Generalità
La glicina è il più piccolo tra i 20 amminoacidi comunemente presenti nelle proteine.
Priva di centro chirale, appartiene alla categoria degli aminoacidi non essenziali; può infatti essere abbondantemente sintetizzata dall'organismo umano.
La glicina viene facilmente assunta tramite la dieta, sia attraverso alimenti di origine animale, come il pesce e l'albume, sia attraverso prodotti di origine vegetale, come la soia e altri legumi.
Glicina: Struttura Chimica
La glicina interviene in diverse funzioni corporee, tra le quali:
- Sintesi di proteine, peptidi e purine;
- Sintesi di ATP;
- Sintesi di acidi nucleici;
- Sintesi di emoglobina;
- Sintesi di glutatione e creatina;
- Sintesi di Sali biliari;
- Sintesi di proteine strutturali come il collagene;
- Sintesi di glucosio e glicogeno;
- Attività neurotrasmettitoriale.
Indicazioni
Perché si usa la glicina? A cosa serve?
La glicina è impiegata da anni in vari campi, da quello medico a quello cosmetologico.
Ogni campo di applicazione è evidentemente giustificato dal ruolo biologico e chimico-fisico di questo amminoacido.
In ambito clinico, la glicina viene utilizzata prevalentemente come antipsicotico ed antispastico, grazie alla capacità di interagire con specifici recettori localizzati a livello del sistema nervoso centrale.
Studi preliminari, non ancora confermati, attribuirebbero alla glicina anche potenzialità antiossidanti ed antinfiammatorie.
La glicina ed il suo sale sodico, indicato in etichetta con la sigla E640, sono impiegati nell'industria alimentare anche come esaltatori di sapidità e dolcificanti, mentre in ambito cosmetologico si usano come tamponi nella preparazione di deodoranti ed altri prodotti per l'igiene.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato la glicina nel corso degli studi?
L'uso della glicina in ambito clinico è supportato da numerose evidenze, sia di natura sperimentale che clinica.
Le evidenze di natura clinica si concentrano soprattutto sull'effetto neurofarmacologico della glicina, efficace nel
- controllare i segni tipici della spasticità degli arti inferiori in corso di patologie croniche, come la sclerosi multipla;
- migliorare la sintomatologia in caso di schizofrenia farmaco-resistente.
Dal canto loro, gli studi sperimentali mostrerebbero un ruolo antinfiammatorio ed antiossidante della glicina, particolarmente efficace nel:
- Ridurre la formazione di focolai neoplastici a livello epatico;
- Ridurre le dimensioni di melanomi, sopprimendo l'angiogenesi e regolando il normale turn-over cellulare;
- Migliorare il metabolismo lipidico;
- Promuovere la funzionalità mitocondriale dei fibroblasti, salvaguardando la sintesi di collagene (interessante proprietà antiaging)
Inoltre, in virtù del ruolo precursore nei confronti della creatina, alla glicina sarebbero state ascritte anche proprietà ergogeniche, tuttavia non confermate.
Dosi e Modo d'uso
Come usare la glicina
In ambito integrativo e dietetico, generalmente si ricorre all'uso di dosaggi giornalieri di glicina superiori al grammo, suddivisi in più assunzioni.
Il trattamento farmacologico di patologie complesse, come la schizofrenia, può avvalersi di dosaggi giornalieri superiori anche ai 40 g.
In queste circostante è obbligatoria la supervisione medica.
Effetti Collaterali
L'uso di glicina è generalmente sicuro e ben tollerato.
Molto raramente si sono osservate reazioni avverse di natura gastro-enterica, quali nausea, diarrea e dolori crampiformi.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata la glicina?
L'uso di glicina è controindicato nei pazienti disidratati, anurici, affetti da gravi patologie epatiche o ipersensibili al principio attivo.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto della glicina?
La somministrazione di glicina potrebbe teoricamente aumentare l'effetto farmacologico di farmaci antispastici come il diazepam.
Non sono note altre interazioni farmacologiche degne di nota.
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di prendere la glicina?
L'uso di integratori di glicina è generalmente controindicato durante la gravidanza e l'allattamento.
Data la capacità della glicina di essere convertita nell'ambiente intestinale in ammoniaca, si raccomanda di evitare l'uso di glicina in pazienti con alterazioni della funzionalità epatica.