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Come riconoscere il colpo di calore nel criceto?

Come riconoscere il colpo di calore nel criceto?
Ultima modifica 19.07.2024
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INDICE
  1. Quali sono i sintomi e i rimedi del colpo di calore nel criceto?
  2. Come si riconosce il colpo di calore nel criceto?
  3. Cosa fare se il criceto ha caldo?
  4. Come ci si accorge che il criceto sta male?
  5. Come si può capire se un criceto è in ibernazione?
  6. Come rianimare un criceto?
  7. Come si previene il colpo di calore nel criceto?

Quali sono i sintomi e i rimedi del colpo di calore nel criceto?

Ci sono dei sintomi precisi, dei segnali che aiutano a riconoscere il colpo di calore nel criceto. Più comunemente si riscontrano l'affanno, la stanchezza e i tremori. Più grave è la situazione, più peggiora la salute dell'animale. Soccorrerlo nel più breve tempo possibile fa la differenza fra la vita e la morte.

Come si riconosce il colpo di calore nel criceto?

  • Respiro affannoso;
  • Debolezza e letargia;
  • Pelle arrossata e calda;
  • Salivazione eccessiva;
  • Pelo umido;
  • Battito accelerato ma debole;
  • Tremori;
  • Convulsioni.

Questi sono i sintomi principali del colpo di calore nel criceto. Più le temperature elevate persistono, più questi peggiorano. Per intendersi, basta poco tempo perché dall'affanno si passi alle convulsioni, e non è da escludere la morte. La disidratazione non trattata, infatti, può essere fatale per chiunque.

Cosa fare se il criceto ha caldo?

Prima di tutto è essenziale togliere il criceto dall'ambiente eccessivamente caldo. Se si può è meglio spostarlo in un luogo più fresco. In alternativa lo si può avvolgere all'interno di un panno umido. Attenzione, però, non deve essere freddo: gli sbalzi di temperatura eccessivi non fanno mai bene. Si rischia, infatti, di sottoporlo a un ulteriore stress e di peggiorare la situazione.

Si può provare a dargli da bere dell'acqua fresca, ma senza forzarlo: se non vuole ingerirla ci sarà un motivo. Dopodiché è sempre meglio contattare il veterinario di fiducia per avere direttive più specifiche e capire se è il caso di portarlo a visita.

Inoltre, come spesso accade, la prevenzione è la terapia migliore. In estate è quindi meglio giocare d'anticipo e fare in modo che il criceto viva in un luogo ben ventilato, all'ombra e lontano dal sole diretto.

Come ci si accorge che il criceto sta male?

  • Non gioca;
  • Non corre sulla ruota;
  • Non fa esercizio fisico;
  • Manifesta stanchezza improvvisa;
  • Si distende su un fianco e non si muove per molto tempo;
  • Dorme sulla schiena o in una posizione insolita.

Se si verificano i sintomi descritti in precedenza o il criceto non è attivo come di consueto, se le temperature sono elevate, è altamente probabile che abbia un colpo di calore. In questo caso, quindi, bisogna intervenire velocemente per contrastarlo.

Torna utile guardare anche le orecchie e le zampe. Qualora dovessero essere rosse, è probabile che qualcosa non vada. Il criceto, infatti, cerca di disperdere il calore; tuttavia, in condizioni sfavorevoli, il normale raffreddamento non avviene.

Vanno controllati anche il muso e la bocca: se sono sempre bagnati e il criceto sbava vuol dire che produce troppa saliva. Anche in questo caso il suo è un tentativo di abbassare la temperatura, il fatto di non riuscirci produce gli effetti di quello che è uno stress termico.

Se si ha un criceto con il colpo di calore, potrebbero presentarsi tremori e convulsioni. Questo si verifica nei casi più gravi ed è certo che serva l'intervento dello specialista. Significa che il corpo è fortemente sotto pressione e che è necessario intervenire in pochissimo tempo.

Come si può capire se un criceto è in ibernazione?

  • Il battito diminuisce quasi sino a fermarsi;
  • Il metabolismo rallenta;
  • La temperatura del corpo si abbassa;
  • Non ci sono movimenti durante il sonno.

Se si hanno dei dubbi - e non si sa se il criceto sia in ibernazione, svenuto o morto - bisogna saper leggere gli indizi. È bene controllare il respiro verificando che la gabbia toracica si muova ancora. Un altro segnale del letargo è da ricercare nelle sacche guanciali: se sono piene vuol dire che ha fatto scorta per nutrirsi e risparmiare energie.

Un'altra maniera per verificare lo stato del criceto è quella di toccarlo molto delicatamente. Se è morbido al tatto, di certo non è morto. Infine va controllato l'ambiente circostante per capire se ci sono stati movimenti recenti o meno. Se le incertezze persistono, è necessario contattare il veterinario.

Come rianimare un criceto?

Oltre a quanto finora detto, può tornare utile spruzzare dell'acqua fresca sul criceto. Si può provare anche a bagnargli le zampe con l'acqua tiepida, mai fredda. Come accennato in precedenza, è importante evitare degli sbalzi termici importanti e improvvisi.

Se la differenza fra la temperatura esterna e interna è eccessiva, l'animale rischia le convulsioni o addirittura l'arresto cardiaco. Se le sue condizioni non si normalizzano in massimo dieci minuti e la condizione di ipertermia persiste, è bene andare dallo specialista o, meglio, al pronto soccorso veterinario. La scelta deve propendere per il luogo di primo intervento aperto più vicino.

Come si previene il colpo di calore nel criceto?

  • L'animale deve avere a disposizione frutta fresca da rosicchiare;
  • Deve poter bere acqua fresca in qualsiasi momento;
  • La gabbia del criceto non deve essere esposta al sole;
  • Si può mettere una bottiglia di acqua congelata fuori dalla gabbietta;
  • È consigliabile mettere delle pietre pulite e precedentemente congelate sotto la gabbia;
  • È preferibile farlo giocare fuori dalla gabbietta, ma sempre sotto la supervisione del padrone.

Per rinfrescare un criceto, in sostanza, è necessario che non sia nelle condizioni di subire uno shock termico. Conoscere il suo linguaggio del corpo è indispensabile per riuscire a capire quando ha bisogno di assistenza. Prima si agisce, più aumentano le possibilità di sopravvivenza.

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