Tisane: effetti e funzioni
Ultima modifica 05.12.2022
INDICE
  1. Cosa sono le tisane?
  2. Tipi di tisana
  3. Come si prepara una tisana?
  4. Funzioni
  5. Impiego delle tisane oggi
  6. Consigli e raccomandazioni
  7. Tisane: sono nocive per la salute?

Cosa sono le tisane?

Le tisane sono delle preparazioni acquose estemporanee, molto diluite, spesso aromatizzate ed edulcorate.

Ottenute da una o più droghe vegetali (erbe, spezie, frutti o altri componenti vegetali), le tisane sono destinate alla somministrazione per via orale a fini terapeutici o come veicolo di altri medicamenti. Più semplicemente, le tisane sono dei preparati che sfruttano l'effetto solvente dell'acqua calda o fredda per estrarre sostanze medicamentose da fonti vegetali d'interesse salutistico.

Nota: tisane e tè alla frutta non devono essere confusi con i tè propriamente detti (neroverdebianco, giallo, oolong ecc, che sono preparati dalle foglie curate della pianta del tè - Camellia sinensis).

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Tè Ayurvedico

I tè ayurvedici sono bevande a base di erbe ayurvediche, come Agya Ghas, Yeshtimadhu, Tulasi ecc. Molte farmacie ne sono oggi provviste e li commercializzano al pari dei medicinali occidentali.

Oltre ai principi attivi specifici, i tè ayurvedici contengono nutrienti come il calcio, il potassio, il vanadio, il ferro, il manganese, il selenio e lo zinco.

Infusione, decozione e macerazione sono le tre tecniche base per la preparazione casalinga delle tisane; la scelta del metodo estrattivo più idoneo dipende dalle caratteristiche delle fonti vegetali e dei principi attivi che si vogliono estrarre di volta in volta.

Tipi di tisana

Tisana macerato: come si prepara?

Il macerato si esegue lasciando riposare la droga in acqua a temperatura ambiente, per periodi che possono variare da un giorno a diverse settimane. I residui (feccia) vanno trattenuti per filtrazione ed eventuale spremitura.

Poco utilizzato per la preparazione di tisane, il macerato è utile quando la droga contiene alte percentuali di sostanze termolabili - che andrebbero disperse con le alte temperature - o indesiderate, che verrebbero estratte in eccesso col calore.

Tisana infuso: come si prepara?

L'infuso si prepara versando acqua bollente sulla droga e lasciandola poi in ammollo dai 5 (tisane principalmente aromatiche) ai 20 minuti (tisane principalmente terapeutiche) in un contenitore chiuso con coperchio. Rispetto al decotto, l'infuso è più adatto per estrarre componenti volatili (irrimediabilmente perduti con l'ebollizione) da tessuti teneri e delicati (fiori, foglie ed erbe aromatiche).

Come si prepara una tisana?

La preparazione tradizionale della tisana risponde a requisiti molto precisi e deve comprendere alcuni elementi fondamentali:

  • Rimedio base
  • Adiuvante
  • Complemento
  • Correttore.

Vediamoli più nel dettaglio.

Rimedio base delle tisane

Il rimedio di base (remedium cardinale) è la droga o l'insieme di droghe da cui si desidera estrarre i principi attivi di interesse salutistico/terapeutico.

Adiuvante delle tisane

L'adiuvante (adjuvants) è la droga o insieme di droghe che esercitano un'azione sinergica con il rimedio di base o che ne favoriscono l'assorbimento (effetto esplicato dalle droghe ricche in saponine).

Complemento delle tisane

Il complemento (costituens) è la droga o l'insieme di droghe capaci di migliorare l'aspetto e la tessitura della tisana.

Correttore delle tisane

Il correttore (corrigens) è la droga o l'insieme di droghe aggiunte per migliorare le caratteristiche organolettiche del preparato.

Funzioni

Tisane: rimedi base o cardinali

Di seguito esporremo alcuni esempi di piante associabili per costituire il rimedio di base o cardinale:

Esempi di droghe aromatiche

Per le tisane aromatiche si consiglia di utilizzare: menta, melissa, verbena, finocchio, anice verde, arancio, liquirizia, basilicogelsomino.

Esempi di droghe coloranti

Per le tisane coloranti si consiglia di utilizzare: karkadè e rosolaccio (rosso), calendula (giallo), fiori di carcamo (arancio), sandalo rosso.

Esempi di Tisane - Articoli di Approfondimento

Tisane dimagrantiTisanadrenantedepurativaTisana lassativaTisana sedativa controansiaed insonniaTisana contro la tosseTisana contro la renellaTisana contro la diarreaTisana contro i dolori mestrualiTisane contro la cistiteTisana contro le emorroidiTisana contro il raffreddoreTisana al finocchioTisana per il fegatoTisane contro lacelluliteTisana contro l'insonniaTisana drenante per dimagrireTisane contro il diabeteTisane contro latosse

Impiego delle tisane oggi

Molte persone consumano abitualmente tisane di vario tipo, acquistate al supermercato e nei negozi alimentari in genere.


Se un tempo la loro assunzione era legata soprattutto alla malattia, oggi le tisane sono considerate una semplice prelibatezza, un rito quotidiano tutt'al più utile per risolvere piccoli e passeggeri disturbi, o per alleviare tensioni e stress della vita quotidiana.

Il metodo estrattivo di elezione in ambito domestico è l'infuso, operato su apposite bustine contenenti miscele specifiche di droghe.

A seconda delle fonti vegetali utilizzate, le tisane possono avere proprietà dimagranti, drenanti, lassative, "anticellulite" ecc. Prima di esaminare punto per punto le varie tipologie, riportiamo una serie di consigli e raccomandazioni di carattere generale.

Consigli e raccomandazioni

Efficacia ed effetti collaterali delle tisane

I preparati per infusi disponibili nei supermercati permettono di ottenere tisane scarse di principi attivi e con limitato potere terapeutico, utili per sorseggiare qualcosa di gustoso o come alternativa a tè e caffè.

Nelle erboristerie, al contrario, è possibile acquistare le singole droghe o miscele già preparate, ricevendo consigli personalizzati per preparare ed assumere tisane dotate di maggior effetto terapeutico, ma anche - potenzialmente - di maggiori effetti collaterali. Per questo motivo, è fondamentale richiedere dettagliate indicazioni sulle quantità di acqua e droghe da utilizzare nella preparazione della tisana, sulle modalità e tempi di preparazione, nonché sulle dosi di assunzione. Tutti questi consigli vanno rispettati scrupolosamente.

Importanza dell'operatore

E' molto importante fornire all'erborista informazioni dettagliate sul proprio stato di salute (incluse eventuali allergie), sulle motivazioni per cui si richiede il suo intervento e sugli eventuali medicinali assunti contemporaneamente.

Le erbe medicinali non sono un gioco o una pozione miracolosa e come tali vanno utilizzate esclusivamente sotto il controllo di figure professionali qualificate, in base alle prescrizioni del medico e dei suoi collaboratori; solo in questo modo si potranno evitare rischi inutili sfruttando al meglio le virtù terapeutiche delle tisane.

E' pertanto buona norma evitare l'automedicazione. Se acquistate le varie droghe da un'erborista, accertatevi della serietà del suo operato; droghe troppo vecchie o contaminate non sono certo utili ai fini terapeutici.

Conservazione delle droghe

Per lo stesso motivo, conservate le droghe acquistate secondo le modalità suggerite dall'erborista (generalmente in zone ombrose, areate, fresche e prive di luce). I contenitori utilizzati per la preparazione delle tisane devono essere costituiti da materiale inerte, sono invece sconsigliate le casseruole smaltate o di metallo nudo.

Consumo ottimale delle tisane

Una volta preparata, la tisana dev'essere bevuta al più presto, in quanto la conservazione è limitata (max 24-48 ore) e dovrebbe avvenire per refrigerazione.
Per aromatizzare le tisane è meglio evitare lo zucchero; preferire eventualmente un cucchiaino di miele oppure aumentare, dietro consiglio dell'erborista, la percentuale di droghe aromatiche.

Miscela di droghe

La farmacopea nazionale raccomanda di non utilizzare mai più di otto diverse droghe vegetali; in genere ne vengono utilizzate 4 o 5.

Le prescrizioni, inoltre, devono essere omogenee, nel senso che le tisane vanno preparate partendo da droghe vegetali di consistenza simile, ad esempio foglie e fiori (che rappresentano i tessuti teneri della pianta), oppure cortecce, semi e radici.

Per quanto detto circa i metodi estrattivi, misture troppo eterogenee (ad es fiori e cortecce) producono tisane con un'utilità molto relativa.

Tisane: sono nocive per la salute?

Le tisane possono essere preparate con qualsiasi tipologia e componente vegetale; alcune di queste possono risultare tossiche, pertanto gli ingredienti specifici devono essere necessariamente controllati individualmente per la salute e la sicurezza dei consumatori.

Le tisane vendute al dettaglio sono per la maggior parte considerate sicure, ma quelle medicinali potrebbero contenere dei principi attivi che causano danni se presenti in grandi quantità.

Mentre la maggior parte delle tisane sono sicure per il consumo regolare, alcune erbe hanno effetti tossici o allergenici.
Tra le maggiori cause di preoccupazione, rientrano:

Le tisane possono scatenare effetti diversi da persona a persona.
Inoltre, possono essere identificate in maniera scorretta; ad esempio, il Digitalis (Genere botanico altamente tossico per il contenuto di "digitossina") può essere scambiato con la più benigna (ma comunque relativamente tossica) Consolida maggiore.

Contaminazione delle tisane

A seconda degli ingredienti, le tisane possono essere contaminate da pesticidi o metalli pesanti.
Secondo "Naithani & Kakkar" (2004), tutte le preparazioni a base di erbe dovrebbero essere controllate per valutare eventuali residui chimici tossici, al fine di ridurre i timori dei consumatori sula presunta esposizione ai pesticidi e per aiutare a promuovere l'accettazione globale di questi prodotti.

Tisane in gravidanza

Oltre ai principi attivi universalmente tossici, diverse erbe medicinali hanno proprietà abortive. Significa che, se consumate da una donna incinta, potrebbero causare aborto spontaneo.

Tra questi ingredienti certi sono molto comuni, ad esempio la noce moscata, il macis, la papaya, il melone amaro, la verbena, lo zafferano, l'olmo e forse il melograno.

Esistono anche delle erbe controverse o di dubbio effetto, come l'artemisia, la ruta, la mentuccia, la carota selvatica, il blu cohosh (Caulophyllum thalictroides), il tanaceto e il ginepro.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer