Il succo enterico, altrimenti noto come succo intestinale, è una miscela di sostanze ad azione prevalentemente digestiva, secreta dalle ghiandole situate nel duodeno e nei tratti successivi dell'intestino tenue.
Ricco di bicarbonato e leggermente alcalino, il succo enterico è particolarmente ricco di muco, che gli conferisce una colorazione giallognola, ma anche di enzimi digestivi ed anticorpi.
Composizione del succo enterico
- ENZIMI DIGESTIVI: il più importante è l'enterochinasi, che attiva il tripsinogeno pancreatico trasformandolo in tripsina; quest'ultima può così completare la digestione proteica
iniziata a livello gastrico, inoltre, attiva altri proenzimi importanti per i processi digestivi (endopeptidasi e carbossipeptidasi, nucleasi).
Oltre all'enterochinasi, che viene direttamente secreta nel succo enterico, al suo interno troviamo degli enzimi che, presenti nella membrana dei microvilli, si sono staccati dalla mucosa intestinale: - IMMUNOGLOBULINE DI CLASSE A: prodotte dagli enterociti (le cellule dell'intestino tenue) difendono l'organismo da processi infettivi di varia natura.
- BICARBONATO: ha il compito di neutralizzare il pH acido del chimo proveniente dallo stomaco. Dall'unione dei succhi gastrici, pancreatici, epatici (bile) ed intestinali (succo enterico) origina un liquido lattescente chiamato chilo.
- ORMONI: a livello duodenale vengono prodotti tre ormoni principali:
la gastrina (stimola la secrezione acida dello stomaco);
la secretina (stimola la secrezione di bicarbonati a livello pancreatico e duodenale, potenzia l'azione della colecistochinina ed arresta la secrezione di succhi gastrici);
la colecistochinina (stimola il rilascio di enzimi digestivi dal pancreas e di bile dalla cistifellea, sopprime l'appetito, stimola la motilità intestinale).
saccarasi: permettono la digestione del saccarosio in glucosio e fruttosio;
maltasi: permettono la digestione del maltosio in due unità di glucosio;
lattasi: permettono la digestione del lattosio in glucosio e galattosio;
peptidasi: idrolizzano i legami peptidici, staccando singole unità aminoacidiche;
nucleotidasi: permettono la digestione dei nucleotidi nei singoli componenti (basi azotate, fosfati e pentosi).