Ultima modifica 04.03.2019

Le galattosidasi sono un gruppo di enzimi preposti all'idrolisi dei galattosidi in monosaccaridi.

Si definiscono galattosidi tutte le molecole caratterizzate da:

  • una porzione glucidica contenente galattosio (presente come monomero o parte di un oligosaccaride)
  • una parte molecolare organica, non glucidica, detta aglicone o genina.

A seconda che il legame glicosidico si trovi "sopra" o "sotto" il piano della molecola di galattosio, i galattosidi sono classificati in α- o β-galattosidi. Il più importante di questi ultimi è il lattosio. Similmente, in relazione ai legami idrolizzabili, le galattosidasi prendono rispettivamente il nome di alfa o beta galattosidasi.

La beta galattosidasi più importante è la lattasi, la quale - secreta dalla mucosa del tenue - presiede alla digestione del lattosio ingerito con alimenti, farmaci ed integratori, nei due monomeri che lo costituiscono: glucosio e galattosio.

 

Lattasi

Il lattosio assunto per via orale viene digerito nel digiuno ad opera della betagalattosidasi, un enzima secreto dall'intestino che libera glucosio e galattosio.

Galattosidasi come integratori

Intolleranza al lattosio

 

La lattasi è particolarmente attiva alla nascita, ma subito dopo lo svezzamento subisce un netto declino funzionale. Questo fenomeno si verifica in tutte le specie di mammiferi ed è responsabile delle cosiddetta intolleranza al lattosio; infatti, in presenza di una scarsa attività lattasica, l'ingestione di questo zucchero produce un corteo sintomatologico caratterizzato da gonfiore, crampi addominali e diarrea. L'unico modo per controllare questi disturbi è adottare una dieta cosiddetta di esclusione, basata sul consumo prevalente di alimenti senza lattosio e sulla moderazione più o meno scrupolosa dei cibi che lo contengono; il tutto in base alla tolleranza individuale (ad esempio, alcune persone con deficit di lattasi tollerano lo yogurt ed i formaggi a pasta dura, mentre altre si vedono costrette ad escluderli).

Un palliativo (rimedio che non cura la malattia ma ne attenua i sintomi) è rappresentato dall'utilizzo simultaneo di lattasi, da ingerire insieme ai prodotti contenenti lattosio per consentirne la digestione evitando così l'insorgenza di gonfiori, cattiva digestione, flatulenza e bruciori.

 

Oligosaccaridi non digeribili

 

L'alfa-galattosidasi è un enzima assente nell'uomo, indispensabile per la digestione di alcuni carboidrati (verbascosio, raffinosio e stachiosio). Questi oligosaccaridi contenuti nei legumi causano flatulenza, perché indigeribili ed inassorbibili, ma fermentabili dalla flora microbica residente nel crasso.
Un adeguato apporto esogeno di alfa-galattosidasi (tramite farmaci o integratori) permette di scomporre il raffinosio, lo stachiosio ed il verbascosio, in fruttosio, glucosio e galattosio, prima che raggiungano il colon. Pertanto, l'α-galattosidasi evita che questi carboidrati divengano un substrato di fermentazione anaerobica, prevenendo la formazione di gas (come anidride carbonica, idrogeno e metano).

L'alfa-galattosidasi, al pari del carbone vegetale, può essere somministrata anche durante la preparazione ad un'ecografia addominale; tale pratica ha lo scopo di ottenere una migliore visualizzazione ecografica degli organi studiati.