Ultima modifica 12.02.2020

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Albumina Fegato 60

 

Sintetizzata dalle cellule parenchimali del fegato, l'albumina ha una vita media di 20 giorni. E' responsabile dell'80% della pressione oncotica (colloido-osmotica) del sangue e come tale favorisce il passaggio di acqua dal liquido interstiziale ai capillari (troppa albumina aumenta esageratamente il volume del sangue, una carenza porta invece ad edemi per accumulo di liquidi negli spazi intercellulari). Funge anche da riserva di aminoacidi, contribuendo in modo rilevante all'omeostasi delle proteine più importanti.

Questa proteina plasmatica, importantissima e poliedrica, ricopre anche una funzione di trasporto (ormoni steroidei, bilirubina, farmaci, acido urico, calcio, acidi grassi liberi, alcune vitamine).

AUMENTA: fenomeni di disidratazione (vomito, diarrea, eccessiva attività fisica, morbo di Addison ecc.).

DIMINUISCE: apporto inadeguato (denutrizione, malassorbimento); diminuita sintesi (malattie epatiche: cirrosi); perdite esogene (malattie renali, alterazioni della mucosa intestinale, ustioni); aumentato catabolismo (ipertiroidismo).

 

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Globuline

Fegato e tessuto linfoide

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Sono suddivise in tre frazioni: α, Β e γ. Le prime due ricoprono funzioni di trasporto, mentre la terza comprende le immunoglobuline coinvolte nei processi di difesa dell'organismo (anticorpi prodotti dalle plasmacellule).

 

Alfa-1-globuline: aumentano nella gravidanza, durante cure con contraccettivi orali e nel corso di varie condizioni morbose di origine infiammatoria o traumatica; una diminuzione può essere presente in una grave condizione di compromissione polmonare, definita enfisema.

  • α1-antitripsina: inibisce le proteasi seriniche (tripsina, collagenasi), ha la capacità di proteggere i tessuti dagli enzimi prodotti dalle cellule infiammatorie, in particolar modo le elastasi. Aumento: processi infiammatori, necrosi, neoplasie. Diminuzione: difetto genetico, cirrosi epatica, difetti respiratori infantili.
  • α1-glicoproteina acida: proteina di fase acuta dei processi infiammatori; aumenta nei processi infiammatori acuti e cronici, in caso di ferite, ustioni e tumori; diminuisce in presenza di insufficienza epatica o malnutrizione.
  • α1-lipoproteina: trasporta vitamine liposolubili, ormoni steroidei, lipidi, meglio nota come colesterolo HDL; tende ad aumentare in chi pratica attività fisica, un suo aumento è considerato un fattore positivo; tende invece a diminuire nei fumatori e nei sedentari.

Le alfa-2-globuline aumentano in presenza di malattie particolari, quali infezioni, soprattutto croniche, infarti, tumori, malattie diffuse del collagene, traumi ed ustioni, diabete. Pertanto l'aumento delle a-2- globuline riveste un grande significato clinico, ma necessariamente, al pari della VES, va considerato come indice aspecifico di malattia, che andrà quindi ricercata con indagini più specifiche e dettagliate. Una diminuzione isolata delle a-2- globuline non riveste, in genere, importanza diagnostica.

Le B-globuline aumentano, anche notevolmente, nel corso della gravidanza, giacché si incrementa il tasso di transferrina, ed in alcuni casi di abnorme presenza di grassi (colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi), oltre che in altre affezioni, quali diabete, ipotiroidismo, compromissioni epatobiliari (alterazioni in cui si verifica un aumento della parte grassa della bile).

Le gamma-globuline hanno funzione anticorpale; ne esistono 5 classi: IgG, IgM, IgA, IgD, IgE. Le IgG sono la quota più importante e rappresentano l'80% di tutte le gamma-globuline.

Patologie elettroforesi proteine plasmaticheDiminuiscono a causa di malattie ereditarie (agammaglobulinemia infantile), nella senescenza, nella malnutrizione, nelle neoplasie linfoidi, nell'AIDS, nelle persone che utilizzano farmaci immunodepressivi o con sindrome nefrosica. Queste proteine plasmatiche aumentano in risposta ad infezioni acute e croniche e nelle malattie autoimmuni; si ha un aumento monoclonale nel mieloma multiplo (99 %), nella macroglobulinemia di Waldenstrom, nella malattia da catene pesanti, nel linfoma non-Hodgkin, ma anche in forme benigne, transitorie. Queste gammopatie monoclonali, che abbiamo visto essere dovute ad alterazioni benigne o maligne del sistema immunitario, sono caratterizzate dall'iperproliferazione di un singolo clone di linfociti B del midollo emopoietico, con conseguente produzione di una popolazione molto omogenea di Ig in assenza di uno stimolo antigenico; l'alterazione si rende evidente al tracciato elettroforetico con la comparsa di una banda anomala omogenea, molto ristretta e simmetrica, situata in posizione variabile, ma facilmente individuabile in zona gamma.

  • IgG; neutralizzazione tossine, precipitazione, risposta immunitaria secondaria (quando l'organismo ha già incontrato l'antigene in precedenza), passaggio placentare (immunità neonatale).
  • IgA: partecipazione, neutralizzazione dei virus, protezione delle mucose dalle infezioni locali.
  • IgM: agglutinazione, emolisi, neutralizzazione virale, risposta immunitaria primaria, fattore reumatoide
  • IgD:  neutralizzazione dei virus.
  • IgE: omocitotropismo, anafilassi, allergia.
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Fibrinogeno Fegato 4

 

Il fibrinogeno è una grossa proteina plasmatica che interviene nel processo di coagulazione del sangue. Non facendo parte del siero, non si riscontra nel tracciato elettroforetico delle proteine. Le sue concentrazioni aumentano durante processi infiammatori di qualsiasi origine, nella ripresa da un intervento chirurgico e durante la gravidanza; diminuiscono invece per disordini ereditari, gravi epatopatie (ridotta capacità di sintesi epatica) e nella coagulazione intravascolare disseminata (per l'eccessivo consumo dovuto alla presenza di numerosi trombi).


Indice di aterogenicità del plasma