Cascara - Cascara Sagrada: Cos'è, Usi e Proprietà
Ultima modifica 08.04.2021
INDICE
  1. Cos'è la Cascara?
  2. Proprietà
  3. Modo d'Uso
  4. Effetti Collaterali e Controindicazioni

Cos'è la Cascara?

Cascara Sagrada Shutterstock

La Cascara sagrada (corteccia sacra) si ottiene dalla corteccia di Rhamnus purshiana (Fam. Rhamnaceae), un albero a foglia caduca alto fino a 18 metri, tipico della California e del Cile, ma coltivato anche nel continente europeo (Italia) ed in quello africano (Kenia).

Proprietà

La Cascara sagrada appartiene alla categoria dei lassativi antrachinonici, (estratti vegetali che agiscono esclusivamente nell'intestino crasso, aumentando la peristalsi ed irritando la mucosa).

In particolare, la cascara risulta indicata qualora si voglia ottenere una defecazione facile, caratterizzata da feci poltacee, morbide ed abbondanti. La sua azione purgante è inferiore rispetto a quella della senna e del succo d'aloe; tuttavia se assunta ad alte dosi esercita un'azione piuttosto violenta. Per questo motivo andrebbe evitato qualunque abuso o utilizzo prolungato.

Modo d'Uso

Della cascara si utilizza la corteccia essiccata che può essere reperita in taglio tisana per la preparazione di bevande che siano in grado di favorire il transito intestinale. Allo stesso tempo, gli estratti della corteccia della pianta possono essere contenuti in integratori alimentari (sempre impiegati per favorire il transito intestinale) e all'interno di farmaci da banco (OTC) con indicazioni per il trattamento a breve termine della stitichezza.

Tuttavia, è bene precisare che molto spesso la cascara non è venduta singolarmente, ma nel complesso di preparazioni lassative a base di droghe antrachinoniche (sennafrangola e rabarbaro). Allo stesso modo, anche negli integratori alimentari e nei farmaci da banco che la contengono, gli estratti della corteccia della pianta non sono gli unici ingredienti, ma sono associati ad estratti di altre piante aventi proprietà analoghe.

In qualsiasi caso, prima di utilizzare la cascara in qualsiasi sua forma, è molto importante il consulto preventivo con il proprio medico allo scopo di individuare eventuali controindicazioni all'uso di simili prodotti.

Aggiornamento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Effetti Collaterali e Controindicazioni

L'utilizzo di prodotti a abse di cascara può causare crampi addominali e diarrea. Inoltre, un suo uso eccessivo e/o improprio può favorire la comparsa di nefriti, ipokaliemia ed esporre l'individuo a pericoli per la salute.

L'impiego della corteccia della pianta e dei prodotti che la contengono o ne contengono gli estratti, inoltre, non deve essere fatto in caso di:

Allo stesos modo, anche l'uso nei bambini con età inferiore ai 10-12 anni non deve essere effettuato (l'età sotto la quale non si deve somministrare la cascara può variare in funzione del prodotto preso in considerazione; pertanto, leggere il foglietto illustrativo se presente e consultare sempre il proprio pediatra prima di somministrare simili prodotti ai bambini).

Concludiamo ribadendo che il ricorso a preparati o prodotti a base di cascara o suoi estratti dovrebbe sempre essere preceduto da un consulto medico.

L'eccessivo consumo di lassativi, cascara compresa, può infatti avere importanti ripercussioni metaboliche e gastrointestinali, fino a causare complicanze particolarmente severe ed irreversibili.