Turkesterone: Aumenta la Massa Muscolare? È Sicuro?

Cos’è e a Cosa Serve
Cos’è il turkesterone? A cosa serve il turkesterone?
Il turkesterone o 20-Idrossiecdisone (20E) è un ecdisteroide naturale che – agendo sul recettore dell'ecdisone – modula il processo di ecdisi – cambio della muta o cuticola esterna – e la metamorfosi degli invertebrati artropodi (insetti, crostacei ecc.).

Trattasi anche di un fitoecdisteroide prodotto da varie piante, tra cui Cyanotis vaga, Ajuga turkestanica (pianta dalla quale prende il nome comune) e Rhaponticum carthamoides, organismi nei quali ha la funzione di interrompere lo sviluppo e la riproduzione di alcuni insetti parassiti.
Sebbene i mammiferi non siano dotati del recettore per l'ecdisone, in vitro si è osservato che il turkesterone può comunque influenzarne i sistemi biologici; in vivo, questi effetti sono ancora sconosciuti.
Nell'uomo, si ipotizza che il turkesterone possa legarsi al gene codificante la proteina β del recettore degli estrogeni (ERβ). È per questo che il turkesterone viene ampiamente utilizzato come integratore alimentare sportivo – soprattutto nel bodybuilding – "utile" (forse) per la crescita di massa muscolare e lo sviluppo di forza.
Come Integratore
Turkesterone per aumentare la massa e la forza muscolare: funziona?
Il 20-idrossiecdisone ed altri ecdisteroidi sono principi attivi commercializzati come ingredienti per gli integratori alimentari destinati all'uso sportivo e per il bodybuilding.
Nel 2006 è stato pubblicato uno studio completo e finalizzato a identificare qualsiasi miglioramento della forza a seguito dell'assunzione di 20-idrossiecdisone.
La sperimentale ha ricercato eventuali miglioramenti prestativi, ha testato i livelli di testosterone ematico ed ha monitorato le fluttuazioni della composizione corporea.
Si è concluso che l'uso di 30 mg / die di 20-idrossiecdisone, somministrato per via orale, non influenza significativamente le risposte anaboliche o cataboliche al resistance training (allenamento contro resistenza, ovvero con i pesi o simili), la composizione corporea o gli adattamenti dell'allenamento.
Tuttavia, una serie di studi precedenti ha invece supportato gli effetti anabolici del 20-idrossiecdisone.
Uno studio più recente, condotto nel 2019 da un team che includeva il "Dipartimento di Medicina Molecolare e Cellulare dello Sport" presso la "Università Sportiva Tedesca" di Colonia, ha rilevato che sono stati osservati aumenti significativamente più elevati della massa muscolare nei partecipanti trattati con 20-idrossiecdisone, con incrementi significativamente più pronunciati sull'esercizio delle distensioni su panca.
Lo studio è stato finanziato dalla "Agenzia Mondiale Antidoping" (WADA) e ha dimostrato un significativo effetto anabolico dose-reattivo dell'integrazione con 20-idrossiecdisone in vivo.
Inoltre, studi recenti hanno chiarito che il meccanismo d'azione del 20-idrossiecdisone sulle cellule muscolari umane consiste nell'attivazione relativamente selettiva della forma β del recettore degli estrogeni (ERβ), che è noto per favorire l'ipertrofia muscolare.
Turkesterone come immunomodulatore e antiossidante
Esistono inoltre alcune prove in vitro che il turkesterone eserciti degli effetti su alcuni tipi di cellule del sangue, come linfociti e neutrofili, e che possa agire come immunomodulatore e antiossidante sulla perossidazione lipidica.
Dosaggi e Precauzioni
Quanto turkesterone assumere?
La dose appropriata di turkesterone dipende da diversi fattori come l'età, la salute e molte altre condizioni dell'utente.
Al momento non ci sono abbastanza informazioni scientifiche per determinare un intervallo appropriato di dosaggio.
Si tenga presente che i prodotti naturali non sono sempre necessariamente sicuri e i relativi dosaggi possono essere molto importanti.
È bene assicurarsi di seguire le indicazioni citate sulle etichette dei prodotti commerciali e consultare il farmacista o il medico prima dell'uso.
Effetti collaterali, precauzioni e interazioni del turkesterone
Non si hanno abbastanza informazioni sui potenziali effetti collaterali e sulle interazioni farmacologiche del turkesterone.
Durante la gravidanza e l'allattamento meglio evitarne l'uso.
Altri Usi
Il turkesterone e altri ecdisteroidi sono utilizzati in ricerca biochimica come induttori (molecole che regolano l'espressione genica) negli animali transgenici, facendo in modo che l'espressione di un nuovo gene indotto rimanga sotto il controllo del recettore dell'ecdisone in oggetto.
L'aggiunta o la rimozione di ecdisteroidi dalla dieta dell'animale transgenico fornisce quindi un modo conveniente per attivare o disattivare il gene inserito.
Alle dosi abituali, il turkesterone sembra avere poco o nessun effetto sugli animali che non hanno geni extra inseriti. Se assunto per via orale mostra un'elevata biodisponibilità, rivelandosi utile per determinare se il transgene è stato assorbito in modo efficace.
Per gli usi nella terapia genica, potrebbe essere utile comprendere quali siano le sorgenti naturali di ecdisteroidi per l'uomo – fitoecdisteroidi alimentari, flora intestinale, infezioni da elminti e altre malattie ecc.
Possibili Fonti Nutrizionali
Il turkesterone può essere assunto con gli alimenti?
L'essere umano non è in grado di assumere turkesterone con gli alimenti, a meno che non si includano certi invertebrati.
Certe larve sono in grado di sintetizzare turkesterone da: ghiandola protoracica, ghiandola anulare, l'intestino e corpi adiposi; nell'organismo adulto gran parte di questi viene perduta, ad eccezione del corpo adiposo e dell'ovaio femminile. Questi tessuti convertono il colesterolo nelle forme mature dell'ormone turkesterone – ciò avviene similmente nell'organismo dei mammiferi per gli ormoni steroidei.
L'eventuale consumo degli organismi evoluti, in pratica, sarebbe del tutto inutile.
Anche nel caso si decidesse di mangiare le larve però, non esistono garanzie che questa molecola possa rimanere intatta a seguito della cottura – che, come insegna la cultura gastronomica di certe zone orientali, africane e sudamericane, è importante per il consumo di questi organismi.
Per approfondire: EcdisteroniBibliografia
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