Generalità
La pressione minima alta è la condizione medica in cui il valore di pressione diastolica supera costantemente i 90 mmHg.
In genere, la pressione minima alta rientra in un contesto di ipertensione, quindi in uno stato in cui anche la pressione sistolica è costantemente, e oltremodo, superiore alla norma (quindi non solo più alta di 120 mmHg, ma anche di 140 mmHg).
Breve ripasso del concetto di pressione arteriosa e pressione alta
La pressione arteriosa è la forza che il sangue esercita contro le pareti dei vasi sanguigni, a seguito dell'azione di pompa svolta dal cuore.
Misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e in stato di riposo, la pressione arteriosa è solitamente definita attraverso i valori di pressione sistolica e pressione diastolica:
- la pressione sistolica (o pressione massima o “massima”) è la pressione arteriosa di quando il cuore si contrae
- la pressione diastolica (o pressione minima o “minima”) è la pressione arteriosa di quando il cuore è in fase di rilassamento.
In un individuo in salute, la pressione sanguigna a riposo può avere valori di pressione sistolica compresi tra 90 e 120 mmHg e valori di pressione diastolica compresi tra 60 e 80 mmHg.
Secondo la comunità medico-scientifica, la pressione arteriosa ottimale a riposo è pari o di poco inferiore a 120(p. sistolica)/80(p. diastolica) mmHg.
L'innalzamento permanente, in stato di riposo, della pressione arteriosa oltre il valore di 120/80 mmHg pone le basi per parlare di:
- Pre-ipertensione, se la pressione arteriosa non supera i 139/89 mmHg,
- Ipertensione o pressione alta, se la pressione arteriosa supera più o meno abbondantemente i 139/89 mmHg.
Se la pre-ipertensione rappresenta un campanello d'allarme che avverte della presenza di qualcosa di anormale, la pressione alta è una condizione medica clinicamente rilevante, che - in assenza di un trattamento adeguato - può degenerare in complicanze (aterosclerosi in primis) gravi e potenzialmente mortali.
- Forza di contrazione del cuore
- Gittata sistolica
- Frequenza cardiaca
- Resistenze nelle arterie periferiche
- Elasticità dell'aorta e delle grandi arterie (compliance vascolare)
- Volemia
Cos'è la pressione minima alta?
La pressione minima alta è la condizione in cui la pressione diastolica a riposo è costantemente superiore al valore di 90 mmHg, ossia il livello pressorio per la “minima” che segna il confine tra lo stato di pre-ipertensione e lo stato di ipertensione.
In altre termini, con la terminologia “pressione minima alta” i medici fanno riferimento a uno stato la cui peculiarità è una pressione diastolica a riposo particolarmente elevata, superiore a 90 mmHg.
Di norma, la pressione minima alta rientra in un contesto di ipertensione, quindi in uno stato in cui anche la pressione sistolica è costantemente e oltremodo superiore alla norma (quindi non solo più alta di 120 mmHg, ma anche di 140 mmHg).
Cause
La pressione minima alta può risultare da uno stato di ipertensione essenziale oppure da uno stato di ipertensione secondaria.
- L'ipertensione essenziale è uno stato ipertensivo che non dipende da una causa precisa e ben riconoscibile, ma da una combinazione di fattori, quali per esempio sovrappeso, obesità, sedentarietà, elevato apporto di sale nella dieta, predisposizione ereditaria o familiare all'ipertensione, invecchiamento, squilibri ormonali di vario genere e depressione
- L'ipertensione secondaria è uno stato ipertensivo alla cui origine c'è una ben precisa condizione/circostanza, che può essere per esempio una grave malattia renale, una grave anomalia cardiaca, una malattia ormonale (es: sindrome di Cushing, ipertiroidismo ecc.), il diabete, la sindrome delle apnee notturne, la gravidanza, l'uso di certo farmaci (es: corticosteroidi, pillola anticoncezionale, FANS ecc.), la stenosi delle arterie renali, l'abuso di alcol, l'uso di droghe (es: cocaina, anfetamine ecc.) o l'abuso di liquirizia.
Quindi, da quanto appena riportato, si può concludere che le cause di pressione minima alta sono numerose e consistono, in alcuni casi, in più fattori combinati e, in altri casi, in un'unica specifica condizione, che può essere una malattia, una condizione particolare o un certo comportamento.
Curiosità
Quando un individuo soffre di pressione minima alta si tende a omettere che lo stesso soggetto presenti anche una pressione massima elevata, in quanto è un'informazione per così dire “scontata”.
Questo stesso discorso non è però valido quando si parla di pressione massima alta; in tali circostanze, infatti, è bene precisare il livello pressorio della cosiddetta minima, in quanto esistono casi, soprattutto nella popolazione anziana, di pressione sistolica alta in cui la pressione diastolica è nella norma.
Il fenomeno – più comune nell'anziano che non nell'individuo adulto – dell'innalzamento della sola pressione massima prende il nome di ipertensione sistolica isolata.
Fattori di rischio della pressione minima alta
Sovrapponibili ai fattori di rischio della pressione alta, i fattori di rischio della pressione minima alta consistono in:
- Età avanzata. L'invecchiamento è responsabile di un'inevitabile processo di indurimento dei vasi arteriosi, che, tra i vari effetti, comporta anche l'aumento della pressione arteriosa;
- Predisposizione familiare all'ipertensione;
- Appartenenza alla popolazione Africana, Afro-Americana e Caraibica. Attendibili studi medici ritengono che la predisposizione di Africani, Afro-Americani e Caraibici all'ipertensione e alla pressione minima alta abbia una base genetica;
- Eccesso di sale nella dieta. L'apporto di sale nella dieta comincia a essere pericoloso, per la salute dell'essere umano, quando supera i 6 grammi giornalieri;
- Sedentarietà. Una vita particolarmente sedentaria è spesso associata a sovrappeso od obesità, ossia due dei principali fattori di rischio dell'ipertensione;
- Sovrappeso e obesità. Secondo le stime più attendibili, un terzo delle persone con pressione alta (e pressione minima alta) è in sovrappeso o soffre di obesità.
Sovrappeso e obesità incidono sulla pressione arteriosa, elevandola, perché mettono sotto sforzo il cuore; - Consumo regolare di grandi quantità di alcol. Tra gli alcolisti, l'ipertensione e la pressione minima alta sono due problematiche molto diffuse;
- Fumo e tabagismo in generale. Il fumo di tabacco comporta un innalzamento della pressione arteriosa, perché contiene sostanze con effetto vasocostrittore e perché determina la formazione di placche aterosclerotiche (N.B: l'aterosclerosi è, al tempo stesso, causa ed effetto dell'ipertensione);
- Uso frequente/costante di certi farmaci. Tra i farmaci in questione, rientrano i già citati FANS, corticosteroidi e pillola anticoncezionale, alcuni antitussivi, i decongestionanti nasali e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina;
- Stress;
- Insonnia e numero ridotto di ore dedicate al sonno notturno;
- Presenza di malattie croniche, come il diabete, alcune patologie renali o la sindrome delle apnee notturne.
Come si può notare da questo elenco, molti dei fattori di rischio della pressione minima alta (così come dell'ipertensione) sono comportamenti contrari a uno stile di vita sano. Quindi, non bisogna stupirsi se una delle principali norme di prevenzione della pressione minima alta (e dell'ipertensione) è la conduzione di uno stile di vita all'insegna della buona salute.
Sintomi e complicanze
Assieme alle altre alterazioni indotte dall'ipertensione, la pressione minima alta rappresenta una condizione subdola, in quanto non causa quasi mai sintomi, ma agisce nell'ombra, sviluppando complicanze molto gravi e, talvolta, dalle conseguenze mortali.
Quand'è che la pressione minima alta causa sintomi?
La pressione minima alta è causa di sintomi, quando, in un contesto di ipertensione, la pressione diastolica e la pressione sistolica aumentano in modo brusco e oltrepassano, rispettivamente, il valore di 110-120 mmHg e il valore di 180 mmHg.
In medicina, quando la pressione arteriosa raggiunge i suddetti livelli di pressione minima e di pressione massima, si parla di crisi ipertensiva.
I possibili sintomi delle crisi ipertensive consistono in:
- Mal di testa improvviso, pulsante e a carico di tutto il capo;
- Sensazione di testa pesante;
- Ronzii alle orecchie (acufeni);
- Vertigini;
- Sudorazione fredda;
- Sangue da naso;
- Dispnea e cardiopalmo;
- Senso d'ansia opprimente;
- Nausea e vomito;
- Problemi di vista (offuscamento visivo, fosfeni scintillanti, amaurosi puntiforme ecc.).
Complicanze
Il perdurare della pressione minima alta, e dello stato ipertensivo al quale in genere si associa, comporta un danno profondo a carico dei vasi sanguigni. Identificato principalmente nell'aterosclerosi, questo profondo danno vascolare ha ripercussioni negative sull'irrorazione sanguigna degli organi del corpo, i quali, proprio per colpa di un minor afflusso di sangue, sono a loro volta vittime di un danno.
Tra i vari organi del corpo, quelli che più risentono della prolungata presenza della pressione minima alta e dell'aterosclerosi derivante sono:
- Cuore e vasi sanguigni (sistema cardiovascolare).
A livello del cuore, le principali problematiche sono: infarto del miocardio (o attacco di cuore) e scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca).
A livello vascolare, invece, le complicanze più comuni sono: dissecazione aortica (o dissezione aortica), formazione di aneurismi e arteriopatia periferica. - Cervello.
A livello cerebrale, la prolungata presenza di pressione minima alta aumenta sensibilmente il rischio di ictus emorragico e induce la stenosi (cioè il restringimento) dei vasi arteriosi del cervello, fenomeno, quest'ultimo, che favorisce lo sviluppo di una forma di demenza nota come demenza vascolare. - Reni.
I reni sono oggetto di una perdita di funzione, perché la pressione minima alta e lo stato ipertensivo al quale si accompagna determinano, nel lungo periodo, un restringimento delle arterie renali (quindi fluisce meno sangue ai reni) e un danno a carico di strutture renali fondamentali, quali glomeruli, tubuli ecc. - Occhi.
A livello oculare, la prolungata alterazione del livelli pressori causa la stenosi delle arterie che riforniscono la retina di sangue; ricevendo meno sangue, la retina sviluppa dei danni, che sono responsabili di problemi di vista e calo visivo. - Organi dell'apparato riproduttivo.
Gli uomini con pressione minima alta tendono a soffrire di disfunzione erettile, mentre le donne con pressione minima alta sono oggetto di un certo calo della libido.
Cos'è l'aterosclerosi?
L'aterosclerosi è il processo di indurimento e ispessimento dei vasi arteriosi di medio e grosso calibro, complicato dalla formazione di ateromi sulla parete interna del suddetto tipo di vasi.
Gli ateromi sono placche di materiale lipidico (per lo più colesterolo), proteico e fibroso, che, oltre a ostruire il lume delle arterie e impedire il flusso di sangue, possono anche infiammarsi e frammentarsi. La frammentazione di un ateroma è responsabile della dispersione, nel circolo sanguigno, di corpi mobili, che possono occludere arterie di piccole dimensioni, situate anche molto lontano dalla sede d'origine del medesimo ateroma.
Diagnosi
La pressione minima alta e lo stato ipertensivo al quale generalmente si accompagna sono facilmente diagnosticabili attraverso la semplice misurazione della pressione arteriosa, mediante sfigmomanometro.
Tuttavia, una diagnosi accurata di pressione minima alta (e ipertensione) non può limitarsi alla semplice constatazione degli elevati livelli pressori a riposo, ma deve concentrarsi anche sulla ricerca delle cause scatenanti e sui connotati della problematica in corso. Ciò spiega per quale motivo i medici, di fronte a un caso di pressione minima alta, sottopongano il paziente a un accurato esame obiettivo e a una precisa anamnesi, arrivando talvolta a prescrivere anche:
- Esami del sangue;
- Esami delle urine;
- Un elettrocardiogramma, un ecocardiogramma e un test da sforzo;
- Esami radiologici, quali TAC al torace o radiografia al torace;
- Un holter pressorio.
Perché ricercare le cause scatenanti la pressione minima alta?
L'individuazione delle cause e dei fattori favorenti la pressione minima alta è importante, perché permette la pianificazione della terapia più adeguata.
Curiosità: ogni quanto è bene misurare la pressione sanguigna?
In conseguenza delle possibili conseguenze dell'ipertensione e della sua natura subdola, i medici raccomandano la misurazione della pressione sanguigna arteriosa ogni due anni, a partire dai 18 anni di età, e ogni anno, a partire dai 40 anni.
Pressione minima alta: i migliori strumenti per il monitoraggio
Tenere sotto controllo la pressione del sangue è una buona abitudine, dal momento che una vasta gamma di fattori incide sui suoi valori e che è importante verificare che non sia soggetta a sbalzi. Da diversi anni, nelle case si sono diffusi i misuratori della pressione portatili, che è possibile mantenere a portata di mano e pronti all'uso in caso si renda necessaria una misurazione. Ecco alcuni dei prodotti più apprezzati tra quelli acquistabili online.
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Terapia
La terapia della pressione minima alta e dello stato ipertensivo tipicamente associato si fonda sull'importante obiettivo di riportare i livelli di pressione massima e di pressione minima nella norma.
Per conseguire tale scopo, sono fondamentali:
- Il rispetto della dieta DASH;
- La riduzione, in caso di sovrappeso od obesità, e il mantenimento del peso corporeo entro i limiti considerati normali;
- La pratica regolare di esercizio fisico;
- Evitare tutti quei cattivi comportamenti che inducono l'innalzamento patologico della pressione arteriosa;
- Sottoporsi a terapie farmacologiche antipertensive, qualora i sopraccitati trattamenti dovessero risultare insufficienti o l'aumento pressorio fosse molto elevato;
- Sottoporsi a un'appropriata terapia causale, qualora la condizione di ipertensione fosse di tipo secondario.
Dieta DASH
La dieta DASH è un regime dietetico studiato appositamente per le persone con elevati livelli di pressione arteriosa (quindi anche per chi presenta una pressione minima alta).
I punti cardine della dieta DASH sono diversi e comprendono:
- L'invito al consumo di molta frutta e verdura, perché questi sono alimenti ricchi di fibre alimentari;
- L'invito a non consumare più di 5-6 grammi di sale al giorno;
- L'abolizione dell'aggiunta di sale agli alimenti;
- La riduzione dell'apporto di grassi saturi a meno del 7% delle calorie giornaliere totali;
- L'abolizione del consumo di cibi conservati per mezzo del sale da cucina;
- La raccomandazione a preferire latte e derivati del latte a basso contenuto di grassi;
- Il consumo di pasta e cereali integrali, al posto di pasta e cereali raffinati, per via del maggior contenuto di fibre dei primi;
- Il consumo di pesce dalle 2 alle 3 volte a settimana.
Un approccio alimentare basato sui principi della dieta DASH, oltre a garantire un controllo della pressione arteriosa, favorisce anche la riduzione del grasso in eccesso.
Per approfondire il tema dieta DASH: Esempio Dieta DASH
Riduzione del peso corporeo
Ai pazienti con pressione minima alta, ipertensione e problemi di peso (sovrappeso od obesità), i medici raccomandano il raggiungimento e il mantenimento di un indice di massa corporea (BMI o IMC) compreso tra 18,5 e 24,9 kg/m2 (normopeso), in quanto ciò è di enorme beneficio per la salute. Infatti, studi medico-scientifici hanno dimostrato che:
- Ogni 10 kg persi, da parte ovviamente di una persona obesa e ipertesa, si beneficia di un calo pressorio, sia nei valori massimi che nei valori minimi, oscillante tra 5 e 20 mmHg;
- Ogni kg perso da una persona con necessità di dimagrire abbassa la pressione di 1 mmHg.
Il mantenimento della condizione di normopeso è importante per mantenere sotto controllo la pressione arteriosa ed evitare innalzamenti.
Esercizio fisico
Ai pazienti con necessità di ridurre la pressione arteriosa, i medici raccomandano almeno 30 minuti di attività fisica aerobica (quindi camminata a passo spedito, corsa, nuoto, ciclismo) almeno 5 volte a settimana.
Curiosità
30 minuti di camminata a passo svelto, praticati dalle 3 alle 5 volte a settimana, permettono di ridurre la pressione arteriosa di 4-9 mmHg.
Comportamenti da evitare
In presenza di pressione minima alta, è fondamentale evitare tre cattive abitudini: fumare, abusare di sostanze alcoliche (rientra anche tra i punti chiave della dieta DASH) e dormire poche ore alla notte.
Farmaci
Esistono diversi farmaci con la capacità di ridurre la pressione arteriosa, sia nei valori minimi che nei valori massimi. Tra i farmaci in questione, figurano:
- Diuretici, come i cosiddetti diuretici tiazidici, il clortalidone e l'indapamide;
- Beta-bloccanti;
- Calcio-antagonisti;
- Inibitori dei sistema renina-angiotensina (o ACE-inibitori);
- Vasodilatatori ad azione diretta;
- Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (o sartani);
- Farmaci per la cosiddetta emergenza ipertensiva.
Esempio di terapia causale
In un contesto di pressione minima alta dovuta a ipertensione secondaria, la terapia causale – ossia la cura della causa scatenante – è un caposaldo del piano terapeutico, che si somma a tutti gli altri trattamenti sopra descritti.
Un esempio di terapia causale è la somministrazione di ormoni tiroidei sintetici, in presenza di ipertensione dovuta a ipotiroidismo.
Altri trattamenti utili: il controllo dello stress
I pazienti con pressione minima alta e ipertensione possono trarre giovamento da tecniche di rilassamento, come per esempio lo yoga, che insegnano a controllare le situazioni di stress.
Imparare a controllare lo stress è importante, soprattutto quando lo stress contribuisce all'innalzamento patologico della pressione arteriosa.
Prognosi
La pressione minima alta e lo stato ipertensivo a cui si accompagna costituiscono una condizione molto pericolosa, il cui mancato trattamento aumenta drasticamente il rischio di sviluppare complicanze dalle conseguenze letali (es: attacco di cuore, ictus, aneurisma ecc.).
Curiosità
Tra coloro che sanno di essere ipertesi, solo il 25% riesce a tenere la malattia sotto controllo e a riportare la propria pressione nella norma.
Prevenzione
Minimizzare il consumo di sale, mantenere nella norma il peso corporeo, praticare regolarmente attività fisica aerobica, non fumare, limitare il consumo di alcol e adottare una dieta ricca di frutta e verdura sono le principali raccomandazioni dei medici, quando il tema di discussione è la prevenzione della pressione minima alta e, più in generale, dell'ipertensione.
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