Ultima modifica 02.04.2020
INDICE
  1. Quando assumerli
  2. Quale Ferro scegliere?
  3. Effetti Collaterali e Modo d'uso
Vedi anche: Ferrograd ® Solfato ferroso

Quando assumerli

La maggior parte degli individui non necessita di un integratore di ferro, essendo di norma sufficiente un'adeguata assunzione degli alimenti che lo contengono (fegato, carne, pesce e legumi secchi).

Tuttavia, in particolari situazioni, gli integratori di ferro rappresentano un valido aiuto per scongiurare la comparsa di quadri da carenza e la possibilità che questi evolvano ad anemia sideropenica. Questi complementi alimentari sono tanto più necessari quanto più il soggetto si identifica nei seguenti fattori di rischio:

Integratori di Ferro

Quale Ferro scegliere?

Gli integratori di ferro si rendono quindi necessari quando l'apporto alimentare del minerale è ridotto, quando diminuisce la capacità dell'organismo di assorbirlo o quando aumentano le perdite. In ogni caso qualsiasi valutazione sulla loro utilità spetta esclusivamente al medico.

Gli integratori più diffusi contengono compresse a base di sali organici ferrosi (solfato, succinato, fumarato, gluconato o lattato), da assumersi preferibilmente a stomaco vuoto per favorirne l'assorbimento. Alcuni farmaci, come le tetracicline, i chinolonici (entrambi antibiotici) e gli antiacidi, limitano l'assorbimento del ferro e devono pertanto essere assunti a distanza di almeno due ore.

Integratori di Ferro Elementare

Attenzione, nell'etichetta di molti integratori di ferro è riportato il contenuto del sale ferroso presente nel prodotto (ad es. 40 mg di ferro fumarato). Tale dato varia sensibilmente rispetto al contenuto di ferro elementare, a cui si riferiscono i fabbisogni menzionati nell'articolo. Per esempio, come riportato dal grafico, per coprire un fabbisogno quotidiano di 18 mg di ferro elementare occorrono circa 55 mg di Ferro fumarato o 72 mg di ferro solfato o 150 mg di ferro gluconato

NOTA BENE: per garantire un assorbimento ottiamale del ferro contenuto nell'integratore, preferire i sali ferrosi (ferro fumarato, ferro solfato e ferro gluconato) rispetto ai sali ferrici

Effetti Collaterali e Modo d'uso

In caso di intolleranza gastrica gli integratori di ferro possono essere assunti in concomitanza del pasto; eventualmente, si potrà anche optare per l'aumento del numero di somministrazioni quotidiane o per una riduzione della singola dose, prolungando di riflesso la durata della terapia orale.

Tra gli effetti collaterali degli integratori ferrosi rientrano anche diversi altri disturbi di origine gastrointestinale, come diarrea, stitichezza, nausea, vomito, dolori addominali e colorazione nera delle feci.

Gli integratori liberamente acquistabili contengono dosaggi di ferro inferiori rispetto ai medicinali soggetti a prescrizione medica. Spesso il minerale viene associato a vitamina C (per favorirne l'assorbimento), acido folico e vitamine B6 e B12 (per favorire la sintesi e la moltiplicazione dei globuli rossi).

La terapia, che inizia con dosaggi ridotti e progressivamente crescenti proprio per evitare i suddetti effetti indesiderati, ha una durata piuttosto lunga. Nello specifico si deve protrarre per tre quattro mesi dopo il raggiungimento del livello normale di emoglobina, in modo da saturare le scorte dell'organismo e prevenire ricadute.

Gli integratori di ferro vanno tenuti lontani dalla portata dei bambini, poiché poche pillole possono determinare effetti molto gravi o addirittura fatali sul giovane organismo.