Ultima modifica 18.02.2020

Generalità

La pelvi, o bacino, è la parte inferiore del tronco del corpo umano, compresa tra l'addome, superiormente, e le cosce, inferiormente.
Della pelvi fanno parte: le ossa del bacino, che formano una struttura nota anche come cintura pelvica; la cavità pelvica, che è lo spazio racchiuso dalla cintura pelvica; il pavimento pelvico, che è sostanzialmente la base della cavità pelvica; infine, il perineo, che è l'area anatomica sottostante il pavimento pelvico.


bacino pelvi

La pelvi femminile presenta alcune differenze dalla pelvi maschile, soprattutto per quanto riguarda la disposizione delle ossa del bacino e dello spazio interno che tali ossa creano (cavità pelvica). Tali differenze sono legate alla riproduzione e al fatto che la pelvi femminile è la sede di sviluppo e accrescimento del feto.
La pelvi ha tre importanti funzioni: sostiene e, al tempo stesso, scarica sugli arti inferiori il peso della parte superiore del corpo; ospita articolazioni e muscoli fondamentali alla locomozione e alla postura eretta; per finire, racchiude e protegge gli organi come la vescica, l'uretra, l'intestino retto l'utero (nella donna), le ovaie (nella donna), le tube di Falloppio (nella donna), la prostata (nell'uomo) ecc. 

Cos'è la pelvi?

La pelvi, nota anche come bacino o regione pelvica, è la parte inferiore del tronco del corpo umano, posta per la precisione tra l'addome (in posizione superiore) e le cosce (in posizione inferiore).

Anatomia

La pelvi comprende:

  • Le ossa del bacino (od ossa pelviche);
  • La cavità pelvica, spazio risultante dalla particolare disposizione delle ossa del bacino;
  • Il pavimento pelvico, che fa da base alla cavità pelvica;
  • Il perineo, collocato al di sotto della cavità pelvica.

OSSA DEL BACINO

Le ossa del bacino sono 4: l'osso sacro, le due ossa iliache e il coccige.
Nel rapportarsi tra di loro, le ossa del bacino danno vita a una struttura anatomica di forma ovale, che gli esperti definiscono con il termine di cintura pelvica. La cintura pelvica rappresenta il collegamento tra il cosiddetto scheletro assile (composto principalmente da cranio, gabbia toracica e colonna vertebrale) e lo scheletro degli arti inferiori.
Analizzando brevemente le varie ossa del bacino, l'osso sacro e il coccige rappresentano la porzione posteriore della cintura pelvica nonché i due segmenti terminali della colonna vertebrale, in cui alloggia un organo indispensabile alla vita come il midollo spinale. Le ossa iliache, invece, rappresentano le porzioni laterali e la porzione anteriore della cintura pelvica; esse costituiscono a tutti gli effetti i fianchi, comprendono le articolazione delle anche e, unendosi sulla porzione anteriore della cintura pelvica, formano la cosiddetta sinfisi pubica. Suddivisibili in tre regioni, note come ilio, ischio e pube, le ossa iliache, sono connesse all'osso sacro e da qui si sviluppano, secondo nelle modalità appena citate.
Dal punto di vista funzionale, le ossa del bacino ricoprono principalmente due compiti: sorreggere il peso della parte superiore del corpo e connettere quest'ultima agli arti inferiori (nello specifico ai due femori, attraverso ciascuna anca).
La funzione di supporto, nei confronti della parte superiore del corpo, è importante soprattutto quando l'essere umano si alza in piedi, sta seduto, cammina, corre ecc.
La funzione di legame con gli arti inferiori, invece, è indispensabile ai fini della deambulazione.


Cintura Pelvica
Articolazioni dell'osso sacro:
  • Le due articolazioni sacro iliache: sono gli elementi articolari che connettono l'osso sacro alle due ossa iliache.
  • L'articolazione lombo-sacrale: è l'elemento articolare che connette l'ultima vertebra lombare con la prima vertebra sacrale.
  • L'articolazione sacro-coccigea: è l'elemento articolare che connette l'ultima vertebra sacrale con la prima vertebra coccigea.

Articolazioni di ciascun osso iliaco:

  • L'articolazione sacro iliaca.
  • La sinfisi pubica: è l'articolazione che unisce, sul davanti, ciascun osso iliaco.
  • L'articolazione dell'anca: è l'elemento articolare che connette l'osso iliaco al femore.

Articolazioni del coccige:

  • L'articolazione sacro-coccigea.

CAVITÀ PELVICA

La cavità pelvica è la cavità corporea, delimitata dalla cintura pelvica, anteriormente, posteriormente e lateralmente, dal pavimento pelvico, inferiormente, e dal cosiddetto ingresso pelvico, superiormente.
Compresa tra l'addome e il perineo, la cavità pelvica presenta una caratteristica forma a imbuto.
All'interno della cavità pelvica, prendono posto grandi arterie, vene, muscoli, nervi e organi molto importanti (i cosiddetti organi pelvici), tra cui:

  • La vescica, situata subito dietro la sinfisi pubica;
  • L'intestino retto, posto circa al centro della parte posteriore del bacino, subito davanti alla linea di confine tra osso sacro e coccige;
  • Il colon sigma (o colon sigmoideo), collocato alla sinistra dell'intestino retto e comunicante con quest'ultimo.
  • L'utero, le tube di Falloppio, le ovaie e la vagina, nella donna;
  • La prostata, i dotti deferenti e le vescicole seminali, nell'uomo.

La maggior parte delle descrizioni anatomiche della cavità pelvica riporta che quest'ultima è suddivisibile in due regioni: una superiore, chiamata grande pelvi o falsa pelvi, e una inferiore, chiamata piccola pelvi o vera pelvi.
La grande pelvi è uno spazio in condivisione con la cavità addominale; la piccola pelvi, invece, è la cavità pelvica vera e propria, quella che include gli organi sopraccitati.

PAVIMENTO PELVICO

Conosciuto anche come diaframma pelvico, il pavimento pelvico è un'area romboidale, costituita in prevalenza da tessuto muscolare e in misura minore da tessuto connettivo, che si estende dalla sinfisi pubica alla coccige.
Al pavimento pelvico – in particolar modo al suo tessuto muscolare – spettano due importanti funzioni: una funzione è chiudere inferiormente la cavità pelvica e sostenere il carico degli organi pelvici e addominali; l'altra funzione, invece, è controllare le aperture verso l'esterno dell'intestino retto e degli organi urogenitali, mediante apposite perforazioni sul tessuto muscolare e sul tessuto connettivo (i cosiddetti iato rettale e iato urogenitale).
In sostanza, quindi, il pavimento pelvico deve garantire un'azione di sostegno, nei confronti di vescica, intestino retto, organi dell'apparato riproduttore ecc., e, al tempo stesso, deve curare il  passaggio, attraverso i propri tessuti costituenti, di quelle strutture anatomiche che si aprono verso l'esterno.
I tessuti muscolari del pavimento pelvico appartengono a due muscoli molto importanti, sicuramente noti ai più, che sono: il muscolo elevatore dell'ano e il muscolo coccigeo.

PERINEO

Nell'essere umano, il perineo è l'area anatomica, a forma di losanga, corrispondente all'estremo inferiore della pelvi.
Sottostante al pavimento pelvico, ne ricalca l'estensione dalla sinfisi pubica al coccige.
Guardandolo dall'esterno, è la zona di corpo umano che, in direzione coccigeo-pubica, va dall'ano agli organi genitali (vulva, nella donna, e testicoli, nell'uomo) e che, in direzione trasversale, è compresa tra le due cosce.
Il perineo include diversi muscoli (tra cui il muscolo sfintere anale esterno, il muscolo sfintere uretrale, il muscolo bulbospongioso, il muscolo perineale trasverso superficiale e il muscolo perineale trasverso profondo), tessuto connettivo, fibre collagene, tessuto cutaneo, tessuto sottocutaneo e legamenti.
Secondo le più tradizionali descrizioni anatomiche, è suddivisibile in due semi-triangoli aventi la base in comune: il cosiddetto triangolo urogenitale, anteriormente, e il cosiddetto triangolo anale, posteriormente.
Il triangolo urogenitale contiene gli organi genitali, mentre il triangolo anale racchiude l'ano.
Il punto di congiunzione dei due triangoli – ossia laddove risiede la base in comune – coincide con la posizione occupata da una struttura fibromuscolare, denominata corpo perineale. Il corpo perineale è un elemento anatomico molto importante per almeno due motivi:

  • Ha il compito di mantenere l'integrità del pavimento pelvico, evitando il prolasso di organi come l'intestino retto, la vescica, l'utero (nella donna) ecc.
  • Serve ad agganciare il muscolo elevatore dell'ano (appartenente al sopraccitato pavimento pelvico) e i muscoli attribuibili al perineo, ossia il muscolo sfintere anale esterno, il muscolo sfintere uretrale, il muscolo bulbospongioso e i due muscoli perineali trasversi, superficiale e profondo.

Grazie all'innervazione del cosiddetto nervo pudendo, il perineo rappresenta una zona erogena, sia per il genere maschile che per il genere femminile.

DIFFERENZE TRA UOMO E DONNA

La pelvi femminile presenta svariate differenze dalla pelvi maschile. Tali differenze sono legate, essenzialmente, alla riproduzione e al fatto che la cavità pelvica delle donne è deputata a ospitare il feto e a favorirne la fuoriuscita, al momento del parto.
Nell'elenco delle diversità esistenti tra pelvi femminile e pelvi maschile, non possono certo mancare:

  • La presenza, nella donna, di utero, tube di Falloppio, ovaie e vagina, organi fondamentali allo sviluppo del feto;
  • La maggiore grandezza e ampiezza del bacino femminile, rispetto a quello maschile, il quale non è solo più stretto, ma anche più alto e più compatto;
  • Il maggiore diametro dell'ingresso pelvico femminile, rispetto a quello maschile;
  • Il maggiore spessore e la maggiore pesantezza delle ossa iliache maschili;
  • La maggiore lunghezza e ristrettezza dell'osso sacro maschile nonché la presenza, in quest'ultimo, di un promontorio sacrale più ampio (N.B: il promontorio sacrale è la prominenza ossea che articola la prima vertebra sacrale con l'ultima vertebra lombare);
  • La maggiore acutezza, nell'uomo, dell'angolo creato dai due rami inferiori della ossa pubiche. Nel maschio, il suddetto angolo è di 70° circa; nella femmina, invece, è tra i 90 e i 100°;
  • La maggiore distanza, nella donna, tra gli acetaboli (N.B: l'acetabolo è la concavità dell' osso iliaco che ospita la testa del femore e forma l'articolazione dell'anca).

Se la pelvi femminile fosse come la pelvi maschile (quindi più stretta di com'è in realtà), il feto non potrebbe accrescersi in maniera adeguata e le donne, con l'avanzare della gravidanza, avrebbero sempre più difficoltà a camminare.
Fortunatamente, l'evoluzione ha pensato a una soluzione a tali inconvenienti.

Funzioni

La pelvi ricopre almeno 3 rilevanti funzioni:

  • Sostiene il peso della parte superiore del corpo e, al tempo stesso, lo scarica dallo scheletro assile allo scheletro degli arti inferiori (che rappresenta una parte del cosiddetto scheletro appendicolare);
  • Forma articolazioni (es: anca) e dà inserzione a muscoli (es: alcuni muscoli dell'anca), entrambi fondamentali per la locomozione e il mantenimento della postura eretta;
  • Racchiude e protegge, sia mediante strutture ossee (la cintura pelvica) sia mediante una solida rete di muscoli (i cosiddetti addominali), i cosiddetti organi pelvici (vescica, uretra, intestino retto, sigma, organi riproduttivi ecc.).

Muscoli dell'anca che hanno rapporti con le ossa del bacino:

  • Gruppo dei muscoli rotatori laterali
    • Muscolo otturatore interno
    • Muscolo otturatore esterno
    • Muscolo piriforme
    • Muscolo gemello superiore
    • Muscolo gemello inferiore
    • Muscolo quadrato del femore

Clinica

Dal punto di vista clinico, la pelvi è molto interessante, per almeno due motivi: perché la sua componente ossea è soggetta, non di rado, a fratture e perché è protagonista di una particolare sensazione dolorosa che, nel gergo medico, prende il nome di dolore pelvico.

FRATTURE OSSEE

Le fratture a carico delle ossa pelviche, conosciute più semplicemente come fratture del bacino, sono infortuni di origine, generalmente, traumatica, che possono interessare anche più di un elemento osseo.
Il tipico sintomo delle fratture del bacino è il dolore in corrispondenza di dove risiede l'osso fratturato; sintomi meno frequenti, ma comunque importanti, sono invece: zoppia (il grado varia a seconda della gravità e della sede della frattura), gonfiore e presenza di ematoma.
Il trattamento delle fratture del bacino dipende dalla gravità della lesione ossea presente: per le fratture meno gravi, è sufficiente una terapia conservativa (o terapia non chirurgica), che include il riposo fino all'avvenuta saldatura ossea, l'utilizzo di ausili per la deambulazione e l'assunzione di antidolorifici e anticoagulanti; per le fratture importanti, invece, è indispensabile la terapia chirurgica, seguita da un appropriato periodo di riposo.

CAUSE DI DOLORE PELVICO

Le possibili cause di dolore pelvico sono numerose, soprattutto tra le donne. Per questo motivo, per semplificarne la consultazione, medici ed esperti hanno ritenuto opportuno suddividerle in almeno due grandi categorie, che corrispondono a:

  • La categoria delle cause ginecologiche, esclusive del sesso femminile, e
  • La categoria delle cause non-ginecologiche, di cui possono essere vittima sia l'uomo che la donna;

Tra le cause ginecologiche di dolore pelvico, meritano sicuramente una citazione: la dismenorrea (o mestruazione dolorosa), l'ovulazione, l'endometriosi, la rottura di una cisti ovarica, la degenerazione di un fibroma uterino, gli episodi di torsione ovarica o tubarica, la vulvodinia, il prolasso dell'utero, la malattia infiammatoria pelvica, l'aborto spontaneo, gli episodi di gravidanza ectopica e la rottura di un ascesso tubo-ovarico.
Tra non le cause non-ginecologiche di dolore pelvico, invece, si segnalano: gli episodi di gastroenterite, la malattia infiammatoria intestinale, l'appendicite, la diverticolite, i tumori dell'intestino retto o del sigma, la stipsi, l'occlusione intestinale, l'ascesso perirettale, la sindrome dell'intestino irritabile, le affezioni del tratto urinario (quali cistite, pielonefrite, urolitiasi e tumori), gli episodi di perforazione intestinale e lo stiramento dei muscoli addominali che contengono gli organi della pelvi.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza