Test VO2max
Ultima modifica 26.11.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Componenti del Dispendio Energetico
  3. Test Cardiopolmonare
  4. Protocolli dei Test Ergometrici
  5. Test Indiretti di Massimo Consumo di Ossigeno
  6. Bibliografia

Introduzione

In questo articolo parleremo del test per determinare il VO2Max.

Dopo una breve introduzione sulle componenti essenziali che incidono sul conusmo di ossigeno corporeo, discuteremo anche del ruolo attribuibile al test cardiopolmonare.

Proseguendo con l'esporizione dei protocolli dei test ergometrici, giungeremo infine ai test indiretti di massimo consumo di ossigeno.

test VO2max Shutterstock

Componenti del Dispendio Energetico

Le componenti principali del dispendio energetico globale sono:

Test Cardiopolmonare

l principale obiettivo è quello di misurare la capacità di adattamento allo sforzo e gli eventuali fattori limitanti, analizzando la risposta ventilatoria cardiovascolare e metabolica indotta dall'esercizio. La corretta esecuzione richiede:

  • quantificare la sollecitazione in termini di lavoro esterno prodotto;
  • misurare il costo energetico (CE) del lavoro effettuato.

Ergometri Specifici

  • Nastro trasportatore
  • Cicloergometro
  • Ergometro per gli arti superiori (Kayak e Remoergometro per disabili)
  • Ergometri per il nuoto

Condizioni Ambientali

  • Il locale: spazioso, luminoso, ben arieggiato;
  • La temperatura: variabile tra i 17° ed i 20°;
  • L'umidità variabile tra il 40-50%;
  • Il soggetto: deve familiarizzare con l'ergometro, con i tecnici e i valutatori e con il test;
  • Riscaldamento: deve durare tra i 10 e i 15 minuti;
  • Evitare rebound vagali: non lasciare immobile il soggetto dopo il test.

Misura del V'O2max

Errori da evitare:

  • Protocollo non corretto;
  • Ergometro non adeguato;
  • Scarsa motivazione da parte del soggetto;
  •  Overtraining.

Regole per l'Atleta

  • Riposo completo il giorno precedente;
  • Notte tranquilla con almeno 8 ore di sonno;
  • Intervallo dall'ultimo pasto di almeno tre ore;
  • Astensione dall'assumere alcoolcaffeina, tabacco, farmaci dal giorno prima.

Specificità del Test

Soggetto sano allenato e non: protocolli in grado di utilizzare molte masse muscolari per un tempo ed un'intensità adeguati;

Atleta: i protocolli devono riprodurre il più possibile l'esercizio specifico di gara.

Misura del V'O2 max

Protocolli Standard:

  • Test Incrementale (Triangolare)
  • Test a Carico Costante (Rettangolari)

Protocolli dei Test Ergometrici

Misura del V'O2 max al nastro Trasportatore

Protocolli con incremento del carico attraverso la pendenza del nastro associato o meno a quella della velocità.

Atleti allenati alla corsa: incremento della velocità senza aumento della pendenza (o pendenza fissa a 1-1,5%);

Soggetti non allenati o patologici: qualsiasi protocollo può avere dei limiti; ma per una minore abitudine alla frequenza di passo e alle alte velocità e il maggior rischio di cadute, si preferiscono protocolli con incremento della pendenza.

Misura del V'O2 max al Cicloergometro

Indispensabile adeguare le proprie misure antropometriche con quelle del cicloergometro. Metodologia Tipica:

Incremento di 50 W ogni 2 minuti oppure 25 W ogni minuto.

Ampia letteratura sul carico iniziale e incrementale. Al cicloergometro, eccezion fatta per i ciclisti, si raggiungono valori VO2 inferiori rispetto alla corsa su nastro.

Nel test massimale il soggetto può interrompere il test per fatica locale (dolore alle cosce) prima che si raggiunga il VO2max.

Misura del V'O2 max al kayakergometro

I test eseguiti con le braccia danno risposte fisiologiche percentualmente inferiori a quelle dei test eseguiti con le gambe, per i soggetti non allenati all'utilizzo delle masse muscolari degli arti inferiori. Si raggiungono valori tra il 64 - 80% di quelli ottenuti al nastro e al cicloergometro.

Per gli atleti di alto livello: i valori di VO2 max sono simili sia al Kayakergometro che al nastro trasportatore;

Per gli atleti di medio livello o in fase di specializzazione: il valore del VO2 max al kayakergometro non supera il 90% di quello ottenuto al treadmill.

Misura del V'O2 max Al Remoergometro

Test Triangolare: carichi crescenti fino all'esaurimento, con step di 3 minuti e 50 W, con una pausa di 30 secondi per il prelievo del lattato.

Test Rettangolare: simula la durata della prestazione (6 minuti per gli uomini, 5 minuti per le donne e gli juniores) con una partenza, una fase centrale di passo e una fase finale. In questo modo il soggetto esprime in maniera più specifica il suo V'O2 max.

Criteri per la Sospensione del Test

  • Stabilire se si vuole raggiungere l'esaurimento, valutando anche la massima quantità di lavoro compiuta e la capacità di accumulare lattato;
  • Stabilire se si preferisce interrompere il test secondo l'andamento prefissato di un determinato parametro (es. raggiungimento di un plateau del VO2 anche in presenza di un continuo aumento del carico di lavoro).

Criteri di Validità della Misura del VO2max

  • Raggiungimento di un plateau;
  • Picco di lattato di almeno 8 mM;
  • Un RER, al termine della prova, di almeno 1,08-1,10;
  •  Frequenza Cardiaca (FC) massima raggiunta di 10 battiti ± la FC massima teorica.

Test Indiretti di Massimo Consumo di Ossigeno

Non impiegano apparecchiature e metodiche complesse, potendo essere utilizzati anche sul campo. Forniscono indicazioni sullo stato di forma di una popolazione (controllo della Physical Fitness) o nella selezione attitudinale delle attività giovanili, mentre sul singolo, offrono un metodo molto semplice per seguire le variazioni, anche settimanali, del metabolismo aerobico.

Si dividono in: Massimali e Sottomassimali

Test Massimali Indiretti

Si basano sui seguenti assunti:

  • L'intensità massima di un esercizio prevalentemente aerobico (durata superiore ai 6 minuti) che un soggetto può sostenere è determinata dal suo VO2max;
  • potenza aerobica maggiore corrisponde VO2max;
  • A parità di rendimento, ad una potenza aerobica maggiore corrisponde una potenza meccanica, quindi una velocità massima, maggiore;
  • Il costo energetico della corsa o di altre modalità di esercizio è mediamente uguale in tutti i soggetti.

Considerazioni critiche sui test di Astrand e Margaria

  • Errori di stima del 10% (allenati, sovrastimati); 15% (non allenati, sottostimati), per una minore FC a parità di VO2
  • La FC non ha con il VO2 una relazione lineare, costante e uguale in tutti i soggetti, nemmeno ai carichi sottomassimali (specie in età avanzata);
  • La relazione FC/VO2 non dovrebbe dipendere dal sesso, nella realtà donne e bambini devono raggiungere una FC più elevata per lo stesso VO2;
  • Il rendimento meccanico non è costante in tutti i soggetti e per tutto il test, le variazioni interindividuali di costo energetico sono del 4-5% al cicloergometro (di solito 23%) e persino del 7% allo scalino (basso costo energetico, VO2 max inferiore);
  • Non viene considerata l'età (VO2 max degli anziani sovrastimato), o viene assunta come FC max quella calcolata dalla semplicistica formula di Cooper (220 - età);
  • La FC è influenzata da variabili non facilmente controllabili (temperatura, emozioni, allenamento, digestione, tipo di esercizio, equilibrio idrosalino, farmaci, etc.), per cui la variabilità giornaliera è maggiore (10%) rispetto a quella del VO2 (5%).

Fattori di correzione per la stima del VO2max in base all'età del soggetto oppure quando è nota la sua FCmax.

Il fattore di correzione deve essere moltiplicato per il valore ottenuto dal monogramma (Da Astrand e Rodahl, 1997).

Età Fattore FcMax Fattore
15 1,1 210 1,12
25 1,0 200 1,0
35 0,87 190 0,93
40 0,83 180 0,83
45 0,78 170 0,75
50 0,75 160 0,69
55 0,71 150 0,64
60 0,68    
65 0,65    

Principi generali di metodologia

Ogni volta che si definisce un protocollo di valutazione questo dovrebbe essere valutato in primo luogo in relazione ad alcune caratteristiche peculiari proprie di ogni sistema di misurazione:

  • Accuratezza;
  • Specificità;
  • Validità;
  • Ripetibilità.

Accuratezza: individua il margine di errore che si commette nell'effettuare le misuraazioni; deriva dalla taratura dello strumento di misura e dall'errore introdotto, nelle procedure, dalla componente umana.

Specificità: misura quanto il test è in grado di avvicinarsi alla prestazione sportiva e deriva dalla precedente identificazione dei parametri fisici e fisiologici dello sport che s'intende analizzare.

Validità: si riferisce alla precisione con la quale la prova valutativa fornisce un valore numerico attendibile della grandezza fisiologica che s'intende stimare.

Ripetibilità: indica la differenza che si riscontra nelle singole misure attraverso la riproduzione, nelle medesime condizioni, dello stesso test; ai fattori già citati per l'accuratezza vanno aggiunti quelli propri della variabilità biologica.

Altri articoli utili

Bibliografia

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