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Come si fa ad abituare il gatto al neonato?

Come si fa ad abituare il gatto al neonato?
Ultima modifica 06.09.2024
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INDICE
  1. Come si comporta un gatto con un neonato?
  2. Come reagisce un gatto all'arrivo di un bambino?
  3. Come avvicinare il gatto al neonato?
  4. Il gatto porta malattie al neonato?
  5. Come avvicinare il bambino al gatto?
  6. Quando sei incinta puoi stare a contatto con i gatti?

Come si comporta un gatto con un neonato?

Il gatto può percepire i cambiamenti degli odori legati agli ormoni che indicano la presenza di una gravidanza. Non è raro dunque che un felino affettuoso si accoccoli sul pancione della gestante. Detto ciò, quando il neonato nasce, è importante che i due si incontrino nei modi e nei tempi stabiliti dal gatto, e che variano di esemplare in esemplare. La gelosia è rara, ma non improbabile.

Come reagisce un gatto all'arrivo di un bambino?

  • Non è raro che provi a dormire nella culla, scambiandola per una cuccia;
  • Il felino potrebbe provare a invadere lo spazio del neonato;
  • Potrebbe sentirsi abbandonato, diventare irrequieto e poco socievole;
  • Esiste l'eventualità che il gatto si isoli e faccia "l'offeso";
  • In rari casi, il gatto potrebbe provare a graffiare il neonato.

L'arrivo di un nuovo membro della famiglia, specialmente uno così bisognoso di attenzioni, spesso urlante e capace di emettere odori non del tutto gradevoli può rendere un gatto territoriale particolarmente inquieto.

Sono davvero molto rari i casi in cui il gatto manifesta ostilità nei confronti del neonato, e di solito si verificano perché l'affiancamento iniziale non è stato curato, o magari nei preparativi per l'arrivo del piccolo non si è prestata la giusta attenzione all'animale domestico.

Se il gatto mantiene il suo ruolo di protagonista (pur dovendo condividerlo), è molto probabile che il suo livello di accettazione del nuovo arrivato sarà più alto, e più che un estraneo, il neonato sarà considerato un elemento da proteggere, coccolare e trattare come un cucciolo da allevare.

L'affiancamento, che dev'essere fatto nel rispetto reciproco di entrambi (neonato, sì, ma anche gatto), e gioca davvero un ruolo di prim'ordine nel modo in cui il felino reagirà al piccolo.

Se qualcosa va storto durante l'affiancamento, parlane con un veterinario comportamentalista. Il fatto che ci sia un nuovo membro in famiglia non dovrebbe precludere la presenza del felino in casa.

Come avvicinare il gatto al neonato?

  • Permettigli di ascoltare il neonato in pancia, se è interessato;
  • Lascia che il rapporto evolva naturalmente, senza pressioni;
  • Non lasciare il gatto da solo con il neonato, almeno i primi mesi;
  • Coinvolgi il felino nella vita quotidiana e nella cura del neonato, parlandogli dolcemente e invitandolo a seguirti;
  • Non scacciare o urlare contro il gatto che si avvicina per annusare il bambino.

Per avvicinare il gatto al neonato l'affiancamento dovrebbe partire dalla gravidanza. Il gatto può percepire il cambiamento ormonale e non è improbabile che ne sia incuriosito o addirittura diventi protettivo nei confronti della madre.

Una volta nato, il gatto potrebbe manifestare curiosità nei confronti di questo bozzolo di coperte urlante. Qualcuno preferisce tenerlo a distanza, mentre altri permettono all'animale di annusarlo, esplorare e permettergli di distinguere gli odori. Col tempo l'interesse per questa novità andrà scemando, al fine di spingerlo a essere meno morboso e territoriale dopo la nascita. Da qui in poi si potrà costruire un rapporto.

Coinvolgere il felino nelle attività di tutti i giorni, dandogli qualche premio snack mentre si dà da mangiare al neonato, può aiutare gatto e bambino a condividere una nuova normalità.

Il gatto porta malattie al neonato?

  • Se il gatto fa i suoi regolari check-up veterinari, difficilmente sarà veicolo di malattie per il neonato.

Uno dei pericoli maggiori per il neonato è naturalmente la toxoplasmosi, di cui il gatto è spesso portatore sano. La toxoplasmosi si trasmette con le feci, ma se il gatto viene esaminato regolarmente (un esame veterinario delle feci), è possibile scongiurare ogni possibilità di contagio, o intraprendere la terapia necessaria a immunizzare il felino.

In linea generale, se il gatto è monitorato e non esce di casa, è decisamente improbabile che possano verificarsi rischi di contagio. In ogni caso, è opportuno descrivere lo stile di vita felino al veterinario, così che sappia darti indicazioni più precise sulle eventuali precauzioni.

Come avvicinare il bambino al gatto?

  • Quando avrà l'istinto di afferrare le cose, dovrai insegnargli a non stringere forte coda, pelo o zampe del gatto;
  • Dovrai parlargli dolcemente per insegnargli il rispetto dello spazio felino;
  • Dovrai intervenire in caso di manipolazioni un po' troppo vivaci del gatto, facendo capire al bambino che non si fa, e al gatto che è al sicuro.

Molti animalisti rabbrividiscono quanto sentono i genitori dire che il gatto "è talmente buono che si lascia fare di tutto". Ci sono dei limiti che il bambino deve rispettare quando entra a contatto col felino, in maniera che la convivenza sia ottimale e che il gatto non soffra

 In questo modo si crea anche una dinamica responsabilizzante nel bambino.

Quando sei incinta puoi stare a contatto con i gatti?

Molti veterinari concordano che il gatto non costituisce un pericolo per la donna in gravidanza, e nemmeno per i bambini. La maggior parte delle contaminazioni del gatto avviene perché ha mangiato qualcosa fuori casa, come un topo o una lucertola.

Se lo nutriamo con i mangimi industriali e lo teniamo monitorato, il felino si rivelerà un alleato meraviglioso, e una dolce distrazione, nel periodo della gestazione e dei primi mesi del neonato.

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