
Generalità

Il Calicivirus del gatto è un virus che causa un'infezione alle vie respiratorie e, talvolta, ai tessuti orali, nei gatti domestici e in quelli esotici.
Virus a RNA, Calicivirus felino è uno degli agenti patogeni più diffusi tra i gatti, così come l'infezione respiratoria correlata.
Sintomi tipici dell'infezione da Calicivirus sono: starnuti, congestione nasale, congiuntivite e secrezioni dense e purulente dagli occhi e dal naso.
In genere, anamnesi, esame obiettivi e test oftalmici sono sufficienti a individuare un'infezione da Calicivirus felino; alle volte, tuttavia, serve il test della PCR, per una diagnosi certa.
Nella maggior parte dei casi, i gatti guariscono spontaneamente dall'infezione; un trattamento sintomatico, tuttavia, è consigliato, perché potrebbe aiutarli.
Diverso è il caso delle infezioni sostenute da ceppi virali aggressivi o quando il gatto malato è un gattino o un animale con malattie croniche.
Cos'è
Calicivirus del Gatto: in cosa consiste?
Il Calicivirus del gatto è un virus responsabile di un'infezione alle vie respiratorie nei gatti domestici e in quelli esotici.
Il Calicivirus del gatto, inoltre, è noto anche per causare patologie a carico del cavo orale.
Conosciuto anche come Calicivirus felino o FCV, il Calicivirus del gatto è uno dei due più diffusi agenti patogeni responsabili di infezioni respiratorie nei gatti; l'altro è Herpes virus felino di tipo 1, agente eziologico della rinotracheite del gatto (o FVR o rinotracheite felina).
Epidemiologia: quanto è comune FCV?
Alcune evidenze suggeriscono che FCV sarebbe responsabile del 50% delle infezioni feline alle alte vie respiratorie.
Per approfondire: Rinotracheite del Gatto: quali sono i sintomi e quale la cura?Cause
Calicivirus del Gatto: cos’è?
Il Calicivirus felino è un virus a RNA appartenente alla famiglia virale dei Caliciviridae.
Trattandosi di un virus a RNA, il suo genoma è estremamente elastico, il che vuol dire che tende facilmente a evolvere e creare nuove varianti. Questa sua proprietà non solo rende più difficile la realizzazione di un vaccino efficace, ma fa sì che FCV sia in grado in sviluppare ceppi più virulenti.
Il Calicivirus felino ha dimostrato di riuscire a variare il gene per la proteina del capside in modo da riuscire a sfuggire al rilevamento da parte del sistema immunitario del gatto.
Calicivirus del Gatto: come si trasmette?
Per sviluppare l'infezione associata, un gatto deve entrare in contatto diretto con Calicivirus felino.
Nel gatto infetto, Calicivirus felino si ritrova nella saliva e nelle secrezioni del naso e degli occhi; quindi, è tramite queste che diffonde l'infezione ai gatti sani e suscettibili (per esempio, tramite starnuti).
Altre vie di contagio sono l'esposizione a oggetti contaminati dal virus (es: ciotole) e il contatto con esseri umani che hanno, in precedenza, toccato gatti infetti.
Infine, è da segnalare il sospetto che Calicivirus possa diffondersi anche nelle urine e nelle feci.
Quanto vive FCV nell'ambiente?
Quando un gatto infetto da FCV contamina l'ambiente, il virus è in grado di sopravvivere una settimana o anche di più, se si trova in un luogo fresco e umido.
Calicivirus del Gatto: tempi di incubazione
L'infezione da Calicivirus del gatto ha un tempo di incubazione di 2-6 giorni (il tempo di incubazione è il periodo che intercorre tra l'esposizione al patogeno e la comparsa dei primi sintomi).
Durante il tempo di incubazione, i gatti infetti sono contagiosi.
Calicivirus felino e stato di latenza
In circa la metà dei gatti che hanno sviluppato un'infezione da Calicivirus felino, il virus può sopravvivere nell'organismo ospite in una sorta di forma latente (si dice che il gatto diventa portatore dell'infezione).
Fattori come stress o malattie possono causare la riattivazione del virus, con il risultato che il gatto torna a essere contagioso per gli altri gatti.
Inoltre, con la riattivazione virale, il gatto interessato potrebbe mostrare nuovamente i sintomi dell'infezione.
Lo stato di portatore del Calicivirus può durare da pochi mesi ad anche tutta la vita.
Ultimo aspetto da segnalare, le gatte portatrici gravide possono trasmettere l'infezione ai gattini al momento della loro nascita.
Fattori di rischio per la Calicivirus del Gatto
Tutti i gatti possono contrarre l'infezione da Calicivirus felino.
Tuttavia, si ammalano più facilmente i gatti giovani (a causa del loro sistema immunitario ancora immaturo) e quelli anziani o con malattie croniche (in quanto presentano una compromissione del sistema immunitario).
Bisogna poi considerare i luoghi dove vivono gli animali: come accade per l'essere umano, i gatti che vivono in rifugi, pensioni ecc., dove ci sono altri gatti, sono più a rischio di sviluppare un'infezione da Calicivirus felino.
Calicivirus del Gatto: per quanto tempo il Gatto è contagioso?
I gatti con un'infezione da Calicivirus sono contagiosi dal periodo di incubazione fino a 2-3 settimane dopo la comparsa dei sintomi.
Sintomi e Complicanze
Calicivirus del Gatto: come si manifesta?
Il Calicivirus del gatto colpisce principalmente naso e gola, provocando:
- Starnuti;
- Congestione nasale;
- Congiuntivite;
- Battito eccessivo delle palpebre;
- Strabismo;
- Secrezione oculare eccessiva densa purulenta (anziché limpida e acquosa);
- Secrezione nasale densa e purulenta (anziché limpida e acquosa);
- Problemi di lacrimazione.
In alcuni gatti, l'infezione può riguardare anche i tessuti orali, causando ulcere su lingua, palato duro, gengive e/o labbra; per effetto di queste ulcere, i gatti interessati tendono a sbavare e a salivare più del normale.
Altri possibili sintomi di FCV sono:
- Febbre;
- Letargia (stanchezza);
- Scarso appetito;
- Linfonodi ingrossati (linfoadenopatia).
Complicanze del Calicivirus del Gatto
Alcuni ceppi di Calicivirus felino possono provocare zoppia dolorosa a uno o più arti; questa possibilità è più comune nei gattini.
Esiste poi un ceppo particolarmente aggressivo, capace di causare una grave malattia generalizzata; i gatti interessati sviluppano, inizialmente, i classici sintomi (a livello di naso, bocca e occhi) e, in un secondo momento, disturbi quali: febbre alta, edema agli arti e al viso, depressione, ittero e sintomi da malattia multiorgano.
Questo ceppo di Calicivirus è altamente contagioso e, secondo alcuni studi, presenta un tasso di mortalità del 67%.
Si segnala, infine, che il mancato trattamento della congiuntivite potrebbe sfociare in ulcere corneali, le quali, a loro volta, possono degenerare in gravi danni oculari (deficit di vista o cecità).
Per approfondire: Congiuntivite nel Gatto: come curarla e quanto dura?Diagnosi
Calicivirus del Gatto: come riconoscerlo?
Esistono varie infezioni alle vie aeree superiori che il gatto può contrarre. Ciò complica la diagnosi di FCV.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, anamnesi, esame obiettivo e alcuni test oftalmici sono sufficienti ai fini diagnostici.
Per una diagnosi ancora più accurata, il veterinario potrebbe attuare la ricerca e l'isolamento delle particelle virali nei secreti e in un campione di cellule provenienti dalla gola, dal naso e/o dagli occhi dell'animale.
Per la ricerca, trova impiego il test della PCR, una metodica basata sull'amplificazione del DNA virale e considerato tra gli esami più attendibili per la diagnosi di Calicivirus felino.
Il test della PCR, tuttavia, presenta un limite: dà falsi negativi nei gatti con infezione latente; quindi, la ricerca delle particelle virali ha senso solo nei gatti con infezione attiva.
Test oftalmici utili alla diagnosi di Calicivirus del Gatto
Test oftalmici impiegati nella diagnosi di FCV sono:
- Test di Schirmer, per la misura della produzione lacrimale;
- Test della fluoresceina, per la ricerca di ulcere e lesioni corneali.
Cosa fare se il Gatto presenta un'infezione grave e zoppia?
Se l'infezione è grave e il gatto presenta segni di zoppia, sussistono le basi per approfondire ulteriormente la situazione attraverso l'esecuzione di:
- Radiografia del torace;
- Radiografia del cranio;
- Esami del sangue e test colturali e di sensibilità per secrezioni anomale.
Terapia
Calicivirus del Gatto: la cura
Se il Calicivirus del gatto non ha indotto complicanze, il trattamento si limita a un controllo dei sintomi, in attesa della risoluzione spontanea dell'infezione.
La terapia sintomatica varia da caso a caso, a seconda del quadro sintomatologico presente, e può svolgersi anche in ambiente domestico (cioè dove abita abitualmente l'animale).
Cosa fare se Calicivirus felino colpisce gli occhi?
Se FCV colpisce gli occhi del gatto, quest'ultimo necessita di una terapia oculare topica (collirio).
È importante trattare tempestivamente e in modo perentorio le ulcere corneali, in quanto queste possono provocare danni oculari permanenti.
Il gatto con congiuntiviti ricorrenti dovute a FCV necessitano di gocce oftalmiche antivirali o, in alternativa, farmaci antivirali a somministrazione orale (es: famciclovir).
Trattamento della congestione nasale
Il gatto con forte congestione nasale e delle vie aeree può trarre beneficio da una maggiore umidificazione ambientale; per esempio, può essere una buona idea porre il gatto in un bagno pieno di vapore per 10-15 minuti, più volte al giorno.
Pulizia delle secrezioni
Pulire il viso e gli occhi dalle secrezioni con un panno umido può ridurre l'irritazione.
Cosa fare contro il calo dell'appetito?
Il gatto con un'infezione da Calicivirus potrebbe avere un senso dell'olfatto ridotto; tale problematica ripercuotersi sull'appetito.
Per contrastare l'anoressia, si consiglia di dare al gatto un cibo appetibile dall'odore particolarmente intenso.
Calicivirus del Gatto: quando usare gli antibiotici?
Alle volte, le infezioni da Calicivirus possono favorire la comparsa di sovrainfezioni batteriche, che potrebbero complicare il quadro clinico.
In questi casi, una terapia antibiotica è fondamentale a prevenire/controllare la sovrainfezione.
Il rischio di sovrainfezione aumenta nei gattini e nei gatti con malattie croniche.
Tra gli antibiotici impiegati nella prevenzione e nel trattamento delle sovrainfezioni, si segnalano:
- Doxiciclina;
- Azitromicina;
- Amoxicillina-clavulanato.
Cosa fare in presenza di zoppia?
Se il gatto con un'infezione da Calicivirus felino presenta zoppia, il veterinario prescrive con molta probabilità un antidolorifico.
Calicivirus del Gatto: quando serve il ricovero?
In presenza di rinotracheite, il ricovero in clinica veterinaria è previsto quando il gatto è disidratato o presenta una forma molto grave dell'infezione.
Come eliminare FCV dalle superfici?
I comuni disinfettanti alla candeggina sono in grado di eliminare efficacemente Calicivirus del gatto dalle superfici contaminate (si dà per scontato che sia superfici su cui è possibile usare la candeggina).
Per quanto riguarda gli oggetti, questi andrebbero immersi in una soluzione disinfettante alla candeggina per almeno 10-15 minuti.
Il lavaggio di coperte e panni utilizzati dagli animali infetti può avvenire tranquillamente in lavatrice, con acqua calda a detersivo.
La decontaminazione di oggetti che non possono essere trattati con candeggina può avvenire con abbondante acqua e sapone.
La decontaminazione di divani e poltrone può avvenire con shampoo per tappezzeria;
Se una persona tocca un gatto infetto, bisogna lavare le mani con acqua e sapone e, se possibile, applicare un disinfettante per mani a base alcolica.
Prognosi
Calicivirus del Gatto e guarigione
La maggior parte dei gatti risponde bene all'infezione da Calicivirus, nonostante non esista una cura specifica.
Nei gatti con infezione latente, è fondamentale limitare tutte quelle condizioni che possono riattivare il virus.
Nei gatti sani di età superiore ai 3 anni, la maggior parte dei ceppi di Calicivirus produce un'infezione lieve, che l'animale è in grado di superare senza particolari difficoltà.
Calicivirus del Gatto: quanto dura?
Da quando compaiono i sintomi, l'infezione da Calicivirus del gatto dura 10-20 giorni.
Prevenzione
Come prevenire il Calicivirus del Gatto
Esiste un vaccino contro il Calicivirus del gatto. Si tratta di una vaccinazione standard, che non elimina completamente il rischio di contrarre l'infezione, ma se non altro fa sì che ne riduce la gravità e la durata.
L'immunità garantita dal vaccino si riduce con il tempo, ragion per cui servono richiami periodici per garantire una protezione adeguata con FCV.
È compito del veterinario pianificare le vaccinazioni.
Il vaccino rappresenta una buona soluzione anche nei gatti con infezione latente, con tendenza alla riattivazione del virus: in questi animali, infatti, la vaccinazione riduce la probabilità di riattivazione virale.
Altre misure preventive
- Lavarsi bene le mani dopo aver toccato un gatto con rinotracheite felina.
- Evitare che il proprio gatto malato abbia contatti con altri gatti.