Osteofiti ed Osteofitosi
Gli osteofiti sono piccoli speroni ossei, simili ad una spina di rosa, ad un becco o ad un artiglio, che si formano lungo i margini articolari di ossa colpite da processi erosivi ed irritativi cronici.
Tipiche dell'artrosi, queste piccole escrescenze sono un reperto radiologico comune nelle articolazioni del ginocchio e dell'anca, ma anche nei dischi intervertebrali e in generale in tutte le articolazioni colpite da malattie degenerative od infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide.
Come mostrato in figura, gli osteofiti di maggiori dimensioni sono facilmente rilevabili anche dall'occhio inesperto, presentandosi come irregolarità del profilo osseo. La progressione radiologica degli osteofiti può essere utilizzata dal medico anche per valutare l'adeguatezza della terapia intrapresa e l'evoluzione della patologia sottostante.
Considerata la loro origine, gli osteofiti sono più comuni tra gli anziani, negli sportivi agonisti, nei soggetti obesi e nei pazienti colpiti da malformazioni articolari congenite o secondarie ad eventi traumatici.
Sintomi
La presenza di osteofiti nei margini articolari può contribuire a:
- accentuare i fenomeni dolorosi (dapprima dolore durante i movimenti, poi dolore costante ed ingravescente anche a riposo)
- aumentare la degenerazione articolare con usura delle cartilagini
- limitare i movimenti dell'articolazione
- creare ostruzioni meccaniche (ad esempio un'osteofitosi cervicale può causare difficoltà alla deglutizione)
- irritare una radice nervosa con irradiazione del dolore e debolezza muscolare (tipica conseguenza delle osteofitosi dei margini del corpo vertebrale)
Cause di origine
Dal punto di vista fisiopatologico, si ritiene che la formazione degli osteofiti sia un fenomeno di neoapposizione ossea dettato dal tentativo di stabilire una maggiore superficie di contatto tra i capi articolari usurati dalla malattia. Nel caso specifico dell'artrosi:
- Predisposizione genetica + Incongruenza articolare, Sovraccarico od Obesità → usura e danno della cartilagine → riduzione dello spessore articolare + rilascio di mediatori infiammatori → aumento del turnover dell'osso subcondrale (sottostante la cartilagine) e allargamento dell'epifisi con formazione di osteofiti
Cura
Ad oggi non esiste una cura semplice ed efficace per l'artrosi e gli osteofiti ad essa correlati; una volta iniziata, la degenerazione cartilaginea è pressoché inarrestabile: tramite opportuni ausili terapeutici è comunque possibile rallentare il fenomeno
- farmaci antinfiammatori, applicazione topica di capsicina, infiltrazioni di acido ialuronico, riduzione del peso corporeo in caso di obesità, attività fisica costante che preveda esercizi propriocettivi e di mobilità evitando gli eccessivi sovraccarichi, correzione di eventuali vizi posturali, integrazione di glucosamina e condroitina solfato per via orale, dieta alcalina ricca di omega-tre
o procedere alla sostituzione chirurgica dell'articolazione danneggiata dagli osteofiti con una protesi meccanica.