Qualsiasi attività umana deve (finalmente) rispettare l'ecologia, l'economia e la società; ciò sta alla base dello sviluppo sostenibile.
In questo articolo parleremo di edilizia sostenibile, poiché alle abitazioni si associano:
- 25 % delle emissioni di gas serra dovute all'attività umana;
- 26 % dell'utilizzo del suolo sempre legato all'attività umana.
Tale consapevolezza sta fortemente motivando la ricerca di un'edilizia più sostenibile, incentrata sulla progettazione e costruzione di edifici ad impatto neutro, o zero, sull'ecosistema del pianeta.
Siamo tuttavia ancora lontani dalla "metamorfosi" che l'urbanizzazione richiederebbe per diventare, finalmente, sostenibile in toto.
Ciò che lascia perplessi è che il problema maggiore non consiste nella ricerca di soluzioni al problema ecologico, ma nei costi che ne derivano e nell'impatto psicologico sulla collettività.
Vediamo perché.
Per approfondire: Sostenibilità: Cosa Significa e Come MigliorarlaCosa Vuol Dire?
Cosa significa edilizia sostenibile e quali sono i presupposti
Oggi più che mai si sente parlare di edilizia sostenibile, anche se più spesso riferita al miglioramento della prestazione energetica delle case. In realtà, com'è deducibile, qualsiasi edificio risponde ai medesimi principi - scuole, attività commerciali, fabbriche ecc.
Complice lo stanziamento di incentivi statali per il miglioramento della prestazione energetica (ecobonus), avvenuto a cavallo della pandemia da COVID-19 con l'obbiettivo di supportare le imprese e gli utenti, oggi come oggi quasi tutti associano il termine sostenibilità al semplice miglioramento della prestazione energetica. Ciò è fondamentalmente sbagliato.
La questione è molto più complessa, perché necessita di un'analisi di mercato estremamente approfondita. La sostenibilità edilizia deve considerare:
- l'impatto dei materiali su:
- ecosistema, ovvero sull'impronta idrica, sull'impiego di risorse naturali e sull'inquinamento;
- economia, ovvero i costi di produzione, lavorazione, trasporto, smaltimento e riciclaggio;
- società, ovvero sulla soddisfazione dell'utente finale;
- il ciclo vitale dei materiali stessi;
- la disponibilità tecnologica necessaria alla progettazione e costruzione, e i relativi costi;
- la disponibilità di personale specializzato e i relativi costi, inclusa la formazione;
- il livello di sperimentazione e i dati storici disponibili - cioè, il passaggio dall'empirico al pratico;
- l'adeguamento progettuale e di messa in opera al territorio, non solo per motivazioni climatiche o geologiche, ma anche perché la sostenibilità dipende dalla collocazione geografica e dalle risorse del territorio
- i possibili errori ecc.
Nelle prossime righe faremo cenno agli accorgimenti progettuali e di allestimento più importanti per un'abitazione sostenibile, senza però dimenticare ogni aspetto economico che gravita intorno al concetto di "casa".
Requisiti Utili
La tua casa è stata progettata in modo sostenibile?
Cerchiamo quindi di capire "cosa guardare" per valutare il lato sostenibile della nostra abitazione.
Primo fra tutte le variabili, l'orientamento della stessa rispetto al sole; ciò è fondamentale per l'ottimizzazione del microclima interno, per la captazione dei raggi UV tramite fotovoltaico, e per l'istaurazione di zone ombreggianti.
Questo cambia, ovviamente, in base al clima (latitudine e altitudine); una casa a Trapani a 200 m dal mare verrà collocata diversamente rispetto a un'altra sita ad Alleghe.
A seconda della cubatura disponibile, possono rivelarsi particolarmente utili le cosiddette zone tampone, ad esempio porticati e tettoie. Queste aree hanno la funzione di assorbire e modulare le variazioni di temperatura dovute a vari agenti atmosferici.
La coibentazione di tetto e pareti in materiali ad alta prestazione energetica - o l'applicazione di concetti innovativi, come il prato da tetto - ha sempre un ruolo primario nel mantenimento del microclima, sia contro il caldo che contro il freddo.
Rimanendo in tema di materiali, è essenziale che il disegno complessivo implichi l'uso di materiali di produzione non tossici e rinnovabili, e una gestione ecologica dei materiali da costruzione e di scarto (recupero, riciclaggio, compostaggio ecc.).
Non di meno, sarà necessario scegliere metodi di lavorazione a basso impatto globale, il che rende talvolta complesso stabilire come procedere.
Come vedremo meglio sotto, è d'obbligo prevedere sistemi rinnovabili, come la raccolta e la depurazione dell'acqua, il fotovoltaico e i relativi accumulatori ecc. Lo stesso vale per la qualità isolante degli allestimenti, come finestre e porte. Nel prossimo paragrafo entreremo meglio nel dettaglio.
Le forniture, le tecnologie e il personale, ovviamente, dovranno rientrare in un chilometraggio sostenibile.
Migliorare la Prestazione Energetica
Come garantire una buona prestazione energetica della casa?
L'ottimizzazione energetica di una casa richiede diversi accorgimenti progettuali e di allestimento; i più importanti sono:
- Pareti e solai ben isolati, utilizzando materiali ecologici; questo può essere fatto applicando strati di materiale termo-isolante tra solaio superiore e tetto, prevedendo pareti a intercapedine - da riempire con materiale ad alta prestazione ad esempio argilla - o installando cappotti esterni ad esempio con calce-canapa;
- Finestre ad alta efficienza energetica, meglio se a doppia o tripla camera, con vetro specifico, e che vengano mantenute efficienti nel serramento;
- Porte efficienti nel serramento;
- Oscuranti, da applicare all'esterno delle finestre (scuri, tende, tendoni ecc.);
- In assenza di pannelli fotovoltaici, rivestire il tetto con alluminio riflettente o con tappeto erboso;
- Installare raccoglitori e depuratori d'acqua piovana;
- Installare accumulatori d'energia elettrica - commisurati all'impianto fotovoltaico;
- Riutilizzo delle acque grigie, ad esempio quella dei lavandini e delle docce, da impiegare come acqua per i WC.
Materiali Sostenibili: Quali Sono?
Quali sono i materiali sostenibili da utilizzare in edilizia?
Alcuni materiali da costruzione possono essere considerati "più sostenibili di altri", ma ricordiamo che:
- qualsiasi materiale richiede un minimo di processazione per guadagnare longevità.
- la sostenibilità del materiale dipende anche dalle disponibilità del territorio.
Ad esempio, il legno potrebbe essere considerato un buon materiale, ma solo se:
- prodotto localmente - la distanza limite sarebbe da approfondire;
- coltivato utilizzando una gestione forestale sostenibile;
- lavorato utilizzando energia sostenibile;
- trasportato con mezzi sostenibili ecc.
Viceversa, per quanto "naturale", potrebbe non essere considerato sostenibile.
I seguenti materiali possono essere considerati sostenibili in determinate condizioni, sulla base di una valutazione del loro ciclo vitale:
Adobe (muratura), Bambù (varie applicazioni), Cellulosa (isolamento), Argilla (muratura e isolamento), Massone (muratura), Legno composito (se prodotto con segatura di legno duro riciclato e plastica riciclata, per vari utilizzi), Blocco di terra compressa (muratura), Cordwood (muratura), Sughero (isolamento), Canapa (vari utilizzi), Forme isolanti in calcestruzzo o ICF (muratura), Lime render (intonaco di calce), Linoleum (isolante), Legname da fonti approvate dal "Forest Stewardship Council" (strutturale), Gomma naturale (isolante), Fibra naturale di cocco, lana, iuta, ecc. (varie), Isolamento in cotone biologico (isolante), Cartacemento (muratura), Pisé (muratura), Pietra di recupero (muratura), Mattone di recupero (muratura), Metallo riciclato (strutturale), Cemento riciclato (muratura), Carta riciclata (muratura), Isolamento di soia, Paglia isolante, Pannello strutturale coibentato (isolante).
Perché l’edilizia sostenibile fatica a decollare?
È interessante notare che, in molti paesi come l'Italia, si continuano a costruire edifici basati sul sistema di "mattone" attaccato con la "malta", risalente a migliaia di anni fa.
Il mattone di fango venne concepito in Medio-Oriente 2000 anni prima della "scoperta della ruota".
Eppure, in molti altri settori la tecnologia ha fatto passi da gigante. Abbiamo "imbrigliato la potenza dell'atomo", ma continuiamo ad abitare in "caverne" di laterizio e cemento.
Non si tratta di una polemica, ma di una spinta alla presa di coscienza. Lo smaltimento delle macerie inerti ha un costo molto elevato sia in termini di impronta ecologica, sia per gli addetti ai lavori.
Ciò che in Italia limita il progresso sostenibile nel campo dell'edilizia siamo noi stessi.
"La casa è per sempre!" Alla casa si attribuiscono sentimenti ed emozioni, come la stabilità, il senso di protezione, la familiarità ecc.
Un altro forte deterrente è "l'investimento sul mattone", che induce un prolungamento eccessivo della vita media degli edifici - visto che non tutti possono permettersi di acquistare il nuovo - e una qualità scadente degli stessi su tutti i punti di vista.
Ma è realmente conveniente acquistare una casa? E ristrutturarla? In genere no. Vediamo perché.
Per approfondire: Sostenibilità Alimentare: Cosa Significa e Come si ApplicaAcquisto VS Affitto: conviene?
Partiamo dal presupposto che l'acquisto è al 50% motivato dal "desiderio di possedere un bene" e, nel caso di un'abitazione, anche di "fissare le radici".
Non entreremo nel dettaglio di questi concetti, strettamente personali, ma è giusto specificare che il "senso di appartenenza", la "stabilità" e la "famiglia", non sono elementi imputabili alla materialità delle cose. Tutt'altro.
Ciò non toglie che ci possano essere delle obbiettive necessità perché, fortunatamente, siamo tutti diversi gli uni dagli altri.
Torniamo al lato venale delle cose: la convenienza dell'acquisto rispetto all'affitto dipende dal costo dell'affitto in questione e dal prezzo dell'abitazione da acquistare. In genere, tuttavia, anche se l'italiano medio si rifiuta d'ammetterlo, l'affitto è più conveniente.
L'acquisto di un appartamento di media qualità ed in periferia è sempre la soluzione più congeniale per un piccolo nucleo familiare senza grosse necessità.
Partiamo dal presupposto che un edificio "nuovo" inizia ad invecchiare dal giorno 1. Dopo 10 anni non è più recente e dopo 20 richiede interventi talvolta massicci - come vedremo sotto.
Mettendo in conto queste spese - perché, fidatevi, ci saranno - il confronto va fatto nel seguente modo (esempio):
- Costo affitto di un appartamento da 60-80 metri quadri 600 € mensili, moltiplicato per un ipotetico tempo di permanenza equivalente e 80 anni = 48.000 €. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sono a carico del proprietario.
- Costo dell'acquisto di un appartamento da 60-80 metri quadri vecchio di 30 anni nella periferia prossima di una città importante, circa 60.000 €, che richiede una parziale ristrutturazione equivalente a 30.000 € = 90.000 €.
Da considerare, inoltre, che il condominio potrebbe richiedere interventi di manutenzione, come intonaco esterno, tetto ecc. - a carico dei condomini, ovviamente - e che l'appartamento stesso, dopo qualche decennio, richiederà altri interventi. Da mettere in conto anche eventuali tasse sul possesso dell'abitazione.
A molti l'esempio può sembrare poco bilanciato, perché dipende tutto dal momento del mercato e dalla zona, ma rende comunque l'idea.
“La casa è un bene da lasciare in eredità”
Dipende dal caso; talvolta, anche no.
Nel senso che non è detto che chi riceve una casa in eredità abbia voglia di entrarci. Ma sarà comunque responsabile civilmente e penalmente della stessa e, nel caso voglia venderla, dovrà affrontare sanatorie, spese notarili ecc. Senza contare che, dopo 80 anni, una casa - ciò che ne rimane - è probabilmente di scarso valore.
Ristrutturazione: è sostenibile?
Di solito no.
Quel che la maggior parte delle persone ignora è che anche le case hanno bisogno di manutenzione. Dopo 20 anni, un'abitazione media, per essere mantenuta "in salute", richiede un intervento di ristrutturazione: serramenti, tetto, intonaco e tinteggiatura interna ed esterna, eventuali impianti, pavimenti ecc. Il costo in economia è di 500 € al metro quadrato, mediamente di 1000 € e talvolta fino a 1200-1500 €.
Calcolatrice alla mano, ci rendiamo subito conto che in una casa indipendente o semi-indipendente "il gioco non valga assolutamente la candela".
Diverso è per l'appartamento, che rappresenta in genere la soluzione più sostenibile - se non consideriamo l'aspetto sociale e psicologico della convivenza. Senza troppa ironia, negli USA un numero spaventosamente alto di aggressioni avviene per colpa del famoso "gioco" della palla fatta rimbalzare contro il muro o la porta delle camere. Riflettiamo.
Prestazione energetica della casa e sostenibilità: vale la pena ristrutturare?
Infine, se consideriamo "l'investimento" per migliorare la prestazione energetica di un'abitazione, ciò che emerge è che nella maggior parte delle case (con più di 10 anni di vita) l'ammortamento non ha fine.
Una casa di 120 metri quadrati su due piani, con tre lati liberi, richiede pressappoco 100.000 € per l'istallazione di un cappotto, di nuove finestre e porte, e di una caldaia a condensazione (ecobonus a parte, ovviamente, nel quale dovremmo aggiungere almeno 50.000 €).
Il risparmio annuo nelle utenze gas e luce sarà non più di 1000-1500 € l'anno (guerra Russia-Ucraina permettendo, la quale sta facendo schizzare i costi dei combustibili fossili). Quindi, dopo "soli" 80 anni potremo cominciare a risparmiare; peccato che nel frattempo il cappotto sia invecchiato, la caldaia pure e i serramenti anche.
Ecobonus: occhio alla “gabula”!
Costi dei materiali a parte, a chi si stesse cimentando nell'opera, consigliamo di valutare il preventivo alla voce "studio tecnico". Se è eccessivo, opponetevi. Questo perché, lo ricordiamo, i responsabili ultimi dei fondi erogati dallo Stato sono proprio i consumatori; potreste trovarvi a dover fronteggiare delle brutte sorprese.
Conclusioni
In definitiva, l'edilizia sostenibile è un elemento fondamentale allo sviluppo sostenibile.
Non è d'altro canto semplice da attuare, perché la sostenibilità deve tenere conto del lato ecologico, ma anche sociale ed economico.
In Italia - ma non solo - l'acquisto e la ristrutturazione delle case non è economicamente sostenibile, ed abbiamo visto perché.
Tuttavia, l'obbiettivo deve rimanere quello di orientarsi su soluzioni che possano ridurre l'impatto inquinante e di sfruttamento delle risorse naturali legato alle abitazioni.
Per approfondire: Saving Bees: Perché Proteggere le Api