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Come dormono le tartarughe di terra?

Come dormono le tartarughe di terra?
Ultima modifica 13.12.2023
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INDICE
  1. Come dormono le tartarughe di terra?
  2. Dove dormono le tartarughe di terra?
  3. Dove far dormire le tartarughe di terra?
  4. Quante ore dormono le tartarughe in un giorno?
  5. Quando vanno a dormire le tartarughe?
  6. Quando vanno in letargo le tartarughe?
  7. Dove far dormire una tartaruga di terra?
  8. Svegliare una tartaruga di terra dal letargo

Come dormono le tartarughe di terra?

Se vivete in compagnia di una tartaruga o desiderate adottarne una di certo vi sarete chiesti quali sono le loro abitudini: cosa mangiano, cosa fanno durante il giorno, come comunicano e anche come dormono. Ebbene, anche le tartarughe dormono diverse ore al giorno, e non si accontentano di un giaciglio qualunque.

Prima di scoprire quanto, dove e come dormono le tartarughe di terra, però, non dimenticate di seguirci su Whatsapp per non perdere neanche un aggiornamento su salute e benessere…anche dei nostri amici animali.

Dove dormono le tartarughe di terra?

  • nascoste nel proprio guscio;
  • in una buca scavata nel terreno;
  • nascoste tra la vegetazione;
  • all'interno di una zona riparata del terrario in cui non essere viste.

In natura, le tartarughe di terra (Testudo hermanni) dormono nascondendosi nel proprio guscio, oppure trovando riparo in una buca nel terreno o tra la vegetazione. Quella di ritrarre la testa all'interno del guscio è un'abitudine che possono mantenere anche quando vengono cresciute in cattività: non è raro vedere una testuggine "di casa" nascondersi sotto la protezione del carapace quando è il momento di riposare.

In generale, la tartaruga di terra dovrebbe avere a disposizione un posto sicuro in cui possa trovare riparo, come una tana, della folta vegetazione o una roccia dietro cui nascondersi per andare a dormire.

Dove far dormire le tartarughe di terra?

Se la tartaruga vive libera in giardino, seguirà la sua natura e cercherà riparo nel terreno o tra le piante. Se però la testuggine vive in casa è necessario che abbia a disposizione dei "surrogati" che le forniscano un senso di protezione paragonabile a quello che trova scavando nel morbido terreno del giardino. È bene ricordare, a proposito, che la tartaruga di terra è una specie protetta, che ha bisogno di molto spazio e non dovrebbe mai essere confinata negli ambienti ristretti di un appartamento o di un terrario.

Ma come dormono le tartarughe che vivono in casa? E soprattutto: dove farle dormire? Per offrire alla testuggine un ambiente confortevole è necessario allestire nel grande terrario che la ospita (dotato di lampada riscaldante e lampada UVB) una sorta di tana in cui la tartaruga di terra possa nascondersi quando vuole riposare.

Oltre al sostrato adeguato e a uno specchio d'acqua sempre pulita, la tartaruga di Hermann ha bisogno di rifugi e nascondigli, che possono essere creati con scatole, rami, pietre e fogliame. L'importante è cercare di ricreare un ambiente il più simile possibile a quello che la tartaruga cercherebbe in natura.

Quante ore dormono le tartarughe in un giorno?

Chi vive con una tartaruga ha sicuramente notato che la piccola testuggine è molto attiva di notte: specie se vivono in casa, nelle movimentate notti delle tartarughe non mancano mai spuntini e incontri ravvicinati con ostacoli che al buio sono difficili da vedere.

Ciò non significa che siano animali notturni: se stanno sveglie di notte è perché hanno bisogno di dormire molto meno di noi. Una tartaruga di terra dorme 4 o 5 ore al giorno, dopodiché si sveglia riposata e pronta a dedicarsi alle sue attività quotidiane…anche in piena notte.

Come avviene in altri animali, l'età è un fattore importante per sapere quanto deve dormire una tartaruga: gli esemplari molto giovani e i più anziani, infatti, hanno bisogno di riposare più a lungo rispetto alle testuggini adulte e in salute.

 

Quando vanno a dormire le tartarughe?

Nonostante siano attive anche di notte, le tartarughe sono animali decisamente diurni, tanto che dipendono dalla luce del sole per sviluppare ossa robuste e un guscio resistente.

In natura le tartarughe vanno a dormire di notte, anche se alcune specie acquatiche sfruttano le ore più buie per deporre le uova. Può capitare, però, che una tartaruga di terra abituata alla convivenza con un umano si adegui alla routine casalinga e prenda l'abitudine di andare a dormire all'orario in cui ci vanno gli altri abitanti della casa.

Ma si parla ancora di sonnellini ristoratori. C'è poi un altro tipo di sonno che è fondamentale conoscere se si vuole adottare una tartaruga: le testuggini infatti, come molti altri rettili, vanno in letargo. Quando le temperature calano, le tartarughe cercano un riparo accogliente e sprofondano in un sonno che dura l'intera stagione. Il letargo costituisce un passaggio fondamentale nella vita delle tartarughe, ma è anche un periodo molto delicato, motivo per cui è bene sapere a cosa si va incontro quando si avvicina l'inverno e si vive con una Testudo hermanni.

Quando vanno in letargo le tartarughe?

Il letargo delle tartarughe varia molto a seconda della specie, ma in generale il periodo del letargo inizia tra ottobre e novembre, per concludersi alla fine dell'inverno, spesso ad aprile inoltrato. In ogni caso, la tartaruga entra in letargo quando le temperature si assestano tra i 5 e i 10°C.

Dove far dormire una tartaruga di terra?

In generale, abbiamo visto, sarebbe meglio adottare tartarughe di terra soltanto se si ha la possibilità di farle vivere in giardino: la soluzione migliore e più naturale, quindi, è quella di lasciare che la tartaruga trovi in autonomia il posto adatto in cui passare il periodo letargo.

Se la tartaruga vive in terrario, la questione si complica: è necessario infatti ricreare una situazione il più simile possibile a quella naturale, con una particolare attenzione al mantenimento della giusta temperatura e del corretto tasso di umidità.

Bisogna fornire alla testuggine un riparo confortevole in un ambiente controllato: una delle soluzioni più pratiche, in questo caso, è quella di usare una scatola di legno o plexiglass forata, da riempire con terriccio, torba, corteccia e foglie secche. Una volta che la tartaruga si è accomodata nella tana, è necessario coprire l'animale con del fogliame e spostare la scatola in un punto non riscaldato della casa, come il garage.

La temperatura ha un ruolo cruciale durante il letargo, motivo per cui è sempre consigliato monitorare la situazione della tana con l'aiuto di un termometro: la temperatura deve sempre restare tra 0 e 10°C. Un ambiente troppo caldo rischierebbe di svegliare la testuggine prima del tempo, con possibili danni molto gravi, mentre temperature sotto lo zero possono portare al congelamento e alla morte dell'animale.

Svegliare una tartaruga di terra dal letargo

Adesso che sappiamo come dorme una tartaruga, sia durante la notte sia nel periodo del letargo, vediamo come svegliarla all'inizio della primavera. Una tartaruga che vive in giardino non ha bisogno del nostro intervento per svegliarsi dal letargo: quando le temperature diventano più miti la vedremo uscire dalla buca che ha scavato, o dal nascondiglio che ha scelto per il lungo sonno invernale. Appena si risveglia dal letargo, la tartaruga di terra è debole e disidratata: il meglio che possiamo fare per lei è metterle subito a disposizione acqua fresca per idratarsi.

Anche un bagno tiepido può aiutare la tartaruga a svegliarsi: riattiva il metabolismo e stimola la ripresa delle funzioni fisiologiche. Possono passare anche dei giorni prima che la testuggine torni a bere, mangiare e mordere regolarmente: il risveglio dal letargo è graduale.

Se la tartaruga ha passato il letargo nella scatola in garage, o in un terrario appositamente allestito in un punto non riscaldato della casa, è necessario svegliarla: bisogna fare in modo di ricreare in maniera più precisa possibile il passaggio tra le rigide temperature invernali e le prime tiepide giornate di aprile. Sarà quindi necessario spostare la scatola o il terrario in luoghi via via più caldi, in maniera lenta e controllata, fino a raggiungere gradualmente la temperatura del terrario riscaldato.

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