Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

Lo scroto è una sacca cutanea fibro-muscolare che origina dalla base del pene, sporgendo tra le cosce dell'uomo.

Appartenente all'apparato genitale maschile, lo scroto ospita i testicoli, permettendo che al loro interno la produzione e la conservazione degli spermatozoi avvengano a temperature inferiori a quella corporea. Inoltre, lo scroto offre una certa protezione ai testicoli e - grazie all'importante secrezione apocrina - conserva anche nell'uomo un certo ruolo di richiamo sessuale.

Lo scroto contribuisce quindi a rendere possibile la continuità della specie, permettendo la riproduzione sessuale maschile.

Anatomia dello Scroto

Detto anche tasca o sacca scrotale, lo scroto appartiene all'apparato genitale maschile, in particolare, ai cosiddetti genitali esterni.

Situato alla base del pene, a cui è collegato, lo scroto si presenta come una sacca cutanea dall'aspetto grinzoso, al cui interno sono facilmente palpabili i due testicoli e gli epididimi.

Lo scroto è costituito da cute rinforzata da uno strato sottocutaneo e muscolare chiamato tunica dartos:

  • rivestimento cutaneo: sottile ed elastico, di aspetto ruvido e corrugato, è diviso centralmente, lungo la linea longitudinale mediana, da una cresta fibrosa detta setto scrotale; si vengono così a formare due cavità, ciascuna delle quali raccoglie un testicolo con il relativo epididimo. Esternamente, il setto scrotale è riconoscibile per la presenza di una cresta cutanea longitudinale mediana detta rafe perineale, che si continua in avanti sulla faccia inferiore del pene e all'indietro sul perineo.
    La pelle dello scroto è spessa, grinzosa e pigmentata (si presenta più scura rispetto alla cute del resto del corpo); possiede un importante secrezione sebacea, che ha la funzione di richiamo sessuale e contribuisce ulteriormente al meccanismo della termoregolazione.
  • dartos: è composto da un denso strato di tessuto muscolare liscio (involontario), ed è ricco di fibre collagene ed elastiche che permettono l'ancoraggio dello scroto alla base del pene. Il dartos aderisce intimamente alla faccia profonda della cute dello scroto. Unito al dartos si trova poi un altro muscolo, il cremastere.
    La componente muscolare dello scroto spiega la sua proprietà di distendersi o contrarsi.

Scroto

Immagine tratta da: https://en.wikipedia.org/wiki/Scrotum


All'interno della sacca scrotale sono contenuti:

  • i testicoli o didimi. Sono le gonadi maschili, cioè i principali organi riproduttivi del maschio. Sono in numero di due e hanno il compito di produrre milioni di spermatozoi, ovvero le cellule riproduttive maschili; producono inoltre gli ormoni sessuali maschili (testosterone), fondamentali nello sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari e nel controllo dell'apparato genitale.
  • gli epididimi: situati dietro il margine posteriore di ciascun testicolo, svolgono un ruolo importante nei processi di maturazione, selezione e arricchimento degli spermatozoi con la parte liquida dello sperma
  • un tratto del cordone (o funicolo) spermatico: è composto dai vasi testicolari (arteriosi, venosi e linfatici), dai nervi testicolari e dai dotti deferenti. Questi ultimi sono due piccoli canali che uniscono ogni testicolo, prima, alle vescicole seminali e, poi, alla prostata. Attraverso gli epididimi e i dotti deferenti dei due testicoli fluiscono gli spermatozoi destinati a mescolarsi con il liquido seminale per costituire così lo sperma.
  • una piccola quantità di liquido che facilita lo scorrimento dei testicoli.

Funzioni dello scroto

La collocazione dello scroto all'esterno della cavità addominale ha lo scopo di garantire ai testicoli la temperatura ottimale per la produzione di spermatozoi. Nell'uomo, infatti, la gametogenesi avviene a qualche grado di temperatura inferiore alla normale temperatura corporea.

Il controllo della temperatura testicolare viene ottenuto con la contrazione dei muscoli presenti nello scroto, capaci di aumentare o diminuire - a seconda delle esigenze - la distanza dei testicoli dal bacino.

La discesa nello scroto dei testicoli - che nella vita fetale si sviluppano nell'addome, in prossimità del rene - avviene intorno al settimo mese di gestazione.

La mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nello scroto prende il nome di criptorchidismo. Tale condizione è abbastanza frequente nel neonato, ma generalmente regredisce entro il primo anno di età.

Forma dello scroto

Lo scroto ha una forma peduncolata, che tende comunque a variare in base all'età, alla temperatura esterna e allo stato di eccitazione sessuale.

  • quando fa caldo o in presenza di febbre: lo scroto tende a rilassarsi per favorire la discesa dei testicoli e l'abbassamento della loro temperatura;
  • quando fa freddo: lo scroto tende a contrarsi per avvicinare i testicoli al bacino e minimizzare la perdita di calore;
  • quando il maschio è sessualmente eccitato lo scroto tende a contrarsi, sollevandosi.

La forma dello scroto cambia anche durante il corso della vita:

  • nel bambino appare globoso e consistente; si tenga presente che a questa età l'assorbimento di corticosteroidi attraverso la pelle dello scroto è particolarmente elevata rispetto ad altre regioni cutanee;
  • nell'adulto si allunga divenendo ovoidale e la cute si ispessisce;
  • nell'anziano si allunga ulteriormente assumendo un aspetto piriforme e flaccido; inoltre, la pelle dello scroto tende ad aumentare di spessore.

Negli uomini è abbastanza frequente una differenza nella posizione dei testicoli; in particolare, il sinistro tende ad essere più basso di quello destro, quindi anche lo scroto è più basso dal lato sinistro. Tale caratteristica potrebbe essere stata selezionata nel corso dell'evoluzione per impedire ai testicoli di urtare l'uno contro l'altro.

Malattie dello scroto

La cute dello scroto può essere coinvolta in molti processi infiammatori, di natura traumatica (per sfregamento ripetuto, intertrigine), chimica (es. dermatite da pannolino) o infettiva (ad esempio infezioni fungine).

Lo scroto può anche essere interessato da foruncoli o cisti sebacee, mentre le neoplasie scrotali sono piuttosto rare.

Un dolore acuto allo scroto (scroto acuto), può essere dovuto a una torsione testicolare.

Il gonfiore dello scroto può essere dovuto a un aumento del volume del contenuto scrotale, per la presenza di idrocele, cisti dell'epididimo, flogosi locali (epididimite od orchite), ernie scrotali (fuoriuscita di visceri nella tasca scrotale), tumori del testicolo o varicocele.

Varicoceli e tumori testicolari sono più comuni nel giovane. Epididimite ed orchite sono spesso il frutto di malattie sessualmente trasmissibili.