Ultima modifica 15.02.2021
Sudore Sudorazione Eccessiva sudorazione
Iperidrosi
Dimagrire sudando

Nella pelle troviamo tre tipi di ghiandole: quelle sudoripare, quelle apocrine e quelle sebacee.

Ciascuna ghiandola sudoripara affonda fino all'ipoderma e comprende una parte convoluta, che rappresenta l'unità secernente, ed una porzione duttale, che si apre sulla superficie corporea mediante un poro (dotto escretore).

Ghiandola sudoripareOgni ghiandola sudoripara è riccamente vascolarizzata e circondata da una fitta rete nervosa. Si tratta inoltre di strutture indipendenti, poiché ad ogni ghiandola corrisponde un unico dotto escretore. Infine, tali strutture sono classificate come ghiandole eccrine, cioè ghiandole esocrine che producono il loro secreto rimanendo integre.
Nella parte convoluta della ghiandola si ha una secrezione primaria di sudore, che assume una composizione molto simile a quella del plasma, fatta eccezione per la frazione proteica (praticamente assente nel sudore). La ricca vascolarizzazione della ghiandola serve proprio a garantirle il giusto apporto delle sostanze necessarie alla produzione d questo liquido.

Quando la secrezione primaria percorre il dotto escretore viene riassorbita buona parte degli elettroliti (in modo particolare sodio e cloro) ed insieme ad essi una certa quantità di acqua, che segue il flusso per questioni osmotiche. L'entità del riassorbimento dipende dalla velocità di secrezione della ghiandola. Se la produzione di sudore è lenta (scarsa sudorazione) il riassorbimento è maggiore, al contrario, quando il flusso è rapido il riassorbimento è minore.

Ciascuno di noi possiede circa 3 milioni di ghiandole sudoripare e, a differenza di molti altri animali, tali ghiandole sono distribuite su tutta la superficie del corpo, anche se con densità diversa. Inoltre, la loro attività è intermittente; ciascuna ghiandola sudoripara alterna infatti periodi di quiescenza con altri di attività. Si è visto che anche nelle fasi di massima sudorazione, almeno la metà di queste ghiandole è inattiva.

La capacità di secrezione sudoripara è sorprendente. Ogni ghiandola può infatti produrre quantità di sudore nettamente superiori rispetto al suo peso. Basti pensare che, quando la temperatura sale notevolmente, un organismo acclimatato può espellere fino a 4-6 litri di sudore ogni 60 minuti.

Il potere sudorativo è maggiore negli uomini, che in genere hanno un metabolismo più attivo e con esso una maggiore necessità di disperdere il calore prodotto.

Il sudore è composto da:

acqua (99%)

sostanze organiche e inorganiche (1%)

Tra le componenti organiche ci sono vari composti azotati (urea, creatinina, acido urico e ammoniaca). E' inoltre presente lattato.

L'ammoniaca, oltre a rientrare nella composizione del sudore fresco, viene prodotta in quantità importanti dai batteri che popolano la superficie cutanea. L'abbondanza di questa sostanza contribuisce a conferire un odore sgradevole al prodotto delle ghiandole sudoripare.

Con il sudore vengono eliminate varie sostanze (farmaci e non), comprese quelle contenute in particolari tipi di alimenti.

Il pH del sudore è leggermente acido, di norma compreso tra 4 e 6,5. La presenza di lattato tende ad acidificare tale liquido, mentre l'ammoniaca sposta il pH verso valori superiori.

Si distinguono tre tipi di sudorazione: termica, psichica e farmacologica.

La sudorazione termica è indotta da un aumento della temperatura corporea ed è diversa nelle varie aree dell'organismo.

La sudorazione psichica avviene in risposta a particolari stati d'animo; è, per esempio, indotta da ansia, stress ed emozioni. La risposta a questi stimoli è soggettiva, ma generalmente limitata a aree corporee ben precise. Al contrario della sudorazione termica, che si accompagna sempre ad una dilatazione dei vasi sanguigni, la sudorazione psichica induce vasocostrizione. Da qui origina il termine "sudare freddo", poiché la pelle, a causa della vasocostrizione, si presenta pallida e fredda.

La sudorazione farmacologica può essere indotta da vari componenti chimici, derivati da catecolamine, antipiretici, antidepressivi, ma anche da alcuni cibi e spezie.

Esistono infine alcune particolari condizioni, come febbre, infezioni e squilibri metabolici (diabete, obesità, ipertiroidismo) in grado di amplificare la produzione di sudore.

La funzione principale delle ghiandole sudoripare è legata al loro notevole contributo nella termoregolazione. Grazie al sudore ed alla vasodilatazione cutanea, la temperatura corporea può rimanere relativamente costante anche in ambienti particolarmente caldi.

E' molto importante tenere presente che il sudore, da solo, non è sufficiente per raffreddare il corpo; affinché si abbia termodispersione è necessario che tale liquido evapori. Infatti il sudore, passando dallo stato liquido allo stato di vapore, sottrae calore al corpo. In particolare, per un grammo di acqua che evapora dalla superficie corporea vengono sottratte all'organismo 0,58 kcal.

L'umidità ambientale ostacola l'evaporazione del sudore e ciò spiega lo stato di disagio percepito quando ci si trova in ambienti caldo umidi.

Una sudorazione troppo abbondante in tempi brevi comporta rischio di disidratazione e di eccessiva perdita di sali (NaCl). 

 

Problemi legati alla sudorazione

 

Il più grave è il colpo da calore, che può insorgere quando l'individuo si espone a temperature particolarmente elevate, associate ad un alto tasso di umidità. Tale situazione ostacola l'evaporazione cutanea del sudore, aumentando notevolmente la temperatura interna. Il corpo, di conseguenza, si surriscalda e lo stesso centro ipotalamico che regola la temodispersione va in tilt. Le conseguenze possono essere molto gravi, tant'è vero che, se non si interviene a raffreddare immediatamente il corpo, magari con un bagno di ghiaccio, il rischio di mortalità è abbastanza elevato. Tale rischio aumenta durante la pratica di attività fisiche pesanti, sia lavorative che sportive. I soggetti più a rischio sono i bambini, gli anziani ed i cardiopatici.

Un secondo problema, meno grave del precedente, è il collasso da calore. E' causato, sostanzialmente, da un eccesso di sudorazione che, a causa della conseguente disidratazione, diminuisce la massa di sangue circolante. A sua volta tale condizione, detta ipovolemia, causa la comparsa di sintomi come debolezza, vertigini, ipotensione e, nei casi estremi, shock e collasso cardiocircolatorio.

Il collasso da calore è superabile con la semplice e graduale reintegrazione dei liquidi perduti, possibilmente ponendo il soggetto in un luogo fresco ed ombroso.

 

Altre funzioni delle ghiandole sudoripare

 

Il sudore entra nella composizione del film idrolipidico, quella sottile pellicola liquida che protegge l'epidermide.

Oltre a respingere le aggressioni batteriche, grazie al suo pH acido che si oppone alla colonizzazione cutanea di numerosi microrganismi, il sudore contiene degli anticorpi (IgA, IgG, IgE), che ne aumentano l'azione difensiva contro le aggressioni esterne.

Infine, le ghiandole sudoripare svolgono anche una funzione escretrice, che risulta tuttavia moderata, specie se paragonata con quella dei principali organi emuntori dell'organismo (reni).


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