i 60 giorni di vita, sia tramite il numero di L.O.I. (Libro Origini Italiano, al quale vengono iscritti i cani di razza pura figli di cani anch'essi iscritti allo stesso registro), un numero personale che viene assegnato dall'E.N.C.I. in abbinamento al microchip.

Quali sono i pedigree riconosciuti?

  • Registro RSR;
  • Registro ROI;
  • Registro RSA.

Come chiarito sul sito dell'E.N.C.I., il Libro genealogico dei cani, che ha come finalità quella di "indirizzare l'attività selettiva, promuovendone la valorizzazione zootecnica", che avviene sotto la vigilanza del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, si divide principalmente in due registri.

Il registro ROI (Registro Origini Italiano) e il registro RSR (Registro supplementare riconosciuti), previsti dall'art.8 del disciplinare del Libro genealogico. Ognuno di questi registri comprende il registro femmine e maschi riproduttori di produzione ordinaria, e il registro femmine e maschi riproduttori di produzione selezionata limitatamente ai soggetti iscritti al ROI.

Sono inoltre iscritti nel registro della produzione ordinaria tutti i cani figli di genitori iscritti al ROI e al RSR, mentre vengono iscritti nel registro della produzione selezionata gli animali figli di genitori iscritti al ROI per i quali siano soddisfatte determinate caratteristiche, esposte nell''art.8 del disciplinare del Libro genealogico.

In aggiunta c'è poi il Registro Supplementare Aperto (RSA), al quale vengono iscritti i cani "appartenenti a popolazioni tipiche italiane in fase di recupero come razze".

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