Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson

Informazioni su Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Integratore alimentare a base di Melatonina in lastrine sublinguali
FORMATO
Confezione da 15/30 lastrine
COMPOSIZIONE (per una lastrina): Melatonina 3 mg
Note: le lastrine sono realizzate in pullulano, polisaccaride incolore e commestibile estratto dall'amido. Essendo solubile in ambiente acquoso, può esser facilmente idrolizzato e garantire il rilascio del principio attivo, direttamente in sede sublinguale.
Caratteristiche del prodotto Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Assorbimento sublinguale: l'assorbimento sublinguale è una via alternativa alla classica somministrazione orale e al relativo assorbimento gastrico o intestinale. Nonostante la
superficie di assorbimento risulti alquanto ridotta (circa 0.02 m2), l'elevata vascolarizzazione della regione sublinguale garantisce un ottimizzazione di questo processo. I vantaggi principali che derivano da questa modalità di somministrazione si concretizzano in una cinetica più rapida, e soprattutto in una maggior biodisponibilità.
La possibilità di saltare il metabolismo di primo passaggio, a cui la melatonina è molto sensibile, fa sì che la dose somministrata per via sublinguale corrisponda, in termini di biodisponibilità, ad una quota doppia assunta per os.
Melatonina: derivata direttamente dalla serotonina e prima ancora dal triptofano, è sintetizzata in una ghiandola posta a livello diencefalico e nota come epifisi. La sintesi di questo ormone è fortemente regolata - oltre che dalla disponibilità del substrato - dal rapporto luce/buio. Lo stimolo luminoso, infatti, recepito da cellule simili ai fotocettori retinici, attiva una serie di meccanismi biologici che portano alla totale inibizione dell'enzima coinvolto nella sintesi di melatonina. Si comprende quindi come la massima produzione di questo neuroormone si registri nelle ore notturne, laddove lo stimolo luminoso è minimo. La luce, tuttavia, non è l'unico stimolo in grado di interferire con la sintesi endogena di melatonina; infatti, anche l'alcol, il fumo, i tranquillanti, la caffeina, la vitamina B12, l'ibuprofene, altri farmaci e l'invecchiamento, incidono molto sulla funzionalità epifisiaria. L'integrazione con melatonina, oltre all'effetto ipnotico e sedativo, è in grado di proteggere la ghiandola pineale, riducendone l'esaurimento e proteggendola da calcificazione e degenerazione.
Oltre che nella regolazione dell'orologio biologico e del ritmo sonno/veglia, sua principale applicazione, la melatonina partecipa attivamente anche ad altre reazioni importanti, come:
- Reazioni di ossido-riduzione: è ormai nota la funzione antiossidante della melatonina e dei suoi metaboliti. L'elevata protezione che offre nei confronti delle specie reattive dell'ossigeno e dell'azoto, la pongono tra le molecole ad azione antiossidante più rilevanti, nonostante l'impegno in questo processo comporti la perdita netta della quota impegnata, vista l'assenza di reduttasi in grado di rigenerala.
- Reazioni immunitarie: diverse evidenze sperimentali hanno correlato la somministrazione di melatonina ad un significativo potenziamento delle difese immunitarie. Più precisamente si è osservato un miglioramento sia delle difese immunitarie aspecifiche (reazioni infiammatorie) che delle difese adattative (miglioramento della risposta anticorpale e citotossica).
- Reazioni di protezione: la melatonina è in grado di proteggere la cellula, ed in particolare il suo DNA, dall'azione di mutageni. Nonostante non vi siano sperimentazioni valide su uomini, è stata utilizzata nel cocktail del prof. Di Bella per le sue potenziali azioni antitumorali.
- Reazioni metaboliche: seppur ancora in fase di caratterizzazione, prime evidenze suggeriscono come l'attivazione del recettore MT1 per la melatonina, possa migliorare la sensibilità all'insulina e proteggere le cavie da laboratorio dall'insorgenza del diabete di tipo II.
Nonostante le molteplici capacità di questa molecola, attualmente la melatonina viene utilizzata in tutti quei disturbi e quelle condizioni che comportano difficoltà di addormentamento ed alterazioni del ciclo sonno/veglia.
Melatonina e attività fisica: seppur non vi siano dei benefici diretti e particolarmente importanti, relativi all'utilizzo della melatonina nella pratica sportiva, alcuni studi evidenziano:
- Miglioramento della secrezione ormonale: in particolare sembra che la somministrazione di melatonina possa ottimizzare la secrezione di GH in atleti sottoposti ad allenamento di resistenza;
- Effetto antiossidante: insieme ad altri antiossidanti, la melatonina può garantire una maggior protezione del tessuto muscolare, e non solo, dal danno ossidativo indotto da un'intensa attività fisica;
- Potenziamento delle difese immunitarie: la melatonina potrebbe risultare particolarmente utile per evitare il calo delle difese immunitarie, che segue ad allenamenti intensi e che caratterizza la sindrome da overtraining;
Non si sono ad oggi registrati particolari miglioramenti della performance o della composizione corporea in seguito ad assunzione di melatonina.
Modo d'uso consigliato dalla ditta - Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Dissolvere una lastrina sotto la lingua, prima di coricarsi
Modo d'uso nella pratica sportiva Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Vista la formulazione farmaceutica proposta dalla ditta, l'unico dosaggio effettuabile in questo caso è quello dei 3 milligrammi/die, nonostante in recenti evidenze sperimentali siano stati registrati effetti sovrapponibili a dosaggi sensibilmente inferiori.
In questo caso, inoltre, occorre considerare la maggior biodisponibilità del prodotto (che salta il metabolismo epatico di primo passaggio) e la più rapida cinetica di assorbimento, che fa sì che il picco plasmatico si realizzi immediatamente dopo la sua somministrazione, suggerendone l'utilizzo prima di coricarsi per il riposo notturno.
Sinergia - Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Diversi studi sembrano concordare sulla maggior efficacia della sinergia quando assunta insieme allo zinco. Un miglioramento generalizzato si ottiene infatti sia sul potenziamento delle difese immunitarie, sia sull'effetto antiossidante e sull'aspetto metabolico, migliorando la sensibilità all'insulina.
Alcuni studi mostrano come in caso di prolungata assunzione di zinco e melatonina, divenga necessaria anche l'integrazione con magnesiomagnesio.
La validità della somministrazione contemporanea di melatonina e vitamina B6, è ancora sotto osservazione, anche se i primi lavori evidenziano un miglioramento della sintesi endogena di quest'ormone, con un potenziamento degli effetti biologici relativi soprattutto alla modulazione dell'attività immunitaria ed ormonale.
Effetti collateraliMelatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Nonostante recenti studi abbiano ribadito l'elevata tollerabilità e sicurezza del principio attivo, esistono in letteratura casi in cui, anche alla dose di 3 mg/die, si sono osservati nausea, irritabilità, incubi ed alterazioni vascolari.
Inoltre, agendo come blando ipnotico e sedativo, la melatonina potrebbe interferire con la capacità di concentrazione. Potenziando la risposta immunitaria, la sostanza potrebbe anche peggiorare le condizioni di pazienti affetti da patologie allergiche o autoimmuni.
Precauzioni per l'utilizzo Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson
Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale o epatica, cardiovasculopatie e/o ipertensione, allergie e patologie autoimmuni, in gravidanza, durante l'allattamento, al di sotto dei 12 anni ed agli adolescenti non ancora formati.
In caso di uso prolungato (oltre le 6/8 settimane) è necessario il parere del medico.
Il presente articolo, elaborato sulla rilettura critica di articoli scientifici, testi universitari e pratica comune, ha solo scopo informativo e non ha pertanto valore di prescrizione medica. Si è quindi sempre tenuti a consultare il proprio medico, nutrizionista o farmacista prima di intraprendere l'uso di un qualsivoglia integratore. Ulteriori informazioni sull'analisi critica di Melatonina 3 Sublinguale - Jamieson.
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