Quali integratori assumere per ovaio policistico?

Quali integratori assumere per ovaio policistico?
Ultima modifica 25.06.2024
INDICE
  1. Integratori per la sindrome dell’ovaio policistico: quali scegliere?
  2. Cosa mangiare con la sindrome dell’ovaio policistico?
  3. Quali integratori assumere per ovaio policistico?
  4. Cosa posso prendere per l'ovaio policistico?
  5. Fonti

Integratori per la sindrome dell’ovaio policistico: quali scegliere?

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) – da polycystic ovary syndrome – è il disturbo endocrino più comune nelle donne in età riproduttiva. Colpisce dal 2% al 20% della fascia di età compresa tra 18 e 44 anni e ha diverse implicazioni sulla salute femminile, tra cui un aumento dei rischi metabolici, riproduttivi e psicologici. La scienza si è concentrata, negli ultimi anni, nello studio di terapie non solo farmacologioche, ma anche complementari: diverse molecole naturali, provenienti da integratori alimentari e medicinali a base di erbe, possono rivelarsi molto utili nel trattamento dei sintomi e delle conseguenze della PCOS. Diamo, quindi, uno sguardo agli integratori per la sindrome dell'ovaio policistico: come sceglierli e quali sono i più efficaci.

Quali sono i i sintomi della sindrome dell'ovaio policistico?

Il quadro clinico della PCOS prende il nome dalla presenza di caratteristiche cisti che si formano sulle ovaie. D'altro canto, rimane fondamentale sottolineare notare che questo rappresenta un segno clinico e non la causa del problema.

Le donne con sindrome dell'ovaio policistico soffrono spesso di mestruazioni irregolari, abbondanti, peli in eccesso (irsutismo), acne, dolore pelvico, difficoltà al concepimento – da qui talvolta una scarsa fertilità di coppia – e acantosi nigricans (zone iperpigmentate, mal delimitate, che compaiono tipicamente a livello delle pieghe cutanee (collo, ombelico, inguine, ascelle; la pelle si presenta ispessita e vellutata, di colore più scuro rispetto alle zone circostanti).

Le caratteristiche primarie di questa problematica sono: iperandrogenismo, anovulazione, insulino-resistenza e interruzione neuroendocrina.

La sindrome dell'ovaio policistico può essere associata all'infiammazione cronica e a un aumento del livello di stress ossidativo.

Le ovaie vengono stimolate a produrre quantità eccessive di ormoni androgeni, in particolare il testosterone, probabilmente a causa di un rilascio di eccessivo ormone luteinizzante (LH) da parte della ghiandola pituitaria anteriore e/o elevati livelli di insulina nel sangue (iperinsulinemia) nelle donne le cui ovaie sono sensibili a questo stimolo.

La maggior parte delle donne con PCOS ha insulino-resistenza e/o è obesa – che è un forte fattore di rischio per l'insulino-resistenza – sebbene l'insulino-resistenza sia un riscontro comune anche nelle donne con PCOS ma di peso normale.

Per ragioni biochimiche, che non stiamo ad illustrare nel dettaglio, l'eccesso di tessuto adiposo nelle donne obese con PCOS crea il paradosso della coesistenza sia di un eccesso di androgeni (che sono responsabili dell'irsutismo e della virilizzazione) sia un eccesso di estrogeni.

Nonostante la sua diffusione, le cause esatte della PCOS rimangono incerte e non esiste una cura definitiva nota.

Cosa mangiare con la sindrome dell’ovaio policistico?

Laddove la PCOS si associ a sovrappeso od obesità, il dimagrimento è il metodo più efficace per ripristinare la normale ovulazione/mestruazioneindipendentemente dalla composizione in macronutrienti.

Si raccomanda quindi una dieta ipocalorica equilibrata, con un taglio di 500-1000 kcal circa; la quota di grassi dev'essere mantenuta al di sotto del 30% e i saturi sotto il 10%. Parallelamente, l'esercizio fisico – almeno 30' al giorno – si rivela benefico sotto molti punti di vista.

Le linee guida della "American Association of Clinical Endocrinologists" raccomandano di ottenere una perdita di peso compresa tra il 5 e il 15% o più, per migliorare la resistenza all'insulina e tutti i disturbi ormonali ad essa associati.

Tuttavia, molte donne trovano difficile ottenere e sostenere una significativa perdita di peso. La stessa resistenza all'insulina può infatti causare un aumento del desiderio di cibo e debolezza.

Tuttavia, una dieta a basso indice glicemico, in cui una parte significativa dei carboidrati totali è ottenuta da frutta, verdura e fonti integrali, ha portato a una maggiore regolarità mestruale rispetto a una dieta sana abbinata ai macronutrienti.

Quali integratori assumere per ovaio policistico?

L'inositolo è senza dubbio il supplemento nutrizionale più utile e diffuso per il trattamento del PCOS, in particolare nel tentativo di migliorare l'insulino-resistenza.

Una revisione del 2017 ha concluso che mentre sia il mio-inositolo che il D-chiro-inositolo possono regolare i cicli mestruali e l'ovulazione, mancano prove sugli effetti di migliorare le probabilità di gravidanza.

Una revisione del 2012 e del 2017 ha rilevato che la supplementazione di mio-inositolo sembra essere efficace nel migliorare molti dei disturbi ormonali della PCOS.

Il mio-inositolo riduce la quantità di gonadotropine e la durata dell'iperstimolazione ovarica controllata nelle donne sottoposte a fecondazione in vitro.

Quanto inositolo assumere per ovaio policistico?

L'assunzione di 2-4 g / die di inositolo – una volta al giorno e prima di colazione - sono sufficienti per gli effetti insulino-sensibilizzanti; è spesso associato anche l'acido folico, in quantità di circa 400 mg / die. I primi risultati possono essere apprezzati a 12 settimane, ma il trattamento dovrebbe essere protratto almeno per 6 mesi.

Altri integratori utili per la PCOS

  • La N-acetil-cisteina (NAC), in quanto potente antiossidante, ha un'attività anti-apoptotica e diminuisce gli effetti degli elevati livelli di omocisteina. Questa sostanza può avere effetti sull'attività del recettore dell'insulina e sulla secrezione di questo ormone migliorando quindi il metabolismo glucidico attraverso il miglioramento della sensibilità dell'insulina. Un mese e mezzo di supplemento con NAC (1500-1800 mg / die) può migliorare il profilo ormonale e metabolico nelle donne con PCOS, soprattutto in associazione a terapia nutrizionale e ad altri trattamenti.
  • La genisteina, un fitosterolo della soia, integrato in 18 mg due volte al giorno per almeno 3 mesi, nelle donne con PCOS migliora il controllo della colesterolemia e degli androgeni.
  • L'acido alfa lipoico, in quantità di 500-600 mg due o tre volte al giorno (quindi 1000-1200 o 1500-1800 mg / die nel complesso), con i pasti principali, può partecipare a migliorare alcuni parametri metabolici.
  • La L-carnitina è un supplemento interessante per la gestione della PCOS in quanto ha dimostrato di poter avere effetti benefici sia metabolici (riduzione insulino-resistenza e miglioramento del profilo lipidico), sia sui tassi di ovulazione e gravidanza (trattamento per l'infertilità) sia sulla salute mentale.
  • Selenio, magnesio e in particolare zinco, soprattutto nei soggetti che ne assumono livelli sub-ottimali, possono coadiuvare il trattamento della PCOS e migliorare i tipici parametri dell'alterazione.

In sintesi, dovendo selezionare un protocollo di integrazione per la sindrome dell'ovaio policistico, la scelta dovrebbe orientarsi in particolare su:

Anche se la resistenza insulinica sembra correlata all'infiammazione sistemica, l'integrazione con omega 3 (benefici sull'attività della glutatione perossidasi) non ha per il momento dato risultati incoraggianti.

Nonostante la vitamina D sia coinvolta nella regolazione del testosterone, nessun effetto si è osservato durante la supplementazione con la stessa nelle donne affette da PCOS. La compensazione di una carenza avrebbe indubbiamente esiti positivi; pertanto si rende necessario il dosaggio ematico.

Quale integratore prendere per rimanere incinta con l'ovaio policistico?

Spesso il ginecologo prescrive farmaci specifici e integratori che contengono myo-inositolo, D-chiro-inositolo, acido folico. Sono sostanza che possono favorire la fertilità e il benessere nella ricerca di una gravidanza.

L'acido folico per ovaio policistico è utile?

Secondo le evidenze scientifiche l'acido folico può essere utile in associazione con l'inositolo per migliorare la funzione ovulatoria.

Cosa posso prendere per l'ovaio policistico?

Ecco una selezione dei migliori integratori per sindrome dell'ovaio policistico da poter comprare su Amazon, tra i prodotti più venduti.

Inositolo

Esistono due forme di Inositolo, Myo e D-Chiro. Le prove scientifiche hanno dimostrato che se non vengono assunti insieme, gli effetti sul ciclo e sull'equilibrio femminile sono minimi. L'inositolo FEM ha una concentrazione fino a 4100 mg/giorno.

Solo gli ingredienti migliori. Questo integratore è non OGM, senza glutine, senza gelatina e privo degli otto allergeni più comuni, tra cui latte, uova, crostacei, soia, arachidi, grano, pesce e noci.

L'integratore MyOva myoplus inositol è parte dell'offerta di MyOva per la salute progettata ad aiutare le donne a bilanciare il proprio corpo in modo naturale. Realizzato nel Regno Unito secondo gli standard GMP. Un modo conveniente per integrare la dieta con una dose giornaliera di 4000 mg di Mio-Inositolo. Gli integratori naturali MyOva per le donne forniscono supporto per l'equilibrio ormonale femminile e per la normale funzione di ovulazione e fertilità. 4 compresse forniscono una dose giornaliera di 4000 mg di Mio-Inositolo. MyOva contiene una miscela unica di 4000 mg di Mio-Inositolo, 100 mg di Cromo e 200 mg di Folato (5-Metiltetraidrofolato di Calcio), più facile e veloce da assorbire per il corpo rispetto all'acido folico.

NAC N-Acetil-Cisteina

N-acetil cisteina NAC supplemento fornisce 150 capsule vegan a bottiglia per una fornitura di cinque mesi, che è più rispetto ai nostri concorrenti. Il supplemento di alta potenza contiene 600 mg di NAC per porzione giornaliera di 1 capsula. Il nostro NAC è anche altamente biodisponibile che può essere utilizzato dal corpo in modo più efficiente.

Egregia - Integratore Alimentare specifico per un'adeguata gestione del profilo Metabolico in PCOS

Integratore Alimentare brevettato a base della tecnologia innovativa Revifastlipo, con trans-resveratrolo, polidatina, acido lipoico, magnesio, acido folico e vitamina D. EGREGIA grazie alle proprietà insulinosensibilizzanti delle sue componenti, è dimostrato clinicamente che può essere utile nel migliorare i parametri glicemici e metabolici in donne con sindrome metabolica, PCOS e diabete gestazionale.

Integratori di Acido Alfa Lipoico

Un integratore vegano che contiene 650 mg di acido alfa lipoico puro per capsula. Ciascun flacone contiene 120 capsule facili da assumere, equivalenti a una fornitura di 4 mesi per un eccellente rapporto qualità-prezzo. Privo di additivi sintetici, leganti o riempitivi ed è formulato esclusivamente con ingredienti di naturali e di qualità.

Le compresse di Acido Alfalipoico (ALA) composte esclusivamente da ingredienti biologici. Non contengono solventi residui, nanoparticelle, conservanti o OGM. 300 mg a Rilascio Ritardato - 120 Capsule Vegane per Copertura di 4 Mesi

Qual è il miglior integratore per i brufoli causati dall'ovaio policistico?

PHARCOS® MYO-AC 20 bustine da 4.7 g è un integratore alimentare per il trattamento sistemico dell'acne. Contiene Myo-inositolo, Nicotinamide e Acido folico

Fonti

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Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer