Medicina fisica: il caldo ed il freddo

Ultima modifica 15.05.2019

LA MEDICINA FISICA è quella branca della medicina che utilizza gli agenti fisici naturali ed artificiali a scopo terapeutico.

IL CALORE

medicina fisica riabilitativa

In medicina fisica la trasmissione del calore avviene principalmente per conduzione o per irradiazione. Nel primo caso vi è contatto diretto tra due corpi mentre nel secondo vi è assenza di contiguità tra le due superfici.

Un esempio di trasmissione di calore per conduzione è dato dai fanghi mentre laser, raggi ultravioletti e infrarossi rappresentano un classico esempio di trasmissione per irradiazione.


Gli effetti del calore sono riassunti nei seguenti punti:

a) vasodilatazione locale (dilatazione dei vasi);

b) vasodilatazione indiretta (effetto sul sistema nervoso vegetativo).

L'aumentata vascolarizzazione rende il calore particolarmente indicato nei seguenti casi:

a) stati irritativi CRONICI;

b) preparazione al massaggio;

c) preparazione alla ginnastica medica e/o alla attività sportiva.

L'uso del calore è invece sconsigliato nei seguenti casi:

a) traumi RECENTI (presenza di ematoma);

b) stati flogistici acuti;

c) irritazione organi interni.

Esistono due diversi tipi di calore:il calore secco ed il calore umido

CALORE SECCO

a) Raggi infrarossi/luce rossa.

Come abbiamo detto la trasmissione del calore avviene per irradiazione senza che vi sia nessun contatto tra la sorgente ed il corpo; gli infrarossi attraversano l'aria, vengono assorbiti dalla pelle e vengono trasformati in calore. Il loro potere di penetrazione è di circa 3cm;

Sono necessarie sedute di intensità e durata sufficienti (circa 20 min.); la luce rossa ha maggiore profondità d'azione rispetto ai raggi infrarossi e causa una minore carica di calore sulla cute.

b) luce incandescente.

Penetra più profondamente nei tessuti rispetto ai raggi ultravioletti e/o infrarossi; è indicata quando si richiede una sudorazione generalizzata ottenuta in modo tollerabile (malattie da raffredamento, affezioni reumatiche, malattie della pelle, disturbi del ricambio); non deve essere utilizzata in fase post-traumatica acuta; trova applicazione anche nella preparazione a esercizi ginnici.

c) raggi ultravioletti.

Sono la parte biologicamente più importante dello spettro solare; in medicina fisica vengono usati raggi UV a onde lunghe: UVA. Le loro principali azioni si riassumono nei seguenti punti:

- trasformazione di ergosterina in Vitamina D3;

- azione battericida;

- migliorano le funzioni dei meccanismi di difesa;

- migliorano il metabolismo energetico;

L'utilizzo dei raggi ultravioletti deve avvenire in ambienti areati a causa dei gas tossici che si possono formare (cefalee e malesseri); vi è inoltre il pericolo di ustioni e di irritazioni cutanee.

CALORE UMIDO

a) Crenoterapia;

- fango di sorgente- provenienza vulcanica- già caldo;

- fango di fiume, lago,  mare - deve essere riscaldato;

- bagni o impacchi - contatto diretto con la superficie corporea;

- durata 20-30 minuti;

- indicata nella terapia di forme croniche, anche post-traumatiche, associata ad altre forme di terapia fisica.

b) Paraffina;

- cattivo conduttore di calore (cessione lenta al corpo);

- non contiene acqua;

- la cute deve essere accuratamente asciugata (pericolo di ustioni)

- può essere mescolata al fango.

c) Bagni termali;


IL FREDDO

In medicina fisica il freddo può derivare da sorgenti naturali (ghiaccio) oppure da sorgenti artificiali (spray e medicazioni su base chimica).

Gli effetti del freddo sono riassunti nei seguenti punti:

a) vasocostrizione - azione emostatica;

b) secondaria vasodilatazione per via riflessa;

c) diminuzione della sensibilità dolorifica;

d) effetto generalizzato sul sistema vegetativo con perdita del tono muscolare (dipende dalla durata di applicazione).

Queste caratteristiche rendono il freddo particolarmente indicato nelle fasi acute successive ad un trauma.

riabilitazione fanghi doloriLa vasocostrizione permette di ridurre un eventuale ematoma o edema ed i suoi effetti si prolungano per circa 15 minuti. Per questo motivo il ghiaccio viene utilizzato ad intervalli con ripetizioni delle applicazioni anche nei giorni successivi al trauma.

Nella fase di riabilitazione il ghiaccio viene impiegato assieme a esercizi di ginnastica medica, di solito attiva (riduzione del dolore); in questi casi si sfrutta anche l'effetto di vasodilatazione secondaria.

Il freddo viene inoltre utilizzato a scopo preventivo e curativo: per esempio un massaggio con ghiaccio è utile per prevenire crampi muscolari e contratture.

L'utilizzo del freddo è controindicato in caso di ipersensibilità al freddo, disturbi sensitivi, ferite aperte e disturbi circolatori arteriosi.