Ultima modifica 23.07.2019

Generalità

La pectina è una fibra solubile contenuta nella parete cellulare primaria delle piante. Ne sono particolarmente ricchi gli agrumi, dai quali viene solitamente ricavata per le sue numerose applicazioni industriali.

Integratori di PectinaOltre a fungere da agente addensante - molto popolare è l'impiego casalingo per "gelificare" la marmellata - la pectina è nota in ambito salutistico per la capacità di ridurre l'assorbimento intestinale di colesterolo e di rallentare quello degli zuccheri alimentari.

Indicazioni

Perché si usa la pectina? A cosa serve?

In virtù delle sue proprietà chimico-fisiche, la pectina è attualmente utilizzata in ambito clinico e nutrizionale come agente ipocolesterolemizzante, cardioprotettivo, regolarizzante l'alvo e anti-tumorale nei confronti del carcinoma colo-rettale.
Per questi motivi la pectina è utilizzata con successo nel trattamento e nella prevenzione:

L'elevata viscosità e le altre proprietà reologiche hanno permesso alla pectina di rientrare anche nell'industria alimentare, farmaceutica e cosmetologica.

Benefici e Proprietà

Quali benefici ha dimostrato la pectina nel corso degli studi?

Diverse sono le proprietà della pectina documentate dai vari studi.

Pectina e ipercolesterolemia

Le proprietà ipocolesterolemizzanti sarebbero ascrivibili alle caratteristiche chimico-fisiche della pectina.
Raggiunto l'ambiente intestinale, infatti, la pectina determinerebbe la formazione di un prodotto ad altissima viscosità, in grado di intrappolare nelle sue maglie colesterolo dietetico, sali biliari e altri nutrienti.
Secondo diversi autori, l'ingestione di 15 g giornalieri di pectina, adeguatamente suddivisi tra i pasti, determinerebbe, in sole poche settimane, una riduzione apprezzabile, quasi del 15%, delle concentrazioni ematiche di colesterolo.
Tali attività giustificherebbero il ruolo cardio- e vaso-protettivo della pectina.

Pectina e disturbi dell'alvo

Le caratteristiche reologiche della pectina, ossia la capacità di assorbire acqua, risulterebbero utili nella regolarizzazione dell'alvo, riducendo il rischio di stitichezza e normalizzando la consistenza delle feci in caso di diarrea.

Pectina ed iperglicemia

La capacità di rendere più graduale l'assorbimento intestinale di glucosio e la capacità di ritardare lo svuotamento gastrico permetterebbero alla pectina di modulare adeguatamente il carico glicemico di un pasto.
Questa proprietà risulterebbe particolarmente preziosa in corso di diabete, insulinoresistenza e dismetabolismi vari.

Pectina e cancro colo-rettale

Recenti studi si sarebbero concentrati sulle capacità preventive della pectina nei confronti del carcinoma colo-rettale.
Quest'attività risulterebbe correlata a diverse proprietà della pectina, tra le quali:

Dosi e Modo d'uso

Come usare la pectina

I dosaggi di pectina utilizzati negli studi che ne hanno confermato le proprietà sopra-illustrate, si attestano intorno ai 15 grammi al giorno, suddivisi in più assunzioni in concomitanza dei pasti principali.

Effetti Collaterali

L'uso di pectina, soprattutto in soggetti predisposti, potrebbe determinare la comparsa di reazioni gastrointestinali, quali flatulenza, crampi, dolori addominali crampiformi, nausea e diarrea.

Controindicazioni

Quando non dev'essere usata la pectina?

L'uso di pectina è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto della pectina?

In caso di concomitante somministrazione, la pectina potrebbe ridurre l'assorbimento di diversi principi attivi, quali lovastatina, clindamicina, tetraciclina, digossina, carotenoidi e minerali.
Le stesse proprietà chelanti si sarebbero osservate anche nei confronti dei micronutrienti presenti negli alimenti.

Precauzioni per l'uso

Cosa serve sapere prima di prendere la pectina?

A scopo puramente cautelativo, sarebbe preferibile evitare, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno, l'uso di integratori a base di pectina, data l'assenza di studi.
Stessa cautela andrebbe riservata ai pazienti affetti da sindrome dell'intestino irritabile o da disturbi funzionali e organici dell'apparato gastro-enterico.

In tutti questi casi l'uso di pectina, se strettamente necessario, dovrebbe essere supervisionato da un medico.