Razionamento dell'acqua: di cosa si tratta e chi riguarda
Introduzione
L'Italia, come diversi paesi nel mondo, sta attraversando una sempre più crescente crisi idrica. Uno stato di emergenza che per via della forte siccità registrata negli ultimi mesi, mette a rischio colture in ogni parte della nazione. Ad essere maggiormente colpito dal disastro idrico è il Nord, dove in alcuni territori non piove da quattro mesi. Una delle possibilità sul tavolo dei governi locali è quella di razionare l'acqua, almeno per uso agricolo se non civile, invitando comunque il rispetto di alcune buone regole di risparmio idrico anche a livello domestico. Il razionamento potrebbe dover riguardare 125 comuni con uno stop all'erogazione nelle ore notturne. Un provvediamento che alleggerirebbe le ripercussioni sul sistema agricolo, in campi e allevamenti. La Lombardia, intanto, regione maggiormente colpita dalla siccità, chiede aiuto alla Svizzera: dialogo col Canton Ticino per accingere dal Lago Maggiore.
Emergenza idrica: cosa sapere
L'emergenza acqua non interessa soltanto l'Italia, ma come è noto è frutto dei cambiamenti climatici che riguardano tutto il Pianeta. L'acqua è fondamentale non solo per l'uso personale, per bere e lavarsi, ma anche per l'agricoltura, per l'allevamento, l'industria. Una risorsa che sta diventando paradossalmente sempre più preziosa e rara, e di cui bisogna fare tesoro, risparmiando, evitando gli sprechi idrici. Basti pensare che il bacino del Pò, il più grande fiume italiano, non è mai stato così in secca: più basso che nel mese di agosto di 70 anni fa. La neve sulle Alpi scomparsa con due mesi di anticipo - la riserva nivale è pari a quella di fine luglio a causa del secondo maggio più caldo degli ultimi 65 anni- il livello dei laghi è in costante diminuzione e la temperatura è più alta di 2 gradi rispetto alle medie stagionali.
Razionamento dell'acqua: cosa significa
Razionalizzare l'acqua significa semplicemente ridurla in funzione di parametri e gestione delle risorse. Cosa parecchio complicata da attuare, a dire il vero, soprattutto perché si concretizza con l'interruzione in determinati orari, solitamente notturni, della corrente elettrica che consente l'erogazione dell'acqua. Viene abbassata la pressione, e l'acqua non raggiunge più tutte le utenze.
Dove potrebbe essere razionata l'acqua
Per affrontare il problema siccità è stata richiesto il razionamento dell'acqua. In Italia, questo provvedimento, allo stato attuale viene paventato per 125 comuni, divisi tra Piemonte e Lombardia, soprattutto nella Valle del Pò, bacino idrico in grande sofferenza, ma determinante per le colture di mais, grano e altri cereali, ortaggi e frutta. La siccità che ha colpito il graqnde fiume, infatti, è la peggiore degli ultimi 70 anni: il livello attuale è al di sotto dei 3 metri rispetto a quelli abituali. Il razionamento dell'acqua, quindi, dovrebbe interessare in primis Piemonte e Lombardia, ma anche Toscana e Lazio dove a calare sono i livelli del Tevere e del Liri, ma anche la portata del lago di Bracciano e del lago di Nemi.
In Lombardia razionamento non per usi civili
In Lombardia la crisi idrica è allo stato emergenziale. Il deficit è di ben tre miliardi di metri cubi d'acqua che servirebbero ma non ci sono, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una crisi idrica che ha raggiunto il 60 per cento, calcolando il volume d'acqua disponibile nei laghi, negli invasi e le riserve di neve ormai pari allo zero. Il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana, a seguito dell'intenzione accennata di introdurre il razionamento dell'acqua, ha specificato che non ci sarà nessun razionamento di acqua per uso civile in Lombardia, ma che potrebbero essere presi provvedimenti a stretto giro per risolvere il problema degli usi agricoli, dove già sono state rinviate alcune semine e abbassato il deflusso vitale e far alzare il livello dei laghi.
Come risparmiare acqua a casa
Per far fronte all'emergenza idrica che sta attraversando il Pianeta, anche a livello domestico si possono mettere in pratica buone abitudini per risparmiare acqua. Semplici azioni del quotidiano che consentono un razionamento dell'acqua volontario, a casa, come ad esempio:
- Usare un "frangigetto" al rubinetto, ossia un miscelatore da inserire all'interno del rubinetto che consente di risparmiare 8 mila litri ogni anno.
- Ripararare perdite a rubinetti e scarichi.
- Preferire uno scarico con pulsanti.
- Fare la doccia e non il bagno in vasca. In doccia il consumo medio è di 40-60 litri di acqua, per un bagno in vasca anche 150 litri.
- Chiudere il rubinetto mentre ci si insapona, si fa la barba, si lavano i denti. Riaprirla solo per risciacquare. In questo modo si risparmiano fino a 5 mila litri l'anno.
- Preferire la lavastoviglie invece di lavare i piatti a mano.
- Preferire la lavatrice anzichè lavare a mano.
- Usare gli elettrodomestici solo a pieno carico.
- Lavare l'automobile solo quando necessario.
- Non buttare l'acqua di cottura di pasta o riso: si può usare per innaffiare le piante.
- Recuperare l'acqua piovana sul balcone e in giardino, utile per annaffiarfe le piante e per l'irrigazione dell'orto e del giardino
- Evitare di riempire piscine.