Infiammazione: Cos’è? Come Funziona, Cause e Segni di Flogosi

Infiammazione: Cos’è? Come Funziona, Cause e Segni di Flogosi
Ultima modifica 11.01.2023
INDICE
  1. Che cos’è
  2. Caratteristiche dell’Infiammazione
  3. Come funziona l'Infiammazione
  4. Cause di Flogosi
  5. Segni Infiammazione
  6. Tipi di Infiammazione

Che cos’è

Infiammazione: cosa s’intende per Flogosi?

L'infiammazione (o flogosi) è un processo fisiologico attuato dall'organismo in risposta a stimoli dannosi di varia natura, inclusi quello indotti da segnali endogeni (es. cellule danneggiate) e agenti:

Si tratta di una reazione complessa, mediata dal sistema immunitario, che serve essenzialmente a contrastare e neutralizzare un potenziale pericolo e riparare gli effetti di un insulto - che si tratti di una lesione, un'infezione o altro - ripristinando la normale funzionalità del tessuto o dell'organo coinvolto. In altre parole, l'infiammazione è un tentativo protettivo dell'organismo di rimuovere gli stimoli interpretati come "pericolosi" e di avviare il processo di guarigione.

Definizione di Infiammazione

L'infiammazione è un meccanismo di difesa innato e aspecifico che si attiva in risposta ad un danno cellulare provocato da agenti di varia natura. In generale, il termine si riferisce a tutte le attività del sistema immunitario che si verificano quando il corpo sta cercando di combattere infezioni potenziali o reali, eliminare molecole tossiche o riprendersi da un danno fisico. A tutti gli effetti, il sistema immunitario è come un'unità militare con una vasta gamma di strumenti nel suo arsenale: l'infiammazione è uno di questi. La risposta infiammatoria è caratterizzata dall'accumulo locale di fluidi (gonfiore o edema) accompagnato da dolore, calore, arrossamento e compromissione della funzione della zona colpita.

Se tutto va bene, l'infiammazione si attenuerà e il nostro corpo tornerà alla normalità man mano che il danno viene risolto o l'agente patogeno viene distrutto.

Tuttavia, quando la risposta non viene opportunamente regolata o i meccanismi di controllo sono difettosi, l'infiammazione può tradursi, talvolta, in patologia: troppo poco e il nostro corpo può essere sopraffatto dall'infezione (o da un altro genere di danno) o non riuscire a guarire, così come l'eccesso può predisporre a problemi di salute importanti e comuni. Ne sono esempio le reazioni incontrollate o attivate da ragioni sbagliate che si verificano in caso di allergie o malattie con una base autoimmunitaria come la psoriasi, le artriti, la sclerosi multipla o il lupus eritematoso sistemico.

In pratica, laddove il sistema immunitario non può tornare alla normalità perché il nostro corpo non riesce a guarire, o fattori ambientali come il fumo o la dieta mantengono una minaccia, l'infiammazione va in sovraccarico e può continuare a segnalare il pericolo. Questa risposta infiammatoria a lungo termine, nota come infiammazione cronica, può portare a molte malattie.

La comprensione dei meccanismi, del contesto e del ruolo dell'infiammazione durante le risposte immunitarie fisiologiche e le conseguenze in termini patologici è in continua evoluzione.

Termini e sinonimi

A rendere riconoscibile un'infiammazione è il suffisso "-ite" con cui terminano tutte le malattie o disturbi che ne sono caratterizzati: polmonite, otite, cistite, congiuntivite, gastrite, artrite ecc.

L'infiammazione è detta anche:

  • Risposta infiammatoria
  • Flogosi
  • Risposta flogistica

Caratteristiche dell’Infiammazione

L'infiammazione è una risposta biologica caratterizzata da dolore, arrossamento, calore, gonfiore e disturbi della funzione. Questi sono tutti segni del processo avviato da molti sistemi dell'organismo in risposta al pericolo, sotto forma di una lesione fisica, un'infezione o persino dallo stesso corpo che non si comporta come dovrebbe.

L'infiammazione può essere sia un sintomo di malattia, sia una causa dei sintomi.

Come funziona l'Infiammazione

Cosa succede durante un’Infiammazione?

Nonostante l'infiammazione rappresenti l'esito di una complessa serie di eventi che coinvolgono molti dei sistemi del corpo, la risposta flogistica ha un meccanismo di base comune che vede implicati alcuni passaggi sequenziali, generalmente costanti.

La risposta infiammatoria inizia quando il tessuto danneggiato rilascia segnali chimici che innescano innanzitutto un'intensa reazione vascolare nel sito coinvolto e, tra le altre funzioni, fan sì che i vasi sanguigni locali si dilatino e le loro pareti diventino più permeabili.

Nel sito dell'infiammazione, detto anche focolaio flogistico, si accumulano cellule che svolgono diverse funzioni tra cui:

  • Produzione di mediatori che contribuiscono all'avvio, al mantenimento e alla risoluzione della flogosi
  • Eliminazione diretta degli agenti che l'hanno causata
  • Stimolazione della risposta immunitaria (inclusa quella mediata da cellule T, cellule B, macrofagi e neutrofili)

L'infiammazione di basso grado – come, per esempio, quella indotta da una puntura d'ape in chi non è allergico – potrebbe anche non produrre sintomi evidenti, ma il processo cellulare sottostante è lo stesso.

In funzione della causa, per esempio: i fagociti - le cellule che proteggono il corpo inghiottendo particelle estranee e batteri - si spostano quindi dal vaso sanguigno nel tessuto interessato per attaccare i batteri e ripulire i detriti; le piastrine si spostano sulla ferita per causare la coagulazione del sangue ecc.

L'obiettivo di questa reazione è riportare il tessuto com'era prima dell'infortunio o dell'insulto.

Quando diventa cronico, questo processo non si ferma e, invece di attaccare un invasore estraneo o riparare un danno e proteggerci dalla malattia, l'infiammazione attacca il corpo stesso.

Cause di Flogosi

Quali sono le cause dell’Infiammazione?

Il processo flogistico ha la funzione di allertare l'organismo di un pericolo in corso e di predisporlo per la lotta contro la causa scatenante.

Più comunemente, questa è rappresentata dall'aggressione da parte di microrganismi patogeni (infezioni da virus, funghi e batteri).

La flogosi può essere provocata anche da molteplici altri insulti fisici, chimici o biologici. Tra i più comuni agenti di natura non infettiva che possono scatenare un'infiammazione rientrano:

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Segni Infiammazione

Quali sono i segni tipici di Infiammazione?

A prescindere da localizzazione e natura dell'infiammazione, i cosiddetti segni cardinali dell'infiammazione compongono uno schema specifico.

I segni cardinali dell'infiammazione sono:

  1. ROSSORE(rubor): l'arrossamento dipende dalla dilatazione dei piccoli vasi sanguigni nell'area in cui è avvenuto il danno. La vasodilatazione e l'aumento della permeabilità favoriscono la migrazione delle cellule del sistema immunitario dal circolo sanguigno al sito di flogosi e, al contempo, consentono l'allontanamento degli elementi di scarto
  2. CALORE(calor): l'aumento della temperatura locale è causato dall'aumentato flusso sanguigno ed è sperimentato solo nelle parti periferiche del corpo come la pelle; se la flogosi è molto estesa, può manifestarsi anche febbre
  3. GONFIORE(tumor): l'edema è causato principalmente dall'accumulo di liquido al di fuori dei vasi sanguigni; la formazione dell'essudato, fluido ricco di proteine e di cellule del sangue, che ha lo scopo di contrastare l'agente dannoso direttamente nel sito dell'infiammazione
  4. DOLORE (dolor): dipende dal gonfiore/edema dei tessuti, dalla dilatazione dei vasi sanguigni e dall'intervento nella risposta flogistica di alcuni mediatori dell'infiammazione, come la bradichinina e le prostaglandine
  5. PERDITA DI FUNZIONALITÀ (functio lesa): la perdita di funzione può derivare da dolore che inibisce la mobilità o da grave gonfiore che impedisce il movimento nell'area infiammata.

I primi quattro segni cardinali dell'infiammazione furono descritti nel I secolo d.C. dal medico romano Aulo Cornelio Celso; la quinta conseguenza dell'infiammazione – functio lesa – è una caratteristica notata dal patologo tedesco Rudolf Virchow nel XIX secolo.

Perché compaiono questi segni?

I mediatori pro-infiammatori, tra cui le citochine, vengono rilasciati per segnalare il pericolo e il nostro sistema risponde con gli strumenti che ha a disposizione per risolvere il problema. 

Dolore, gonfiore, arrossamento e calore sono i classici segni esterni di questo processo:

  • Il dolore ci avvisa dell'insulto; 
  • Un'area può gonfiarsi quando i fluidi vengono migrati verso la lesione;
  • Seguono calore e arrossamento, mentre l'aumento del flusso sanguigno porta le cellule ad avviare il processo di guarigione.

Inoltre, a seconda della causa, sistemi di messaggistica simili agli ormoni possono ordinare al sangue di coagularsi per chiudere una ferita, mentre quando sono presenti agenti patogeni come batteri o virus, la risposta immunitaria comporta l'invio di globuli bianchi per combattere ed eliminare l'infezione.

L'intensità della risposta infiammatoria dipende dalla gravità del danno che l'ha provocata.

Sintomi sistemici d’Infiammazione

Nonostante l'infiammazione sia un processo localizzato ad un singolo tessuto o organo, l'organismo ne percepisce lo sviluppo grazie alle numerose sostanze prodotte che, raggiungendo il circolo sanguigno, segnalano la sua presenza. Quando è particolarmente intensa o quando l'area di flogosi è estesa, si possono così riscontrare delle alterazioni generalizzate, come, per esempio, leucocitosi (aumento del numero di globuli bianchi nel circolo ematico) e febbre. Inoltre, è possibile il riscontro di alcuni indici di flogosi, come proteina C reattiva e VES: se le loro concentrazioni nel circolo ematico aumentano o diminuiscono in maniera significativa, queste proteine possono essere utilizzate come marcatori dell'infiammazione in corso.

Tipi di Infiammazione

Infiammazione acuta vs cronica: qual è la differenza?

  • L'infiammazione acuta è la prima linea di difesa contro lesioni, traumi, infezioni o esposizione a composti nocivi. Di solito, è un segno che il corpo ha fatto il primo passo verso la guarigione; tuttavia, questa risposta può anche essere coinvolta in quadri patologici, come la sepsi. L'infiammazione acuta si manifesta rapidamente, diventa grave in breve tempo e dura alcuni giorni (es. polmonite acuta). In qualche caso, questa reazione flogistica può essere fatale.
  • L'infiammazione cronica si manifesta, al contrario, lentamente e può durare mesi o addirittura anni. Si tratta di una flogosi persistente che cerca di correggere un problema, come una malattia autoimmune o un'esposizione continua a irritanti ambientali o stile di vita, come l'inquinamento o il fumo. Generalmente, l'entità e gli effetti dell'infiammazione cronica variano a seconda della causa della lesione e della capacità del corpo di riparare e superare il danno.

L'infiammazione subacuta si sviluppa nel periodo che intercorre tra la flogosi acuta e quella cronica e può durare da 2 a 6 settimane.

Perché l’Infiammazione cronica rappresenta un rischio per la salute?

L'infiammazione acuta può trasformarsi, se non risolta, in infiammazione cronica.

Il meccanismo che promuove la risposta flogistica può essere simile a quella di un'emergenza, ma poiché la lesione, il danno o l'infezione non possono essere risolte, i segnali di soccorso continuano ad essere inviati.

Di conseguenza, quest'infiammazione persistente diventa il problema e non la soluzione, in quanto può danneggiare i tessuti nel tempo e favorire lo sviluppo di molti disturbi clinici, tra cui malattie cardiovascolari, disturbi neurodegenerativi, obesità, diabete, artrite e alcuni tipi di cancro.

Segni e sintomi comuni che si sviluppano durante l'infiammazione cronica sono:

In conclusione, sebbene l'infiammazione abbia luogo principalmente a livello cellulare, è tutt'altro che un semplice meccanismo che si verifica isolatamente nel corpo: è stato dimostrato che lo stress, la dieta e l'alimentazione, così come i fattori genetici e ambientali, regolano in qualche modo la risposta flogistica.

Molto resta ancora d'approfondire su cosa porta a forme dannose di infiammazione, ma uno stile di vita sano può fare molto per aiutare a mantenere il delicato equilibrio tra una forte risposta immunitaria e un'infiammazione cronica dannosa.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici