Aloe vera: Effetti Collaterali e Controindicazioni

Aloe vera: Effetti Collaterali e Controindicazioni
Ultima modifica 11.05.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Aloe succo e Derivati Antrachinonici
  3. Aloe gel

Introduzione

Aloe vera: Effetti Collaterali e Controindicazioni Shutterstock

L'aloe vera è una pianta appartenente alla famiglia delle Aloeaceae da cui si possono ricavare due differenti tipologie di droghe, entrambe ottenute dalle foglie: il gel e il succo.

Tali droghe si differenziano per i costituenti chimici principalmente contenuti, per le proprietà che possiedono e per gli impieghi. Allo stesso modo, al variare della composizione chimica e del tipo di effetto esercitato, variano anche le avvertenze, gli effetti collaterali e le controindicazioni.

Per approfondire: Proprietà dell'Aloe: quali sono?

Aloe succo e Derivati Antrachinonici

Il succo di aloe si ottiene per percolazione dalle foglie incise e, in seguito ad essiccazione e opportuna lavorazione, dà origine all'omonima droga.

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Aloe emodina - Struttura Chimica

Fra i principali costituenti chimici dell'aloe succo spiccano i derivati antrachinonici come l'aloina (o barbaloina) e l'aloe-emodina, i responsabili dell'azione lassativa che il succo può esercitare se assunto per via orale (questo utilizzo, come si vedrà più avanti, non è più consentito).

Proprietà e Meccanismo d'azione

I derivati antrachinonici contenuti nell'aloe sono considerati i diretti responsabili delle proprietà lassative di cui il succo è dotato. Entrando più nel dettaglio, si tratta di molecole che, chimicamente parlando, sono considerate derivati dell'idrossiantracene.

Solitamente, gli antrachinoni si trovano in forma di glicosidi (glicosidi antrachinonici, per l'appunto), ossia in forma di composti caratterizzati per la presenza di una parte zuccherina nota come "glicone" e di una parte non zuccherina chiamata "aglicone" (in questo caso, l'aglicone è costituito da un derivato antracenico).

È proprio grazie alla forma glicosidica che questi composti, una volta ingeriti, sono in grado di attraversare sia lo stomaco che l'intestino tenue senza subire modificazioni, per poi arrivare a livello del crasso dove, invece, vengono trasformati grazie all'azione della flora batterica nei rispettivi agliconi. Questi ultimi esercitano quindi un'azione di tipo stimolante-irritativo, caratterizzata da un incremento della motilità intestinale con conseguente diminuzione dell'assorbimento di acqua ed elettroliti.

Poiché i glicosidi antrachinonici devono attraversare buona parte del tratto gastroenterico prima di poter esercitare la loro azione, l'effetto lassativo non è immediato, ma insorge dopo 6-12 ore.

Effetti Collaterali e Controindicazioni

Fra gli effetti collaterali più comuni causati dall'assunzione di aloe succo ritroviamo: crampi e dolori addominali e diarrea. Dosi elevate possono portare a squilibri elettrolitici e ipokaliemia, colon atonico, aggravamento della stipsi, melanosi del colon e dipendenza psicologica.

Per quel che concerne le controindicazioni, invece, il succo di aloe non deve essere assunto in presenza di patologie e disturbi gastrointestinali (ostruzione intestinale, appendicite, patologie infiammatorie del tratto enterico, ecc.), in gravidanza, durante l'allattamento al seno e nei bambini.

Ad ogni modo, ad aprile 2021 è entrato in vigore un nuovo regolamento europeo che vieta la commercializzazione di alimenti e integratori alimentari contenenti aloe-emodina, emodina e preparazioni a base di aloe contenenti derivati idrossiantracenici, a causa dei potenziali pericoli per la salute evidenziati dagli studi finora condotti in merito.

Approfondimento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatumRheum officinaleBaillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangulaRhamnus purshianaDC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Aloe gel

L'aloe gel si ottiene dalla parte parenchimatosa centrale delle foglie di aloe e dovrebbe essere privo di derivati antrachinonici, o comunque contenerne solo in tracce.

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Fra i principali costituenti chimici presenti al suo interno, ricordiamo: acqua, mucillagini, polisaccaridi, vitamine, saponine, amminoacidi, acidi organici.

Usi e Proprietà

Il gel di aloe può rientrare nella composizione di diversi integratori alimentari e bevande, ma risulta particolarmente apprezzato in ambito cosmetico.

Difatti, grazie alle sue proprietà cicatrizzanti e sfiammanti esercitate in seguito ad applicazione topica, l'aloe vera gel riscuote molto successo nel trattamento di scottature, bruciature ed eritemi. In commercio è possibile reperire sia il gel di aloe tal quale (generalmente addizionato di sostanze ad azione conservante allo scopo di impedirne la degradazione), sia cosmetici di vario tipo che lo contengono (ad esempio, creme per il viso e per il corpo, creme solari, detergenti per il corpo, shampoo, maschere viso, ecc.).

Effetti Collaterali e Controindicazioni

Il gel di aloe assunto per via orale non depurato dai derivati antrachinonici può causare irritazione gastrointestinale. Inoltre - anche quando privato di antrachinoni - non si può escludere l'eventuale insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili.

L'aloe gel applicato esternamente, invece, potrebbe causare dermatiti da contatto.

Per quanto riguarda le controindicazioni non ve ne sono di note quando il gel viene utilizzato esternamente, fatta eccezione per i casi di allergia nota ad uno o più componenti. L'uso interno, invece, oltre a non poter essere impiegato in caso di allergia nota ad uno o più componenti, non è raccomandato in gravidanza, durante l'allattamento al seno e nei bambini.

 

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