Succo di Noni: costituenti, effetti collaterali, controindicazioni

Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

La pianta esotica del Noni (Morinda citrifolia) è conosciuta da millenni nelle isole polinesiane per le sue proprietà. Succo NoniLa medicina tradizionale impiegava da tempo i derivati del piccolo albero sempreverde, per curare i disturbi della pelle, del sistema nervoso, del sistema immunitario, dell'apparato respiratorio, dell'apparato digerente e di quello osteo-articolare. Dal 2003, l'Unione Europea ha consentito la commercializzazione del succo, estratto dal frutto maturo della pianta, dopo aver dimostrato scientificamente l'assenza di tossicità.
Il succo di Noni si sta rivelando un prodotto nutraceutico ricco di proprietà benefiche e, attualmente, è interesse di studi per le diverse attività "terapeutiche" ad esso attribuibili, tra cui quella energetica, analgesica e stimolante del sistema immunitario. Le moderne ricerche scientifiche hanno rivelato la presenza di più di centinaio di sostanze fra cui spicca la xeronina, potente regolatore e costituente cellulare.

Nutrienti e Principi attivi

I nutrienti e le sostanze fitochimiche del succo di Noni

Nella pianta di Morinda citrifolia sono stati già identificati circa 160 composti nutriceutici e ognuno di questi elementi concorre a svolgere una particolare azione nel nostro organismo.
In particolare, il Noni è un frutto ricco di costituenti ad alto valore nutritivo. Il succo, che ne deriva, è caratterizzato da un'ampia quantità di sostanze metabolicamente attive come: vitamine, minerali, enzimi, aminoacidi, oligoelementi, polisaccaridi, alcaloidi, antiossidanti e bioflavonoidi.
I costituenti più importanti del Noni sono:

Altre importanti sostanze fitochimiche contenute nel succo di Noni sono: antiossidanti, acido deacetilasperulosidico, niacina (vitamina B3), caroteni, acido linoleico, acido caprilico e caproico, antrachinoni, flavonglicosidi, alcaloidi, beta-sitosterolo, flavonoidi, catechina, aminoacidi, proteine, carboidrati, fibre alimentari, fruttosio, glucosio...


Nota. Anche se le sostanze contenute nel succo di Noni sono state studiate singolarmente per la loro caratteristica bioattività, la ricerca attuale non fornisce ancora conclusioni sufficienti circa i loro effetti sulla salute umana alle dosi presenti nel fitocomplesso del noni. Infatti, il raffronto tra le dosi studiate singolarmente e quelle apportate da una media dose di noni succo, lascia trapelare come in molti casi la loro assunzione sia del tutto insufficiente a produrre l'effetto salutistico sperato.

Ricordiamo che il Noni è un integratore alimentare e le indicazioni in caso di particolari patologie dovrebbero essere concordate insieme al proprio medico.

Modo d'uso

Come si assume il Succo di Noni

Il succo è il derivato della Morinda citrifolia più diffuso in commercio, ma è bene ricordare che quello presente sul mercato non è costituito esclusivamente dal frutto "puro al 100%". In genere, il derivato del Noni è miscelato con i succhi di altri frutti (come il mirtillo, la mela e l'uva), allo scopo di migliorare la gradevolezza organolettica.
Il succo dovrebbe essere assunto lontano dai pasti (a digiuno), per evitare eventuali interferenze con altri alimenti. Dopo aver bevuto il Noni, è importante aspettare almeno 30-40 minuti prima di mangiare, per offrire le migliori condizioni di assorbimento: la digestione può compromettere l'assorbimento dei principi attivi contenuti nel succo.
Per quanto riguarda il dosaggio è preferibile attenersi alle indicazioni fornite dal produttore, presenti sulla confezione (in genere bastano due cucchiai di succo al giorno).
La presenza di conservanti è in grado di rallentare il processo di deterioramento microbiologico a cui il succo è naturalmente soggetto. I succhi senza conservanti devono essere conservati in frigo dopo l'apertura, dove, una volta aperti, possono essere conservati fino a 5-6 settimane.
Si sconsiglia di assumere il succo di Noni insieme a latte, caffè, tè o alcol, perché queste bevande rischiano di compromettere, o comunque di limitare, il corretto assorbimento delle sostanze contenute nel Noni da parte dell'organismo. In genere, è consigliabile non abbinarlo nemmeno a nicotina (fumo di tabacco) e al guaranà, per evitare di stressare in maniera eccessiva il metabolismo. Per ottenere un effetto benefico è indispensabile consumare regolarmente e con continuità (per almeno un mese) il succo di Noni: assumerlo saltuariamente non produce nessun risultato.


Nota. Sul mercato sistono diverse versioni del succo di Noni ed ognuna si differenzia per qualità e prezzo. Il frutto del Noni possiede, per natura, un odore sgradevole ed un saporo acido: il succo che ne deriva dovrebbe avere, ovviamente, le stesse caratteristiche organolettiche. Talvolta, il sapore viene reso più gradevole con l'aggiunta di altri succhi che, se da una parte valorizzano il succo apportando nuove sostanze (vitamine e minerali), dall'altra influenza anche il prezzo del prodotto. Va infatti ricordato che il succo di Noni ha un costo di produzione più elevato rispetto agli altri succhi e, generalmente, un prezzo elevato per bottiglia è giustificato solo se cotiene puro succo di Noni.
Il prodotto naturale impone per definizione che determinati componenti non siano presenti, che siano utilizzati particolari metodi produttivi e che non sia "diluito" con l'aggiunta di acqua (è importante prestare attenzione all'eventuale percentuale di acqua presente nelle confezioni).

Effetti collaterali

Non ci sono effetti collaterali formalmente accertati ed il prodotto è da considerarsi sicuro, se sono rispettate le dosi indicate. Durante le prime assunzioni, il succo di Noni potrebbe provocare sensazioni di fastidio allo stomaco e all'apparato digerente, in alcuni soggetti particolarmente sensibili. Questo tipo di disturbo svanisce normalmente entro le prime due settimane di assunzione.
Il succo di Noni possiede un buon contenuto di potassio e dovrebbe essere evitato:

In particolare, l'assunzione dell'integratore, può potenzialmente provocare una condizione di iperkaliemia, con un aumento pericoloso dei livelli di potassio a livello sanguigno.


Attenzione!
Il succo di Noni è controindicato per i soggetti che soffrono di insufficienza renale, a causa dell'elevato contenuto di potassio.

Effetti Collaterali

Controindicazioni, avvertenze, interazioni farmacologiche

L'assunzione di determinati medicinali in combinazione con il Noni potrebbe produrre una moderata interazione e perciò richiede attenzione:

Precauzioni e Avvertenze

E' consigliabile non utilizzare il succo di noni durante la gravidanza o l'allattamento, in bambini o in persone con malattie epatiche o renali. Inoltre, è necessario ricordare che il prodotto naturale ha una forte azione energizzante, che può provocare in alcune persone degli effetti eccitanti.

  • Gravidanza e allattamento: non assumere il Noni durante la gravidanza (storicamente, è stato utilizzato per provocare aborti). Meglio evitare l'assunzione del succo anche in caso di allattamento al seno.
  • Patologie renali: il Noni contiene grandi quantità di potassio e per questo è consigliabile non assumere il succo del frutto se si è affetti da patologie a carico dei reni.
  • Malattie epatiche: il succo di Noni è stato collegato a diversi casi di danno epatico: evitare l'uso in caso di patologie a carico del fegato.
  • Note particolari: sono riportate reazioni allergiche e di fotosensibilità.

Considerazioni finali

L'uso del Noni è particolarmente indicato per sostenere momenti particolarmente faticosi associati allo stress, migliorare la concentrazione e il tono dell'umore.
I diversi elementi fitochimici contenuti nel succo estratto dal frutto della Morinda citrifolia, agiscono sinergicamente e, secondo i ricercatori, ciò potrebbe dare credito all'incredibile serie di benefici, ottenuti dalla sua assunzione, su molti apparati corporei.
Le potenziali proprietà correlate all'assunzione del succo di Noni suggeriscono la necessità di approfondire, con ulteriori studi, la reale efficacia del prodotto naturale, come integratore nutraceutico di supporto alle diverse condizioni patologiche.



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Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici