IdrossiMetilButirrato (HMB): cos'è, effetti e controindicazioni
L'Idrossi-metil-Butirrato, noto anche come HMB, è un prodotto metabolico sintetizzato dall'organismo a partire dalla leucina.
Sintesi Endogena
Nell'ambiente cellulare, una parte di questo amminoacido essenziale (leucina) dalle importanti funzioni anticataboliche subisce una reazione di transaminazione; l'enzima che catalizza questa reazione è chiamato BCAT (transaminasi specifica per gli aminoacidi ramificati).
Il prodotto che ne risulta è il chetoacido della leucina, chiamato α-chetoisocaproato (KIC), a cui sono state tradizionalmente ascritte le sopraccitate proprietà anticataboliche dell'aminoacido precursore (leucina).
La maggior parte del KIC viene quindi convertita in isovaleril-CoA, mentre una quota attorno al 5% viene metabolizzata in Beta-idrossi Beta-metilButirrato (HMB); l'enzima che catalizza questa reazione è chiamato α-chetoisocaproato diossigenasi.
In definitiva, per sintetizzare tre grammi di HMB sono necessari circa 60 grammi di leucina, cosa che nella prassi comune non avviene.
Si stima infatti che l'organismo di un uomo adulto di 70 kg produca dai 200 ai 400 mg di HMB al giorno, ovviamente anche in funzione dell'apporto alimentare di leucina.
HMB negli Alimenti e negli Integratori
L'Idrossi Metil Butirrato fu scoperto nel latte di maiale; piccole quantità sono riscontrabili anche in altri alimenti, come il pompelmo, l'erba medica ed il pescegatto.
Considerata la sua normale presenza nel cibo, ormai da qualche anno l'HMB viene commercializzato come integratore protetto da brevetto.
In conformità con i risultati di alcuni studi, la supplementazione con HMB espleterebbe un prezioso effetto ergogenico, grazie alle sue proprietà anaboliche, lipolitiche ed anticataboliche con riduzione dei DOMS.
Perché si usa l'HMB?
All'HMB vengono, ormai da diversi anni, ascritte proprietà anticataboliche e immunomodulatorie.
Nonostante la sua efficacia anticatabolica sia stata descritta in alcune condizioni critiche - come la sarcopenia dell'età adulta, la cachessia oncologica o da traumi estesi - ancora incerto è l'effetto anticatabolico ed anabolico sull'individuo sano.
Per questo motivo, la tanto pubblicizzata capacità dell'HMB di incrementare la massa muscolare in soggetti sani ed allenati è ancora da chiarire.
L'alone di mistero che circonda l'HMB è probabilmente correlato alla presenza di studi contradditori e ad un meccanismo d'azione non ancora del tutto chiaro, che vedrebbe il coinvolgimento di vie metaboliche muscolari particolarmente complesse.
Quali benefici ha dimostrato l'HMB?
Come accennato, la letteratura scientifica risulta alquanto dibattuta sulla reale utilità dell'HMB in ambito sportivo.
Se da un lato l'HMB sembrerebbe risparmiare la proteolisi muscolare indotta dall'esercizio fisico intenso, dall'altro non si osserverebbe un aumento complessivo della massa muscolare in soggetti sani ed allenanti (al contrario di quanto invece osservato su pazienti sarcopenici e defedati).
Per questo motivo l'attività anabolica, anticatabolica ed immunomodulante dell'HMB sembrerebbe essere strettamente correlata a fattori quali sesso, età, condizione fisica, stato muscolare e stato di salute.
In campo salutistico, alcuni studi avrebbero messo in luce proprietà ipocolesterolemizzanti (a carico della frazione LDL) ed antiipertensive dell'HMB; altri ancora suggerirebbero un possibile effetto positivo sul sistema immunitario e sulla guarigione delle ferite, mentre per il già ricordato stimolo sulla sintesi proteica l'HMB potrebbe essere di potenziale aiuto negli stati cachettici.
A tal proposito segnaliamo un'interessante e completa review del 2008, che prende in esame tutte le principali ricerche condotte sull'HMB negli ultimi anni: Effects of beta-hydroxy-beta-methylbutyrate (HMB) on exercise performance and body composition across varying levels of age, sex, and training experience: A review - Gabriel J Wilson Jacob M Wilson Anssi H Manninen (liberalmente consultabile a questo indirizzo).
Come usare l'HMB?
Per quanto riguarda le modalità d'assunzione, si consiglia di frazionare l'apporto giornaliero in tre singole dosi da un grammo ciascuna o da 12,5 mg per Kg di peso corporeo.
Tutto ciò per compensare la breve emivita plasmatica dell'HMB, quantificabile in due ore e mezza (con ritorno ai livelli basali entro nove ore dall'assunzione).
Dosaggi superiori ai 3 grammi al dì non sembrano sortire significativi effetti additivi.
L'HMB viene generalmente commercializzato in capsule, da deglutire con acqua od altre bevande.
Considerate le sue proprietà ergogeniche, sarebbe interessante valutare gli effetti additivi di una contemporanea associazione tra HMB ed integratori con analoghe caratteristiche, come arginina, glutammina e BCAA.
Sempre sulla base di queste considerazioni, i momenti migliori per assumere l'HMB sono la colazione, lo spuntino proteico che precede il riposo notturno e quello che segue l'allenamento.
Per approfondire: Integratori di HMB idrossimetilbutirato: cosa sono, a cosa servono e quanti grammi assumerneEffetti collaterali, controindicazioni, interazioni e precauzioni d'uso
Non sono noti al momento effetti collaterali degni di nota in seguito all'utilizzo di HMB.
Tale sicurezza è stata ribadita anche da numerosi altri studi sperimentali condotti su animali a dosaggi particolarmente elevati di HMB.
L'uso di HMB è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.
Non sono note al momento interazioni farmacologiche degne di nota tra HMB ed altri principi attivi.
Dal momento che non esistono ricerche a lungo termine su bambini, nutrici e gestanti, in questi momenti della vita l'HMB non andrebbe utilizzato spontaneamente, ma solo dopo un preventivo consulto medico.