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Come scegliere l'allevamento per cani?

Come scegliere l'allevamento per cani?
Ultima modifica 20.09.2024
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INDICE
  1. Come scegliere l’allevamento per cani giusto?
  2. Come scegliere un buon allevamento di cani?
  3. Cosa chiedere a un allevatore di cani?
  4. Cosa verificare prima di comprare un cane?

Come scegliere l’allevamento per cani giusto?

  • Visitarlo;
  • Interagire con gli animali;
  • Parlare con l'allevatore.

La prima cosa da fare per scegliere l'allevamento di cani in cui acquistare il proprio cucciolo è visitarlo: per essere certi di avere davanti un allevatore serio e che ama gli animali è importante poterci interagire direttamente e avere la possibilità di vedere con i propri occhi le condizioni in cui sono tenuti i cani.

Scegliere l'allevamento in cui acquistare un cucciolo può sembrare difficile, vista l'eterogeneità e la generosità dell'offerta, ma si tratta di una decisione della massima importanza: acquistare un cane proveniente dal commercio illegale non è soltanto contrario alla legge, all'etica e all'amore che ci lega a questi animali, ma può persino far riscontrare futuri problemi di salute o comportamentali del cucciolo.

Come scegliere un buon allevamento di cani?

  • Verificare che sia riconosciuto dagli enti cinofili (ENCI e altri); 
  • Visitare l'allevamento di persona (ma anche i social aiutano);
  • Controllare lo stato in cui vengono tenuti i cani;
  • Pretendere di conoscere la madre del cucciolo;
  • Verificare che il cane venga venduto con Pedigree, microchip e libretto sanitario in regola.

Quando si tratta di scegliere un allevamento di cani, la prima e più semplice cosa da fare per assicurarsi di non cadere nelle trame del commercio illegale di cuccioli è quella di verificare che sia riconosciuto dagli enti cinofili. Per la maggior parte degli allevamenti questo ente è l'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), ma esistono anche altre associazioni per le razze non riconosciute, per esempio la ACCP (Associazione Culturale Cani da Presa) per molossoidi e Pitbull.

Dopodiché, l'unico modo per capire se abbiamo di fronte un allevamento serio e rispettoso degli animali è vedere con i propri occhi le condizioni in cui gli animali vengono tenuti all'interno. In questo senso anche i social possono aiutare molto: se mostra soltanto le foto dei cuccioli potrebbe nascondere fattrici e cani adulti tenuti in piccole stanze o in condizioni non ottimali.

Una visita di persona è il miglior modo per togliersi ogni dubbio: si potrà parlare con l'allevatore, vedere i cani (quelli in vendita ma anche gli esemplari adulti o anziani) e verificare le condizioni di vendita del cucciolo, da cui possiamo trarre informazioni molto importanti.

Gli allevamenti seri, infatti, vendono i propri cuccioli muniti di microchip, Pedigree, libretto sanitario in regola, certificato su vaccini e sverminazioni e certificato dei controlli relativi alle malattie genetiche, importante soprattutto per alcune razze.

Cosa chiedere a un allevatore di cani?

  • Quante razze vengono allevate?
  • Posso incontrare i genitori del cucciolo?
  • Posso conoscere i cani adulti dell'allevamento?
  • Quanto costa il Pedigree?
  • Posso incontrare il cucciolo anche se ha pochi giorni di vita?
  • Quanto tempo devo aspettare per poterlo portare a casa?

Parlare con l'allevatore è un passaggio fondamentale, se si sta pensando di acquistare un cucciolo di razza. Conoscere di persona i professionisti che si occupano di gestire l'allevamento ci permette di capire meglio chi abbiamo davanti, e non è molto difficile riuscire a distinguere un "venditore di cani" da un allevatore che ha trasformato la sua passione in un mestiere.

Incontrarlo è importante perché possiamo porgli alcune semplici domande che possono toglierci ogni dubbio sulla serietà dell'allevamento. La prima cosa da chiedere riguarda il numero di razze che vengono allevate: gli allevamenti seri si occupano in genere di una sola razza, specializzandosi al massimo in due o tre razze canine.

Bisogna poi chiedere di incontrare i genitori del cucciolo (o quantomeno la madre): questa infatti è l'unica mossa che può darci la sicurezza che il cane non provenga dal commercio illegale e sia stato strappato alla madre troppo giovane. Parlando di cani adulti, il trattamento riservato ai cani riproduttori e agli altri esemplari "in pensione" è molto indicativo: un vero amante degli animali difficilmente si libererà di cani con cui ha vissuto e lavorato per anni.

Una domanda da fare assolutamente all'allevatore riguarda il Pedigree: questo documento ha un costo di circa 30 euro e viene rilasciato in automatico quando nascono i cuccioli di un cane di razza munito di certificato genealogico. Alcuni allevatori, però, possono chiedere cifre aggiuntive per il rilascio del documento o, peggio, sostenere che non sia necessario: questo è un chiaro campanello d'allarme.

Altre domande utili a fare chiarezza riguardano le condizioni di vendita: se l'allevatore vi permette di incontrare e toccare il cucciolo a pochi giorni di vita, prima dei vaccini, oppure se vi promette che potrete portarlo a casa all'età di un mese e mezzo, diffidate. I cani, infatti, non possono essere separati dalla madre prima di 60 giorni d'età (meglio di più). Lo dice la Legge ma anche il buon senso.

Cosa verificare prima di comprare un cane?

  • Età del cucciolo;
  • Microchip;
  • Pedigree;
  • Libretto sanitario aggiornato;
  • Certificati vari (vaccini, sverminazioni, controlli delle malattie genetiche, etc.).

Come abbiamo visto, l'età del cane al momento della vendita è un fattore rilevante per capire se abbiamo davanti un allevamento serio e rispettoso degli animali. Una struttura di qualità non ha cuccioli pronti in ogni stagione, e spesso è necessario aspettare mesi prima di poter portare a casa il proprio cane. In ogni caso, il piccolo non deve essere separato dalla madre prima dei 60 giorni d'età.

Prima di acquistare un cane in allevamento, poi, è bene assicurarsi che microchip e documenti siano in regola: la Legge stabilisce che i cani possono essere venduti solo in possesso di microchip, Pedigree ENCI (o di altri enti per le razze non riconosciute) e libretto sanitario aggiornato. Un buon allevatore avrà a disposizione il certificato di predisposizione alla riproduzione, quello sui vaccini e le sverminazioni, quello relativo alle malattie genetiche e la garanzia sanitaria contro le malattie infettive da vaccinazione.

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