Ultima modifica 02.10.2019

Vedi anche: Integratori di Arginina, Arginina a-chetoglutarato, Arginina aspartato, Arginina piroglutammato


L'ossido nitrico (NO o più correttamente monossido di azoto) è un mediatore endogeno di processi particolarmente importanti, come la vasodilatazione e la trasmissione degli impulsi nervosi. In natura si presenta come un gas incolore, particolarmente inquinante e con una densità simile a quella dell'aria.

Citrullina ed Ossido NitricoNel nostro organismo la sintesi di questo composto è affidata ad un gruppo di enzimi appartenenti alla famiglia delle ossido nitrico sintetasi (NOS), che utilizzano come substrato l'arginina, un amminoacido essenziale nei bambini e condizionatamente essenziale nell'adulto.

La sintesi di ossido nitrico viene stimolata da diversi fattori come il cosiddetto "shear stress", un parametro che misura la forza esercitata dallo scorrimento del sangue sulle pareti dei vasi. Quando la pressione arteriosa aumenta eccessivamente, l'organismo si difende sintetizzando ossido nitrico che, dilatando le pareti dei vasi, contribuisce all'abbassamento della pressione. Al contrario l'inibizione della sintesi di ossido nitrico determina un aumento delle resistenze periferiche ed un conseguente innalzamento della pressione arteriosa.

Anche ormoni come la noradrenalina e le citochine (proteine secrete durante la risposta immunitaria) favorirebbero la sintesi di ossido nitrico da parte degli endoteli.

L'emivita dell'ossido nitrico è brevissima, pari a circa 4 secondi. Il suo rapido catabolismo prevede il legame con il gruppo EME dell'emoglobina; tale processo conduce alla successiva formazione di metaemoglobina (una forma non funzionante), quindi nitriti e nitrati (NO2 e NO3) che vengono eliminati soprattutto per via renale.



Principali funzioni dell'ossido nitrico

MODULA LA TRASMISSIONE NERVOSA E NEUROMUSCOLARE

l'ossido nitrico funge da neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale e nei plessi nervosi periferici non-adrenergici-non colinergici dell'albero bronchiale (possibile effetto broncodilatatore - antiasmatico) e del tratto gastro-intestinale

RILASCIA LA muscolatura liscia (non volontaria)

azione vasodilatatoria sull'endotelio vascolare sistemico, coronarico e renale;

INTERVIENE DIRETTAMENTE NELLE DIFESE IMMUNITARIE

l'ossido nitrico viene prodotto da alcune cellule del sistema immunitario che lo utilizzano per difendersi dalle aggressioni di antigeni. In questo caso viene sfruttata la sua azione ossidante e la conseguente capacità di liberare radicali liberi in grado di distruggere la membrana plasmatica degli agenti microbici.

Il monossido di azoto sembra inoltre stimolare la proliferazione cellulare dei linfociti T e B durante la risposta immunitaria.

IMPEDISCE L'AGGREGAZIONE PIASTRINICA

diminuisce l'aggregabilità e l'adesibilità piastrinica (effetto antitrombotico)

STIMOLA LA MITOCONDRIOGENESI, cioè la sintesi di nuovi mitocondri.

La sintesi di ossido nitrico è ostacolata dal TNF-alfa, che è nettamente superiore negli obesi rispetto ai normopeso. Nell'obeso, quindi, l'attività mitocondriale è notevolmente ridotta, per cui ciò che si mangia - non essendo adeguatamente metabolizzato dai mitocondri - si deposita più facilmente in grasso. Questo, a sua volta, libera ingenti quantità di TNF-alfa, che a sua volta "uccide" i mitocondri. Inoltre, la carenza di ATP dovuta alla ridotta attività mitocondriale viene recepita dal cervello come un bisogno di cibo.
La restrizione calorica, a differenza degli eccessi, è in grado di attivare l'espressione dell'eNOS, stimolando la mitocondriogenesi; analogo discorso per l'esercizio fisico.



Per quanto detto finora, l'ossido nitrico ha potenzialità terapeutiche degne di nota:

riduzione della pressione arteriosa

potenziamento delle difese immunitarie

prevenzione di angina, ictus ed infarto

cura della disfunzione erettile

Tuttavia non bisogna dimenticare gli effetti negativi insiti nella forte azione ossidante di questa molecola. Gli effetti citotossici dell'ossido nitrico sono paragonabili a quelli indotti da altri agenti ossidanti, in grado di aumentare notevolmente la produzione di radicali liberi (fumo, alcol, farmaci, raggi ultravioletti e radiazioni ionizzanti). Ricordiamo che l'eccesso di radicali liberi è attualmente considerato uno dei più pericolosi alleati di invecchiamento precoce, malattie degenerative e alcune forme tumorali.

Questa semplice considerazione dovrebbe perlomeno far riflettere chi dipinge l'ossido nitrico come una sostanza miracolosa. Le ipotesi in proposito sono due: o si ridimensiona l'azione benefica dell'ossido nitrico, oppure si fa altrettanto con quella negativa dei radicali liberi. In realtà, in attesa dei risultati delle attuali sperimentazioni portate avanti con lo scopo di valutare l'efficacia e la sicurezza dell'ossido nitrico, sarebbe opportuno evitare di creare troppi entusiasmi, riservando il suo utilizzo a quei casi in cui i benefici superano di gran lunga gli effetti collaterali.

Integratori di ossido nitrico

Il variopinto settore dell'integrazione alimentare si sta arricchendo sempre più di prodotti in grado di aumentare la sintesi endogena di ossido nitrico. In particolare si punta sulla somministrazione di dosi elevate dell'amminoacido precursore (L-arginina) per via orale. Secondo i sostenitori di questi integratori, la regolare assunzione di arginina sarebbe in grado di aumentare la sintesi di ossido nitrico. A ciò andrebbero aggiunti i classici benefici derivanti da una regolare assunzione dell'aminoacido (stimolo positivo per la produzione di GH, per la detossificazione dell'organismo e per il potenziamento delle difese immunitarie).

In realtà, per quanto detto in maniera fin troppo semplice nel paragrafo precedente, la sintesi di monossido di azoto è un processo complicato, che risponde a fattori endocrini e meccanici. L'effetto stimolatorio dell'arginina diventa apprezzabile soltanto in caso di aumentato fabbisogno o in presenza di carenze indotte da una dieta povera di questo nutriente.

Molti prodotti a base di arginina consigliano una dose d'assunzione quotidiana di 3000 mg al giorno, la stessa contenuta in 120 grammi di frutta secca o in 150 grammi di carne. Recentemente, al posto della tradizionale arginina è stata proposta l'integrazione di un suo precursore, l'amminoacido L-citrullina (in genere sotto forma di citrullina malato) in grado di aumentare in maniera dose-dipendente la quantità di arginina disponibile per la sintesi di ossido nitrico. Analogo discorso per l'agmatina.