Ultima modifica 26.02.2020

Il complesso sistema rennina-angiotensina presiede alla regolazione della pressione arteriosa, cioè della forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie, da cui dipende l'adeguata perfusione di sangue a tutti i distretti corporei; tale pressione è influenzata, tra l'altro, dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa, dalla sua forza di contrazione e dalle resistenze che si oppongono al libero scorrere del torrente ematico. Ebbene, il sistema renina-angiotensina agisce da un lato incrementando il volume del sangue (attraverso lo stimolo su sintesi e rilascio di aldosterone dalla corteccia surrenale), e dall'altro inducendo vasocostrizione.

La vasocostrizione - vale a dire la diminuzione del lume dei vasi sanguigni - indotta dal sistema renina-angiotensina, aumenta significativamente la pressione arteriosa. Ci accorgiamo di questo fenomeno quando innaffiando l'orto con un tubo di gomma ne riduciamo il calibro con le dita per aumentare la distanza raggiunta dal getto d'acqua. Altrettanto intuitivo è il fatto che questo, e con esso la pressione idrica, aumenta e diminuisce mano a mano che apriamo o chiudiamo, rispettivamente, il rubinetto. Lo stesso effetto è indotto dall'aldosterone, ormone sintetizzato dalla corteccia del surrene sotto lo stimolo del sistema renina-angiotensina. L'aldosterone agisce infatti sulla parte distale dei nefroni (unità funzionali del rene), dove determina una diminuzione dell'escrezione di sodio e di acqua, ed un aumento dell'escrezione di potassio e ioni idrogeno. La ritenzione di sodio e acqua da parte del rene aumenta il volume plasmatico e la pressione arteriosa, proprio come nell'esempio dell'acqua e del rubinetto.

ll centro di controllo primario del sistema renina-angiotensina si trova a livello renale, e più precisamente nelle cellule dell'apparato iuxtaglomerulare, dove viene prodotto e immagazzinato l'ormone proteolitico renina. Il suo effetto biologico lo porta ad agire su una proteina plasmatica sintetizzata dal fegato, chiamata angiotensinogeno, trasformandola nel decapeptide angiotensina I. Questa proteina ematica viene a sua volta trasformata da un enzima di conversione (il cosiddetto ACE, acronimo di Angiotensin Converting Enzyme) nell'octapeptide angiotensina II, la quale subisce un'ulteriore lisi enzimatica per trasformarsi in angiotensina III ed altri metaboliti, come l'angiotensina IV e l'angiotensina 1,7.

L'angiotensina III, in misura minore l'angiotensina I, ed in modo particolare l'angiotensina II (che rappresenta il più potente vasocostrittore del nostro organismo), sono responsabili dei già citati effetti biologici del sistema renina-angiotensina, che espletano tramite interazione con specifici recettori (AT1 e AT2). Tra i due, i più rappresentati sono gli AT1, che quando stimolati dal ligando:

- favoriscono la contrazione della muscolatura liscia delle arteriole e di quella striata del miocardio (effetto inotropo positivo).

- stimolano il centro della sete e la produzione di aldosterone, favorendo il riassorbimento del sodio ed aumentando la volemia (che incrementano anche direttamente agendo a livello del tubulo renale, con azione simile allo stesso aldosterone e all'ADH).

I recettori AT2 sono più rappresentati nei tessuti fetali, decrescono progressivamente nel neonato e pur avendo un effetto ancora incerto sembrano ricoprire un ruolo nello sviluppo tissutale.

Il sistema renina-angiotensina viene quindi attivato ogni qualvolta si verificano in modo acuto condizioni che portano ad una notevole caduta dei valori pressori, ad esempio un trauma con perdita di sangue. L'emivita della renina - che viene degradata a livello epatico - è infatti breve, nell'ordine dei 10-20 minuti; analogo discorso per l'angiotensina II, che viene rapidamente distrutta nei letti capillari periferici da numerosi enzimi chiamati angiotensinasi. L'angiotensinogeno, al contrario, è normalmente presente ad alti livelli nel plasma e possiede un'emivita prolungata.

Renina Angiotensina

Farmaci attivi sul sistema renina-angiotensina

Antagonisti del recettore per l'angiotensina II

ACE Inibitori

  • Benazepril (Cibacen®)
  • Captopril (Lopirin®, Tensobon®, molti generici)
  • Cilazapril (Dynorm®)
  • Enalapril (Xanef®, Pres®, molti generici)
  • Fosinopril (Fosinorm®, Dynacil®)
  • Imidapril (Tanatril®)
  • Lisinopril (Acerbon®, Coric®, generici)
  • Moexipril (Fempress®)
  • Perindopril (Coversum®, Preterax®, generici)
  • Quinapril (Accupro®, generici)
  • Ramipril (Delix®, Vesdil®, Triatec®, generici)
  • Spirapril (Quadropril®)
  • Trandolapril (Gopten®, Udrik®)

Regolazione del sistema renina angiotensina »