Il trocantere è una sporgenza ossea del femore.
Il femore è l'osso più lungo e voluminoso del corpo umano, che forma lo scheletro della coscia.
Nello specifico, per ogni femore, si riconoscono due trocanteri: un grande trocantere (più voluminoso) situato esternamente e un piccolo trocantere (di dimensioni inferiori) situato internamente.
I trocanteri fungono da punto di inserzione per diversi muscoli coinvolti nel movimento dell'anca e della coscia.
Il femore e i trocanteri
Il femore è l'osso più lungo, voluminoso e resistente del corpo umano. Appartiene alla categoria delle cosiddette ossa lunghe e come tale, dal punto di vista anatomico, presenta:
- una parte centrale allungata, detta corpo o diafisi:
- due estremità, dette epifisi:
- l'estremità superiore (epifisi prossimale) presenta:
- una testa: ha la forma di un'emisfera (2/3 di sfera), la cui parte arrotondata (coperta di cartilagine) si articola con l'acetabolo dell'osso iliaco per formare l'articolazione dell'anca (o articolazione coxofermorale); il rivestimento cartilagineo manca in una fossetta (fovea capitis) dove prende inserzione il legamento rotondo del femore, che serve a mantenere in posizione l'articolazione coxofemorale
- un collo: è la porzione di connessione tra la testa e la diafisi prossimale; di forma cilindrica, è lungo circa 5 centimetri e forma con la diafisi un angolo che varia dai 120° ai 145° (è in genere inferiore nella femmina rispetto al maschio, avendo questa un bacino più largo). Il collo presenta un gran numero di canali per il passaggio di vasi sanguigni.
- l'estremità inferiore (epifisi distale) presenta due grandi condili e si articola con la tibia per formare l'articolazione femoro-tibiale e con la rotula per formare l'articolazione femoro-rotulea; entrambe fanno parte dell'articolazione del ginocchio.
- l'estremità superiore (epifisi prossimale) presenta:
Nella parte superiore della diafisi, alla base del collo, si possono riconoscere due rilievi ossei piuttosto pronunciati, denominate trocanteri.
- Il grande trocantere è situato lateralmente al collo
- Il piccolo trocantere è situato internamente, dietro e sotto al collo.
Alcune fonti considerano i trocanteri regioni dell'epifisi prossimale.
Grande trocantere
Il grande trocantere è una grossa prominenza ossea, di forma quadrangolare, palpabile sulla superficie laterale dell'anca.
E' situato superiormente al corpo del femore e ne segna il limite superiore. Si sviluppa infatti nella zona in cui il corpo si unisce al collo del femore, in posizione laterale.
Posteriormente, il grande trocantere è arrotondato e delimita una profonda depressione sulla superficie interna, chiamata fossa trocanterica. Sulla parete laterale di questa fossa si trova un'evidente fossetta ovale per l'inserzione del muscolo otturatore esterno.
Sulla superficie anterolaterale, il grande trocantere presenta una cresta allungata per l'inserzione del piccolo gluteo. Un'altra cresta simile si trova sulla superficie laterale, ma in posizione più posteriore; essa funge da inserzione del medio gluteo. Tra questi due punti il grande trocantere è palpabile.
Sulla parte interna-superiore del grande trocantere, appena sopra la fossa trocanterica, si trova una piccola area per l'inserzione dell'otturatore interno e dei muscoli gemelli; subito sopra e dietro ad essa il margine del trocantere dà inserzione al muscolo piriforme.
Figura: visione posteriore dell'estremità superiore del femore.
Piccolo trocantere
Il piccolo trocantere è di dimensioni minori rispetto al grande trocantere. La sua forma è conica e tozza, smussata. Sporge in posizione opposta rispetto al grande trocantere, quindi nella regione interna del femore, appena sotto la giunzione con il collo.
Sotto il piccolo trocantere vi è il collo chirurgico del femore che - secondo alcune fonti - segna la fine tra epifisi e diafisi.
Il piccolo trocantere costituisce il sito di inserzione per i tendini combinati dei muscoli grande psoas e iliaco (detti ileo-psoas).
Tra i due trocanteri si estendono:
- anteriormente la linea intertrocanterica
- posteriormente la cresta intertrocanterica
Queste creste ossee separano il corpo dal collo del femore e rappresentano delle linee di connessione tra i due trocanteri.
Linea intertrocanterica
Questa cresta ossea è situata sulla superficie anteriore del margine superiore del corpo. Origina da un tubercolo posto sulla superficie anteriore della base del grande trocantere e discende fino a una posizione appena anteriore alla base del piccolo trocantere. In basso si continua con la linea pettinea (o linea sperale) che si curva medialmente sotto il piccolo trocantere e intorno al corpo del femore fino a congiungersi con il labbro mediale della linea aspra nella parte posteriore del femore.
La linea intertrocanterica, fornisce inserzione alla capsula articolare sulla faccia anteriore dell'osso.
Cresta intertrocanterica
Questa cresta ossea è situata sulla superficie posteriore del femore e discende dal margine posteriore del grande trocantere alla base del piccolo trocantere. Si presenta come una cresta ossea e liscia con un tubercolo prominente (detto tubercolo quadrato) situato nella metà superiore, che fornisce l'inserzione per il muscolo quadrato del femore.
Fratture dei trocanteri
Le fratture del femore interessano - nella maggior parte dei casi e soprattutto negli anziani - il collo del femore. Addirittura, dopo i 70 anni le fratture del collo del femore sono le fratture più frequenti, sia nell'uomo che soprattutto nella donna (per la quale il rischio è maggiore).
Questo perché da un lato l'estremità prossimale del femore è spesso minata dall'osteoporosi e dall'altro perché nell'anziano le modalità di caduta tendono ad esporre questa zona ai traumatismi.
La conseguenza più grave di tali fratture del collo femorale è la possibile interruzione sanguigna della testa del femore. Infatti, l'irrorazione della testa e del collo dipende soprattutto da un anello di arterie situato alla base del collo.
In assenza di irrorazione sanguigna la testa del femore va incontro a necrosi, cioè si "sgretola" poco a poco. Negli anziani una frattura del collo del femore porta quasi sempre all'impianto di una protesi totale dell'anca, mentre nei pazienti più giovani si cerca di conservare l'articolazione risanando la frattura mediante osteosintesi.
Le fratture del femore prossimale sono state divise in varie categorie in base alla zona dove queste avvengono. Nel dettaglio si presentano:
- fratture intertrocanteriche;
- fratture del collo del femore;
- fratture subtrocanteriche;
- fratture del gran trocantere.
Abbastanza comuni sono le cosiddette fratture intertrocanteriche (o pertrocanteriche). In questa tipologia di lesioni la linea di frattura decorre solitamente dal grande fino al piccolo trocantere senza coinvolgere il colo del femore. In questi casi, l'irrorazione sanguigna del collo è preservata e non si verificano fenomeni di ischemia e conseguente necrosi della testa.
Le fratture del gran trocantere sono abbastanza rare e, oltre che per cause traumatiche, possono derivare da un eccessivo sforzo muscolare.