Iva sulla chirurgia estetica: verso l’abolizione?

Iva sulla chirurgia estetica: verso l’abolizione?
Ultima modifica 25.05.2023
INDICE
  1. Cosa contiene la proposta
  2. Come funziona oggi

La chirurgia estetica è sempre più diffusa e non più solo tra le persone che dopo una certa età decidono di intervenire su rughe e inestetismi legati all'invecchiamento, ma anche tra le giovanissime.

A spingere verso questa direzione possono essere diverse motivazioni e a fronte di chi lo fa esclusivamente per una questione estetica, esistono molti casi nei quali interventi di questo tipo aiutano a colmare un disagio e a migliorare la salute psicologica di chi vi ci sottopone.

Tenendo conto di quest'ultimo aspetto, parte del centrodestra ha presentato una mozione per togliere l'Iva sugli interventi di chirurgia estetica.

Cosa contiene la proposta

Oggi in Italia gli interventi di chirurgia estetica sono soggetti a Iva. Il testo della mozione sostiene però che non dovrebbe essere così, visto che si tratta di prestazioni volte a migliorare la salute nel suo complesso.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, quest'ultima infatti non è tale solo in assenza di malattie o infermità ma comprende un concetto di benessere più ampio, che abbraccia anche quello psicologico. Applicare l'imposta significa quindi non tenere conto di tale aspetto e non ritenere che interventi di questo tipo possano migliorare l'aspetto psico fisico delle persone.

Eliminare l'Iva aiuterebbe anche gli operatori di settore, che da tempo sono alle prese con normative poco chiare.

Come funziona oggi

Nel 2005 una circolare dell'Agenzia delle Entrate aveva già fatto un passo in questa direzione, stabilendo che fossero da considerare esenti da Iva tutte le prestazioni di medicina e chirurgia estetica, proprio perché strettamente legate al benessere psicologico e fisico.

Successivamente però la Corte di Giustizia dell'Unione Europea aveva contestato questa scelta, sostenendo che le operazioni estetiche potessero rientrare nella categoria delle prestazioni esenti da Iva solo ed esclusivamente se necessarie a seguito di traumi, malattie o handicap.

Questa dicotomia ha reso difficile per molti orientarsi e per questo alcuni uffici locali dell'agenzia delle Entrare, rifacendosi a quanto detto dall'Europa, in questi anni hanno contestato la mancanza del versamento dell'Iva ad alcuni operatori di settore

Non tutte però lo hanno fatto e questo ha portato a una non uniformità territoriale, sul quale, alla fine, è intervenuta anche la Cassazione, che ha avallato la sentenza europea, stabilendo che non possa esistere una condotta universale ma sia compito del contribuente medico dimostrare che per un determinato caso ci siano i presupposti che legittimino la richiesta di esenzione.

Questa mozione chiede però di fare ulteriore chiarezza e di stabilire l'abolizione dell'Iva per tutti gli interventi di chirurgia estetica.