Il cane sa quando deve fermarsi?
Un cane sa esattamente quando smettere di correre. Non soltanto si ferma ma lancia anche dei segnali inequivocabili al proprio padrone. Tra questi, ecco il più frequente: l'animale si siede, rifiutandosi di proseguire, costringendo spesso il padrone a prenderlo tra le braccia.
Quanto tempo può correre un cane?
- Circa 1 ora, ma il tempo varia in base a età e razza.
Un cane può correre per 1 ora, circa, ma occorre prestare attenzione ad alcuni elementi. L'età ha un peso specifico netto sotto questo aspetto. Non ci si può di certo aspettare da un cucciolo di riuscire a resistere per tanto tempo. I piccoli di cane dovrebbero svolgere movimento all'aria aperta due volte al giorno, calcolando 5 minuti per ogni mese di vita. A seconda della razza, poi, l'animale diventa adulto tra i 6 e i 18 mesi.
In questa fase il calcolo varia, tenendo conto della condizione fisica e del livello di allenamento. Non si può minimamente tentare di far correre un cane per 1 ora di punto in pianto. Occorre partire con delle sessioni da 10 minuti l'una, allenando la sua resistenza. In breve tempo si potrà alzare l'asticella, passando a sessioni di jogging in coppia da 20 minuti. Occorre ricordarsi di non eccedere, raggiungendo poi la soglia dei 40 minuti e, quando si è certi della capacità e voglia del cane, si può correre per 1 ora, circa, uscendo due volte al giorno per un totale massimo di 12 km, Possono ampiamente bastare, a meno di un allenamento agonistico specifico.
Come si rimprovera un cane?
- Agendo in maniera ferma, senza punirli né gridare.
Sgridare o rimproverare un cane va bene solo ed esclusivamente se non si cede alla frustrazione. Occorrerebbe dunque indirizzare il cane verso un certo comportamento, iniziando a educarlo sin da cucciolo. Si consiglia di iniziare a partire dai 2-4 mesi, chiarendo due concetti cardine. Il primo è "no", che equivale a un'azione mai permessa. Il secondo è "basta", con riferimento a un'azione consentita ma con un inizio e fine ben precisi. In nessun caso i due comandi vanno confusi.
Essere fermi è importante, perché consente di porre dei limiti precisi. Si devono invece evitare le punizioni, in favore della premiazione quando si verifica un comportamento corretto. Ciò deve avvenire senza sbavature, per evitare il risultato opposto. Dare il comando "basta" quando il cane abbaia, ad esempio, non deve portare ad alcun premio. Dare uno snack in questo momento porterà il cane ad associare l'abbaio al cibo.
Per essere certi che il messaggio passi, andrà accompagnato anche da una comunicazione manuale. Si consiglia di agire con delicatezza, simulando i gesti educativi della madre, ponendo la mano sul collo dell'animale, interagendo in due modi differenti.
È fondamentale, infine, non perdere tempo. Sgridare il cane deve avvenire subito dopo un comportamento vietato. Ciò non deve però mai tradursi in atteggiamenti aggressivi e, ovviamente, violenti. Il cane deve rispettare il padrone, non temerlo.
Come fare se il cane non obbedisce?
- Gestire meglio le attenzioni;
- Gestire meglio le risorse;
- Gestire meglio gli spazi.
Se il cane non obbedisce, è probabilmente perché è abituato a ottenere ciò che vuole senza sforzo. In questo modo darà poco valore alle concessioni del padrone. Per quanto amore si possa provare per il proprio cane, questi non è un figlio e non è possibile comunicare con lui/lei alla stessa maniera. Occorre mostrarsi amorevoli ma anche autorevoli. In quanto leader agli occhi del cane, per essere rispettati è fondamentale gestire le attenzioni, non mostrandosi sempre disponibili.
Sono però da gestire anche le risorse, il che si traduce in cibo. Questo è uno strumento cardine nell'addestramento di un cane. Può essere usato per educare, premiare e garantire rispetto. È però importante differenziare le tipologie, tanto per la salute dell'animale quanto per imporsi come leader del branco. In nessun caso, inoltre, si dovrà consentire al cane di gestire le risorse.
Per quanto riguarda gli spazi, infine, è fondamentale delimitare il proprio territorio, tutelando ad esempio letto e divano. Chi non applica una strategia del genere, rischia un attaccamento morboso da parte dell'animale, così come uno stato di ansia da separazione.
Come si educa un cane ad obbedire?
- Corretta comunicazione;
- Uso delle mani;
- Tono pacato;
- Comando non ripetuto troppe volte;
- Uso di distrattori;
- Premio.
Molti ritengono che per educare un cane all'obbedienza occorra alzare la voce, al fine di farsi rispettare e imporre la propria autorità. In realtà si ha bisogno d'essere calmi, precisi e rigorosi nella comunicazione. Il messaggio deve arrivare senza possibilità di fraintendimento e non sarà mai ripetuto più di due volte. Il cane deve comprendere che il leader del branco non intende perdere tempo.
Si consiglia di accompagnare il proprio comando, con tono pacato, a una precisa gestualità. Al tempo stesso, si dovrà essere in grado di riconoscere dei comportamenti adeguati e positivi, premiandoli adeguatamente. Se ciò non bastasse, soprattutto nelle prime fasi dell'addestramento, si potrà distrarre il cane con un rumore improvviso, segnalando un atteggiamento errato in maniera non verbale. Non cambierà nulla nell'arco di pochi minuti ma, ripetendo il tutto, nell'arco di qualche settimana si vedranno delle trasformazioni radicali.
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